Lunedì 8 settembre, la Certosa di San Lorenzo a Padula ha ospitato un evento che intreccia cultura gastronomica, tradizione monastica e innovazione, coinvolgendo istituzioni, chef stellati, produttori locali e giornalisti di fama internazionale.
Fondata nel 1306, la Certosa di San Lorenzo a Padula domina il Vallo di Diano con i suoi chiostri monumentali, gli affreschi barocchi e le prospettive che parlano di secoli di devozione e creatività monastica. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998, insieme al Parco Nazionale del Cilento e ai siti archeologici di Paestum e Velia, la Certosa si è trasformata lunedì 8 settembre in un vero e proprio laboratorio di sapori, storie e identità con “I Cibi dell’Anima”, sesta tappa del percorso “Praesentia. Gusto di Campania. Divina”, promosso dalla Regione Campania e dall’Agenzia Campania Turismo, in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Campania.
Tra gli archi maestosi e le sale solenni, i visitatori hanno sperimentato un intreccio unico tra cultura, memoria e gusto, dove ogni dettaglio architettonico e artistico sembrava dialogare con i piatti e i racconti proposti durante la giornata.
La cerimonia inaugurale ha raccolto le principali autorità del territorio e della Regione Campania: Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania; Elisabetta Moro, curatrice scientifica di Praesentia; Rosanna Romano, direttore della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo; Francesco Fanoli, responsabile della Certosa di Padula per la Direzione regionale Musei nazionali Campania; Michela Cimino, sindaca di Padula; Vittorio Esposito, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano e sindaco di Sanza.
L’Assessore Felice Casucci ha commentato: "Praesentia è un ponte tra storia, cultura e gastronomia: attraverso i prodotti e le tradizioni del Cilento, raccontiamo l’identità del territorio e il valore delle comunità che lo animano, offrendo al pubblico nazionale e internazionale un’esperienza che unisce memoria, ricerca e innovazione."
Il Commissario Alessandro Fimiani ha aggiunto: "La tappa di Praesentia alla Certosa di San Lorenzo a Padula si colloca in piena continuità con un percorso di valorizzazione intrapreso anni fa che conferma l’impegno da parte della Regione a trasformare la ricchezza storica e identitaria del territorio in esperienze culturali innovative, capaci di generare valore e riconoscibilità a livello nazionale e internazionale."
Francesco Fanoli ha sottolineato il ruolo della Direzione regionale Musei nazionali Campania: “Il progetto 'Il cammino delle tre Certose' ha rappresentato un percorso strategico di valorizzazione che la Direzione regionale Musei nazionali Campania del MiC ha accompagnato con convinzione, a fianco della Regione Campania. Attraverso questa sinergia, il patrimonio delle Certose di Padula, di San Martino a Napoli e di San Giacomo a Capri è stato restituito a un pubblico ampio con nuove modalità di fruizione, capaci di unire spiritualità, arte e innovazione culturale.”
Sapori e tradizioni dell’anima
La prof.ssa Elisabetta Moro ha guidato i partecipanti attraverso la storia del cibo cristiano, illustrando come digiuni, astinenze e ricette monastiche abbiano plasmato la gastronomia campana e mediterranea. Ogni ingrediente raccontava secoli di memoria collettiva e ingegno monastico.
Il giornalista Alfredo Tesio, special guest di Praesentia e corrispondente di DR – TV Nazionale Danese, ha offerto una prospettiva internazionale, raccontando come la cucina campana venga percepita in Scandinavia e l’interesse suscitato dai sapori autentici e dalle tradizioni identitarie. La sua testimonianza ha offerto al pubblico un punto di vista globale sul valore culturale e simbolico dei prodotti del territorio.
