Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha richiesto alla Procura di Milano gli atti del nuovo filone d’inchieste sulle scommesse illegali. Non appena questi arriveranno alla Procura Figc, scrive Agipronews, si valuteranno le eventuali violazioni e sanzioni dei calciatori in causa. Giocare infatti, non è un reato, in generale, ma farlo su piattaforme illegali sì. Per un professionista, oltre alle possibili conseguenze sul lato della giustizia ordinaria, ci sono da valutare eventuali infrazioni dell’ordinamento sportivo: infatti, che sia un giocatore, un allenatore o un dirigente, non può effettuare scommesse sulla propria disciplina. Per i calciatori, ad esempio, fa fede l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, che esprime il divieto "ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA". Divieto assoluto di scommessa sul calcio, dunque. In base al comma 3 dello stesso articolo, la sanzione per la violazione in questione prevede una squalifica non inferiore a tre anni.
di Napoli Magazine
11/04/2025 - 17:27
Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha richiesto alla Procura di Milano gli atti del nuovo filone d’inchieste sulle scommesse illegali. Non appena questi arriveranno alla Procura Figc, scrive Agipronews, si valuteranno le eventuali violazioni e sanzioni dei calciatori in causa. Giocare infatti, non è un reato, in generale, ma farlo su piattaforme illegali sì. Per un professionista, oltre alle possibili conseguenze sul lato della giustizia ordinaria, ci sono da valutare eventuali infrazioni dell’ordinamento sportivo: infatti, che sia un giocatore, un allenatore o un dirigente, non può effettuare scommesse sulla propria disciplina. Per i calciatori, ad esempio, fa fede l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, che esprime il divieto "ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA". Divieto assoluto di scommessa sul calcio, dunque. In base al comma 3 dello stesso articolo, la sanzione per la violazione in questione prevede una squalifica non inferiore a tre anni.