Calcio
ON AIR - Anellucci: "Elmas dodicesimo uomo ideale, può adattarsi a tanti ruoli davanti"
27.08.2025 11:31 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, presidente dell’US Angri ed agente Fifa:
 
Claudio, brutta sconfitta per la squadra di Maurizio Sarri. L’allenatore è stato criptico e non ha nascosto la sua preoccupazione nel post partita. Lei è preoccupato per i biancocelesti? 
 
"Se dovessi dirti qualcosa dopo la partita di Como, sicuramente un po’ di preoccupazione c’è. Però è stata una gara troppo brutta per essere vera. Credo che ci sia stato un approccio completamente sbagliato. Dall’altra parte c’era una squadra che andava a duemila, che correva molto più della Lazio. I biancocelesti hanno perso tutti i contrasti, tutte le seconde palle, hanno sbagliato molto. Se poi vai a guardare i dettagli tecnici della partita, pur avendo giocato malissimo avresti potuto comunque rientrare in gara: c’è stato un rigore solare non assegnato a Castellanos e nemmeno controllato al VAR, un gol annullato, sempre al Taty, per un fuorigioco millimetrico, un ciuffo di capelli… e lì secondo me bisognerebbe rivedere certe decisioni. Poi c’è stata la punizione straordinaria di Nico Paz, con la barriera piazzata troppo indietro. Insomma, sono episodi oggettivi. La Lazio ha giocato malissimo, ma la gara poteva anche finire diversamente. Certo, per come è andata, il 2-0 ci sta tutto".
 
 
Elmas è la scelta giusta per il centrocampo del Napoli?  
 
"Elmas è un dodicesimo uomo ideale. Non è il sostituto di un giocatore preciso, ma può adattarsi a tanti ruoli davanti. Secondo me Conte lo vede soprattutto come alternativa sugli esterni: non ha lo strappo dell’ala pura, perché tende a rientrare, ma può giocare anche da interno di centrocampo o da trequartista. Nella sua breve parentesi in Italia ha fatto pure la seconda punta. È un calciatore che puoi utilizzare in base a ciò che ti serve durante la partita".
 
Per caratteristiche tecniche Højlund può realmente sostituire Lukaku? 
 
"Sono due giocatori completamente diversi. Lukaku ha caratteristiche uniche e non è sostituibile da Højlund. Quest’ultimo è un giocatore di altro tipo e non ha ancora dimostrato continuità. Ti dico la verità: per me è un acquisto con molti punti interrogativi. Preferisco l’acquisto di Elmas, che considero più concreto ed utile al Napoli. C’è una regola nel calcio: per un attaccante, l’anno successivo alla stagione ‘boom’ è quello che conta di più. Højlund non ha dimostrato nulla da quando è andato via dall'Atalanta. Per questo resto dubbioso".
 
Dopo la prima giornata di campionato non possiamo dare giudizi definitivi, ma secondo lei chi deve temere il Napoli nella corsa allo Scudetto? 
 
"Il Napoli deve guardare innanzitutto a sé stesso, perché ripetersi non è mai facile. Conte lo sa bene e terrà alta la concentrazione. La partita col Sassuolo, per me, non fa testo: gli emiliani oggi non sono competitivi per confrontarsi con una squadra come il Napoli. Il campionato vero inizia a dicembre: prima non si possono fare calcoli. Un mio caro amico mi diceva sempre che fino a dicembre valgono solo i punti, ma le partite sono come amichevoli. Certo, è importante vincere e fare punti, ma i veri valori emergono dopo. Detto ciò, l’Inter rimane la principale rivale. Lo dicevamo già in estate: con quella rosa è impossibile che non lotti fino alla fine. La partenza negativa del Milan non deve lasciare spazio a facili entusiasmi perché, come spesso accade, chi parte male poi recuperare e finisce bene. Ricordiamoci del Napoli stesso, che l'anno scorso iniziò malissimo a Verona e poi vinse lo Scudetto. Quindi il gioco delle parti è sempre questo: chi parte bene non sempre arriva in fondo".
 
Ieri abbiamo letto la sua lettera, da presidente dell’US Angri, nella quale spiegava alla piazza e ai tifosi il motivo per cui oggi non si sarebbe giocata la gara di Coppa Italia. Cosa vuole dire ai tifosi? 
 
"Le situazioni federali sono spesso difficili da gestire. Io mi sono insediato appena 24 ore prima e ho chiesto di spostare la data della Coppa Italia, ma la richiesta non è stata accolta. Non potevo rischiare di mandare in campo una squadra non pronta, senza allenatore, senza staff tecnico completo, con giocatori non ancora contrattualizzati. Ho un immenso rispetto per la Coppa Italia e per la città che rappresento, per questo non potevo permettere una figuraccia né rischiare infortuni: avevo ragazzi che si allenavano da appena dieci giorni. Qualcuno di loro da ancor meno. Non era giusto metterli a rischio.
Abbiamo quindi deciso di rinunciare alla gara, accettando la multa e l’esclusione dalla Coppa. Lo trovo assurdo, perché c’erano tutte le condizioni per un rinvio, ma evidentemente qualcuno non ha voluto concederlo. Adesso guardiamo avanti: il nostro obiettivo è costruire la squadra, dare solidità e rispettare la maglia che indossiamo".
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ON AIR - Anellucci: "Elmas dodicesimo uomo ideale, può adattarsi a tanti ruoli davanti"

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27/08/2025 - 11:31

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, presidente dell’US Angri ed agente Fifa:
 
Claudio, brutta sconfitta per la squadra di Maurizio Sarri. L’allenatore è stato criptico e non ha nascosto la sua preoccupazione nel post partita. Lei è preoccupato per i biancocelesti? 
 