Maddalena Fossati, direttrice di La Cucina Italiana e da anni promotrice della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio UNESCO, ha trasformato la cucina in narrazione. Due chef ambassador hanno reso protagonisti ingredienti e storie: Cristian Torsiello (Osteria Arbustico di Paestum, una stella Michelin) ha preparato la Zuppa di cipolla di Vatolla con nocciola e tartufo, accompagnata dal Fiano Asterias del Cilento DOC di Tempa di Zoè; Antonio Giordano (Locanda S. Cipriano di Atena Lucana) ha proposto la Ciambotta di baccalà con il bianco Maroccia dell’Azienda San Giovanni. Ogni piatto ha unito innovazione, tradizione e memoria, trasformando i prodotti locali in narrazioni sensoriali di territorio, cultura e storia.
I visitatori hanno incontrato le produzioni simbolo del Cilento: mozzarella nella mortella di Tenuta Chirico, soppressata di Gioi, carciofi bianchi di Pertosa, pane di Vallo della Lucania di Storie di Pane, oli Evo di Nicolangelo Marsicani e Piero Matarazzo. Grande curiosità ha suscitato la rievocazione della “Frittata di Carlo V”, ispirata alla preparazione di mille uova offerta all’imperatore nel 1535 e reinterpretata con la Patata “R’ Filetta” di Postiglione, Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania, coltivata ai piedi dei Monti Alburni. Un piatto che intreccia storia, leggenda e innovazione, capace di attraversare i secoli con il suo fascino simbolico.
La giornata si è conclusa con un omaggio alla tradizione contadina: il gelato pane e fichi di Enzo Crivella per Praesentia, distillati selezionati e caffè della Cooperativa delle Donne della Casa Circondariale di Pozzuoli, “Le Lazzarelle”. Il liquore al finocchietto selvatico di Antico Cilento ha celebrato le radici agricole del territorio. Il concerto di Matteo Mauriello e Marianita Carfora ha trasformato la Certosa in un palcoscenico emozionale, suggellando un percorso tra convivialità, memoria e cultura gastronomica.
Le prossime tappe
Praesentia proseguirà il 27 ottobre a Sant’Agata de’ Goti con “Il pomo della concordia”, dedicato ai frutti e all’agricoltura campana, e si concluderà il 7 dicembre a Napoli con “Maestri e margherite”, tributo all’arte del pizzaiolo napoletano, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
di Napoli Magazine
15/09/2025 - 12:18
Lunedì 8 settembre, la Certosa di San Lorenzo a Padula ha ospitato un evento che intreccia cultura gastronomica, tradizione monastica e innovazione, coinvolgendo istituzioni, chef stellati, produttori locali e giornalisti di fama internazionale.
Fondata nel 1306, la Certosa di San Lorenzo a Padula domina il Vallo di Diano con i suoi chiostri monumentali, gli affreschi barocchi e le prospettive che parlano di secoli di devozione e creatività monastica. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998, insieme al Parco Nazionale del Cilento e ai siti archeologici di Paestum e Velia, la Certosa si è trasformata lunedì 8 settembre in un vero e proprio laboratorio di sapori, storie e identità con “I Cibi dell’Anima”, sesta tappa del percorso “Praesentia. Gusto di Campania. Divina”, promosso dalla Regione Campania e dall’Agenzia Campania Turismo, in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Campania.
Tra gli archi maestosi e le sale solenni, i visitatori hanno sperimentato un intreccio unico tra cultura, memoria e gusto, dove ogni dettaglio architettonico e artistico sembrava dialogare con i piatti e i racconti proposti durante la giornata.
La cerimonia inaugurale ha raccolto le principali autorità del territorio e della Regione Campania: Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania; Elisabetta Moro, curatrice scientifica di Praesentia; Rosanna Romano, direttore della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo; Francesco Fanoli, responsabile della Certosa di Padula per la Direzione regionale Musei nazionali Campania; Michela Cimino, sindaca di Padula; Vittorio Esposito, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano e sindaco di Sanza.
L’Assessore Felice Casucci ha commentato: "Praesentia è un ponte tra storia, cultura e gastronomia: attraverso i prodotti e le tradizioni del Cilento, raccontiamo l’identità del territorio e il valore delle comunità che lo animano, offrendo al pubblico nazionale e internazionale un’esperienza che unisce memoria, ricerca e innovazione."
