Il giornalista Antonio Corbo scrive su Repubblica a proposito di Antonio Conte, allenatore del Napoli: "L’autolesionismo è il suo mestiere pari alla bravura, se si rilegge come ha interrotto dopo tre scudetti con la Juve e uno con l’Inter il suo rapporto da allenatore con i club italiani di serie A. Sarà facile anche su di lui pensare: è il solito Conte, vero? Ormai sono uno contro l’altro. Conte, eccellente allenatore, ha rivelato una insospettata fragilità. Il contrario del tecnico che ostenta agli altri e con se stesso le sue innegabili doti: intransigenza e carattere, vocazione a strappi e assalti, convinzione di ottenere il massimo chiedendo il successo sempre e comunque. Ha di fronte un’Inter stanca, con 8 partite da giocare, le semifinali di Coppa Italia con Milan e di Champions con Barcellona. Conte ci pensi. Dopo aver fatto tanto, sarà lui il 25 maggio l’allenatore di uno scudetto vinto o malamente perso".
di Napoli Magazine
22/04/2025 - 14:07
Il giornalista Antonio Corbo scrive su Repubblica a proposito di Antonio Conte, allenatore del Napoli: "L’autolesionismo è il suo mestiere pari alla bravura, se si rilegge come ha interrotto dopo tre scudetti con la Juve e uno con l’Inter il suo rapporto da allenatore con i club italiani di serie A. Sarà facile anche su di lui pensare: è il solito Conte, vero? Ormai sono uno contro l’altro. Conte, eccellente allenatore, ha rivelato una insospettata fragilità. Il contrario del tecnico che ostenta agli altri e con se stesso le sue innegabili doti: intransigenza e carattere, vocazione a strappi e assalti, convinzione di ottenere il massimo chiedendo il successo sempre e comunque. Ha di fronte un’Inter stanca, con 8 partite da giocare, le semifinali di Coppa Italia con Milan e di Champions con Barcellona. Conte ci pensi. Dopo aver fatto tanto, sarà lui il 25 maggio l’allenatore di uno scudetto vinto o malamente perso".