"Se dovessi dirti qualcosa dopo la partita di Como, sicuramente un po’ di preoccupazione c’è. Però è stata una gara troppo brutta per essere vera. Credo che ci sia stato un approccio completamente sbagliato. Dall’altra parte c’era una squadra che andava a duemila, che correva molto più della Lazio. I biancocelesti hanno perso tutti i contrasti, tutte le seconde palle, hanno sbagliato molto. Se poi vai a guardare i dettagli tecnici della partita, pur avendo giocato malissimo avresti potuto comunque rientrare in gara: c’è stato un rigore solare non assegnato a Castellanos e nemmeno controllato al VAR, un gol annullato, sempre al Taty, per un fuorigioco millimetrico, un ciuffo di capelli… e lì secondo me bisognerebbe rivedere certe decisioni. Poi c’è stata la punizione straordinaria di Nico Paz, con la barriera piazzata troppo indietro. Insomma, sono episodi oggettivi. La Lazio ha giocato malissimo, ma la gara poteva anche finire diversamente. Certo, per come è andata, il 2-0 ci sta tutto".
 
 
Elmas è la scelta giusta per il centrocampo del Napoli?  
 
"Elmas è un dodicesimo uomo ideale. Non è il sostituto di un giocatore preciso, ma può adattarsi a tanti ruoli davanti. Secondo me Conte lo vede soprattutto come alternativa sugli esterni: non ha lo strappo dell’ala pura, perché tende a rientrare, ma può giocare anche da interno di centrocampo o da trequartista. Nella sua breve parentesi in Italia ha fatto pure la seconda punta. È un calciatore che puoi utilizzare in base a ciò che ti serve durante la partita".
 
Per caratteristiche tecniche Højlund può realmente sostituire Lukaku? 
 
"Sono due giocatori completamente diversi. Lukaku ha caratteristiche uniche e non è sostituibile da Højlund. Quest’ultimo è un giocatore di altro tipo e non ha ancora dimostrato continuità. Ti dico la verità: per me è un acquisto con molti punti interrogativi. Preferisco l’acquisto di Elmas, che considero più concreto ed utile al Napoli. C’è una regola nel calcio: per un attaccante, l’anno successivo alla stagione ‘boom’ è quello che conta di più. Højlund non ha dimostrato nulla da quando è andato via dall'Atalanta. Per questo resto dubbioso".
 
Dopo la prima giornata di campionato non possiamo dare giudizi definitivi, ma secondo lei chi deve temere il Napoli nella corsa allo Scudetto? 
 
"Il Napoli deve guardare innanzitutto a sé stesso, perché ripetersi non è mai facile. Conte lo sa bene e terrà alta la concentrazione. La partita col Sassuolo, per me, non fa testo: gli emiliani oggi non sono competitivi per confrontarsi con una squadra come il Napoli. Il campionato vero inizia a dicembre: prima non si possono fare calcoli. Un mio caro amico mi diceva sempre che fino a dicembre valgono solo i punti, ma le partite sono come amichevoli. Certo, è importante vincere e fare punti, ma i veri valori emergono dopo. Detto ciò, l’Inter rimane la principale rivale. Lo dicevamo già in estate: con quella rosa è impossibile che non lotti fino alla fine. La partenza negativa del Milan non deve lasciare spazio a facili entusiasmi perché, come spesso accade, chi parte male poi recuperare e finisce bene. Ricordiamoci del Napoli stesso, che l'anno scorso iniziò malissimo a Verona e poi vinse lo Scudetto. Quindi il gioco delle parti è sempre questo: chi parte bene non sempre arriva in fondo".
 
Ieri abbiamo letto la sua lettera, da presidente dell’US Angri, nella quale spiegava alla piazza e ai tifosi il motivo per cui oggi non si sarebbe giocata la gara di Coppa Italia. Cosa vuole dire ai tifosi? 
 
"Le situazioni federali sono spesso difficili da gestire. Io mi sono insediato appena 24 ore prima e ho chiesto di spostare la data della Coppa Italia, ma la richiesta non è stata accolta. Non potevo rischiare di mandare in campo una squadra non pronta, senza allenatore, senza staff tecnico completo, con giocatori non ancora contrattualizzati. Ho un immenso rispetto per la Coppa Italia e per la città che rappresento, per questo non potevo permettere una figuraccia né rischiare infortuni: avevo ragazzi che si allenavano da appena dieci giorni. Qualcuno di loro da ancor meno. Non era giusto metterli a rischio.
Abbiamo quindi deciso di rinunciare alla gara, accettando la multa e l’esclusione dalla Coppa. Lo trovo assurdo, perché c’erano tutte le condizioni per un rinvio, ma evidentemente qualcuno non ha voluto concederlo. Adesso guardiamo avanti: il nostro obiettivo è costruire la squadra, dare solidità e rispettare la maglia che indossiamo".