A Stile Tv nel corso della trasmissione "Salite sulla Giostra" di Raffaele Auriemma è intervenuto Giancarlo Dotto, giornalista: "Sono convinto che la Juventus, per come si è mossa sul mercato e per aver ritrovato un totem quale Bremer, sia seriamente candidata allo scudetto: nei 15 uomini è temibilissima. Dietro è molto forte, a centrocampo ha Thuram che è il miglior centrocampista insieme a Kone, poi in attacco ha preso due fenomeni, attendendo di capire come reagiranno Openda e Zhegrova nel campionato italiano. Aggiungo l’Inter anche se Chivu deve scegliere se continuare con l’Inter che è stata e che ora non è più, oppure se azzardare soluzioni nuove. Il grande colpo di De Laurentiis è stato confermare Conte e poi si è sentito in dovere di accontentarlo in tutto: ora ha una rosa che offre mille varianti possibili. Per la quarta posizione, credo che Roma e Fiorentina siano davanti anche al Milan.La Viola ha preso Nicolussi Caviglia e scoprirete presto quanto è bravo. Ne parlavo con Spalletti quando era c.t. della Nazionale, ha una grande intelligenza calcistica. Poi in panchina è tornato Pioli in Italia, un tecnico che ha accumulato negli anni del Milan quella personalità che prima non aveva. Forte, organizzato, mentalmente molto preparato: con lui in panchina la Fiorentina sarà una mina vagante. Spalletti ha sbagliato ad accettare il ruolo del c.t? Con il senno di poi, si possono guardare le cose in maniera diversa. Ero presente quando ebbe la telefonata dalla FIGC e nella sua testa era esploso il Paradiso, quella designazione rappresentava il compimento di una carriera. Forse lo ha tradito questo eccesso di passione, esasperando i toni con ragazzi che, invece, hanno bisogno di essere alleggeriti. Un’esperienza infelice che Spalletti ha vissuto con grande passione ed ora sta elaborando il lutto, in attesa di tornare di nuovo su qualche panchina. Nel suo libro non ha scritto tutto quello che avrebbe potuto? In realtà ha detto molte più cose di quanto mi sarei aspettato. Su De Laurentiis, in particolare, ha detto gran parte di quello che poteva dire. Per scrivere con lui il suo libro ho avuto accesso a tutti i suoi quaderni. Luciano va conosciuto e questo libro serve proprio a ciò. Purtroppo ha avuto un doppio uppercut che lo prostrato: il licenziamento dalla nazionale e lo scudetto di Conte che gli ha tolto il piacere di essere quello che aveva riportato il titolo a Napoli dopo più di 30 anni. Conte è stato fantastico, ha vinto uno scudetto a sorpresa, ma la bellezza del Napoli di Spalletti non ha eguali".
di Napoli Magazine
13/09/2025 - 19:43
A Stile Tv nel corso della trasmissione "Salite sulla Giostra" di Raffaele Auriemma è intervenuto Giancarlo Dotto, giornalista: "Sono convinto che la Juventus, per come si è mossa sul mercato e per aver ritrovato un totem quale Bremer, sia seriamente candidata allo scudetto: nei 15 uomini è temibilissima. Dietro è molto forte, a centrocampo ha Thuram che è il miglior centrocampista insieme a Kone, poi in attacco ha preso due fenomeni, attendendo di capire come reagiranno Openda e Zhegrova nel campionato italiano. Aggiungo l’Inter anche se Chivu deve scegliere se continuare con l’Inter che è stata e che ora non è più, oppure se azzardare soluzioni nuove. Il grande colpo di De Laurentiis è stato confermare Conte e poi si è sentito in dovere di accontentarlo in tutto: ora ha una rosa che offre mille varianti possibili. Per la quarta posizione, credo che Roma e Fiorentina siano davanti anche al Milan.La Viola ha preso Nicolussi Caviglia e scoprirete presto quanto è bravo. Ne parlavo con Spalletti quando era c.t. della Nazionale, ha una grande intelligenza calcistica. Poi in panchina è tornato Pioli in Italia, un tecnico che ha accumulato negli anni del Milan quella personalità che prima non aveva. Forte, organizzato, mentalmente molto preparato: con lui in panchina la Fiorentina sarà una mina vagante. Spalletti ha sbagliato ad accettare il ruolo del c.t? Con il senno di poi, si possono guardare le cose in maniera diversa. Ero presente quando ebbe la telefonata dalla FIGC e nella sua testa era esploso il Paradiso, quella designazione rappresentava il compimento di una carriera. Forse lo ha tradito questo eccesso di passione, esasperando i toni con ragazzi che, invece, hanno bisogno di essere alleggeriti. Un’esperienza infelice che Spalletti ha vissuto con grande passione ed ora sta elaborando il lutto, in attesa di tornare di nuovo su qualche panchina. Nel suo libro non ha scritto tutto quello che avrebbe potuto? In realtà ha detto molte più cose di quanto mi sarei aspettato. Su De Laurentiis, in particolare, ha detto gran parte di quello che poteva dire. Per scrivere con lui il suo libro ho avuto accesso a tutti i suoi quaderni. Luciano va conosciuto e questo libro serve proprio a ciò. Purtroppo ha avuto un doppio uppercut che lo prostrato: il licenziamento dalla nazionale e lo scudetto di Conte che gli ha tolto il piacere di essere quello che aveva riportato il titolo a Napoli dopo più di 30 anni. Conte è stato fantastico, ha vinto uno scudetto a sorpresa, ma la bellezza del Napoli di Spalletti non ha eguali".