Titolare dall'inizio alla fine. Trentotto partite su 38, una sola volta sostituito a una manciata di minuti dal termine. Un gol, fondamentale per vincere sul campo del Genoa. Un assist, nel primo dei due scontri diretti con l'Inter. Soprattutto un'annata in cui ha giganteggiato al centro della difesa del Napoli. Il Ministro di un reparto che ha sorretto senza avere certezze al suo fianco: Alessandro Buongiorno finché non sono subentrati gli infortuni, poi Juan Jesus finché anche lui non è stato costretto ad alzare bandiera bianca. E alla fine, dopo una partita con Rafa Marin, anche un adattatissimo Mati Olivera.
Chi l'avrebbe mai detto quando fu acquistato cinque anni fa tra mille dubbi. Dopo una sola buona stagione all'Hellas Verona, pescando da una difesa in cui il pezzo pregiato era considerato Marash Kumbulla. Una stagione di apprendistato alle spalle della coppia Manolas-Koulibaly, poi un'altra col centrale senegalese al suo fianco e quella dopo ancora come spalla di Kim. La scorsa per Rrahmani è stata l'annata più difficile, quella appena conclusa la più esaltante.
di Napoli Magazine
24/05/2025 - 13:26
Titolare dall'inizio alla fine. Trentotto partite su 38, una sola volta sostituito a una manciata di minuti dal termine. Un gol, fondamentale per vincere sul campo del Genoa. Un assist, nel primo dei due scontri diretti con l'Inter. Soprattutto un'annata in cui ha giganteggiato al centro della difesa del Napoli. Il Ministro di un reparto che ha sorretto senza avere certezze al suo fianco: Alessandro Buongiorno finché non sono subentrati gli infortuni, poi Juan Jesus finché anche lui non è stato costretto ad alzare bandiera bianca. E alla fine, dopo una partita con Rafa Marin, anche un adattatissimo Mati Olivera.
Chi l'avrebbe mai detto quando fu acquistato cinque anni fa tra mille dubbi. Dopo una sola buona stagione all'Hellas Verona, pescando da una difesa in cui il pezzo pregiato era considerato Marash Kumbulla. Una stagione di apprendistato alle spalle della coppia Manolas-Koulibaly, poi un'altra col centrale senegalese al suo fianco e quella dopo ancora come spalla di Kim. La scorsa per Rrahmani è stata l'annata più difficile, quella appena conclusa la più esaltante.