Il Commissario Alessandro Fimiani ha aggiunto: "La tappa di Praesentia alla Certosa di San Lorenzo a Padula si colloca in piena continuità con un percorso di valorizzazione intrapreso anni fa che conferma l’impegno da parte della Regione a trasformare la ricchezza storica e identitaria del territorio in esperienze culturali innovative, capaci di generare valore e riconoscibilità a livello nazionale e internazionale."
Francesco Fanoli ha sottolineato il ruolo della Direzione regionale Musei nazionali Campania: “Il progetto 'Il cammino delle tre Certose' ha rappresentato un percorso strategico di valorizzazione che la Direzione regionale Musei nazionali Campania del MiC ha accompagnato con convinzione, a fianco della Regione Campania. Attraverso questa sinergia, il patrimonio delle Certose di Padula, di San Martino a Napoli e di San Giacomo a Capri è stato restituito a un pubblico ampio con nuove modalità di fruizione, capaci di unire spiritualità, arte e innovazione culturale.”
Sapori e tradizioni dell’anima
La prof.ssa Elisabetta Moro ha guidato i partecipanti attraverso la storia del cibo cristiano, illustrando come digiuni, astinenze e ricette monastiche abbiano plasmato la gastronomia campana e mediterranea. Ogni ingrediente raccontava secoli di memoria collettiva e ingegno monastico.
Il giornalista Alfredo Tesio, special guest di Praesentia e corrispondente di DR – TV Nazionale Danese, ha offerto una prospettiva internazionale, raccontando come la cucina campana venga percepita in Scandinavia e l’interesse suscitato dai sapori autentici e dalle tradizioni identitarie. La sua testimonianza ha offerto al pubblico un punto di vista globale sul valore culturale e simbolico dei prodotti del territorio.
Maddalena Fossati, direttrice di La Cucina Italiana e da anni promotrice della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio UNESCO, ha trasformato la cucina in narrazione. Due chef ambassador hanno reso protagonisti ingredienti e storie: Cristian Torsiello (Osteria Arbustico di Paestum, una stella Michelin) ha preparato la Zuppa di cipolla di Vatolla con nocciola e tartufo, accompagnata dal Fiano Asterias del Cilento DOC di Tempa di Zoè; Antonio Giordano (Locanda S. Cipriano di Atena Lucana) ha proposto la Ciambotta di baccalà con il bianco Maroccia dell’Azienda San Giovanni. Ogni piatto ha unito innovazione, tradizione e memoria, trasformando i prodotti locali in narrazioni sensoriali di territorio, cultura e storia.
I visitatori hanno incontrato le produzioni simbolo del Cilento: mozzarella nella mortella di Tenuta Chirico, soppressata di Gioi, carciofi bianchi di Pertosa, pane di Vallo della Lucania di Storie di Pane, oli Evo di Nicolangelo Marsicani e Piero Matarazzo. Grande curiosità ha suscitato la rievocazione della “Frittata di Carlo V”, ispirata alla preparazione di mille uova offerta all’imperatore nel 1535 e reinterpretata con la Patata “R’ Filetta” di Postiglione, Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania, coltivata ai piedi dei Monti Alburni. Un piatto che intreccia storia, leggenda e innovazione, capace di attraversare i secoli con il suo fascino simbolico.
La giornata si è conclusa con un omaggio alla tradizione contadina: il gelato pane e fichi di Enzo Crivella per Praesentia, distillati selezionati e caffè della Cooperativa delle Donne della Casa Circondariale di Pozzuoli, “Le Lazzarelle”. Il liquore al finocchietto selvatico di Antico Cilento ha celebrato le radici agricole del territorio. Il concerto di Matteo Mauriello e Marianita Carfora ha trasformato la Certosa in un palcoscenico emozionale, suggellando un percorso tra convivialità, memoria e cultura gastronomica.
Le prossime tappe
Praesentia proseguirà il 27 ottobre a Sant’Agata de’ Goti con “Il pomo della concordia”, dedicato ai frutti e all’agricoltura campana, e si concluderà il 7 dicembre a Napoli con “Maestri e margherite”, tributo all’arte del pizzaiolo napoletano, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.