Applausi lunghi e convinti, teatro gremito e un’emozione condivisa che è andata ben oltre la musica. Il concerto di Noa di ieri sera (sabato 27 dicembre) con Gil Dor e i Solis String Quartet al Teatro Tasso di Sorrento, si conferma, a distanza di un giorno, come uno dei momenti più intensi e significativi dell’edizione 2025 di “Surriento Gentile”. La rassegna natalizia diretta da Marisa Laurito e promossa da Fondazione Sorrento, Federalberghi Penisola Sorrentina, Confcommercio Sorrento, Associazione Agenti di Viaggio Penisola Sorrentina e Associazione Ristoratori Sorrentini, che fino al 30 dicembre sta animando la città con grandi nomi della scena culturale internazionale.
Un vero e proprio viaggio musicale tra Mediterraneo, memoria e speranza, che ha visto l’artista israeliana dialogare con l’anima profonda di Sorrento attraverso un repertorio capace di unire tradizioni diverse e sentimenti universali. Da Fenesta vascia a Era de maggio, da I’ te vurria vasa’ a Partono i bastimenti, fino a Torna a Surriento e alla celebre Beautiful That Way, Noa ha costruito un racconto sonoro raffinato e coinvolgente, accompagnata dagli arrangiamenti eleganti e intensi del Solis String Quartet.
In assenza dello storico chitarrista Gil Dor, l’ensemble d’archi – composto da Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio ai violini, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello – ha saputo esaltare ogni sfumatura della voce limpida e profonda di Noa, creando un tappeto musicale avvolgente e suggestivo che ha conquistato il pubblico sin dalle prime note.
Ma la serata non si è fermata alla dimensione artistica. Al termine del concerto, Noa ha scelto il silenzio carico di attenzione del Teatro Tasso per affidare al pubblico un messaggio forte e toccante, trasformando l’applauso finale in un momento di riflessione collettiva. Parole pronunciate con la consapevolezza di chi vive quotidianamente il dramma del proprio tempo e sente il dovere di non restare in silenzio.
L’artista ha parlato di un mondo attraversato da progressi tecnologici rapidissimi, spesso incomprensibili e governati da élite lontane dal bene comune, richiamando tutti a una rinnovata responsabilità morale e alla solidarietà come unico antidoto alla violenza. Il cuore del suo intervento è stato dedicato al Medio Oriente, teatro di una guerra definita “orribile”, capace di distruggere istituzioni, ideologie e vite umane, con un dolore che continua ad aggravarsi giorno dopo giorno su entrambi i fronti.
Un dolore che Noa ha dichiarato di sentire nel proprio corpo, trasformandolo in impegno concreto: il sostegno alle famiglie palestinesi, l’aiuto agli attivisti per la pace, il lavoro accanto a chi torna dalla guerra con ferite fisiche e psicologiche profonde. Un appello diretto a riconoscerci come un’unica famiglia umana, chiamata a vedersi davvero e ad aiutarsi reciprocamente.
In questo contesto si inserisce anche l’annuncio del festival “Read Imagine Peace”, in programma l’11 e 12 luglio a Firenze, città simbolo del Rinascimento, pensato come primo passo di un movimento globale che unirà israeliani e palestinesi, artisti, intellettuali, leader religiosi e attivisti da tutto il mondo per dimostrare che la collaborazione è possibile ed essenziale.
Il concerto di Noa si conferma così non solo come uno degli appuntamenti musicali più applauditi di “Surriento Gentile”, ma come un vero atto civile, capace di unire arte, coscienza e speranza. Un momento alto che rafforza il legame tra Sorrento e la grande musica internazionale, e che restituisce al pubblico il senso più autentico della cultura come strumento di dialogo, umanità e pace.
Nata a Tel Aviv il 23 giugno 1969, Noa, una delle cantanti israeliane più apprezzate a livello internazionale, ha trascorso parte della sua giovinezza a New York, dove ha sviluppato il suo eclettico stile musicale, influenzato da artisti come Paul Simon e Joni Mitchell. Oltre alla sua carriera musicale, che spazia dal pop al jazz e alla musica tradizionale israeliana, Noa è anche un’attivista per la pace e la coesistenza, utilizzando la sua voce per promuovere messaggi di speranza e unità. Attualmente, si dedica a progetti che collegano la diplomazia culturale e la leadership, affrontando anche questioni legate alla crisi climatica. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Noa continua a essere una figura di riferimento nella musica mondiale e un simbolo di impegno sociale.
Il 28-29-30 dicembre dalle ore 17.30 alle ore 20.30, è in programma l’iniziativa “Araprit’ ‘e purtune... ce sta ‘o Presepio’’, con scene viventi del Presepe del ’700 Napoletano nel centro storico di Sorrento.
Martedì 30 dicembre alle ore 21 a piazza Tasso, per chiudere il mese festivo in bellezza, Raiz si esibirà nel concerto “Si ll’ammore è ’o cuntrario d’a ‘ morte”, rendendo omaggio alla tradizione musicale napoletana e a Sergio Bruni. Con il suo stile unico che fonde reggae e musica partenopea, l’artista napoletano promette di offrire un’esperienza memorabile e coinvolgente per tutti i presenti.
Ospiti della kermesse, iniziata il 5 dicembre, sono stati artisti italiani e stranieri, come Alexander Romanovsky, il coro gospel “The Voices of Victory”, diretto da Nicole Ingram Taylor e ancora Tullio De Piscopo, Lorenzo Hengeller, Marco Zurzolo con la sua Street Jazz Band, Giovanni Block, I 30 Posteggiatori di Mastro Masiello e un’altra formazione, capitanata da Aurora Giglio, Fiorenza Calogero, Antonella Stefanucci, Rosaria De Cicco, Annamaria Colasanto e Francesca Colapietro.
di Napoli Magazine
28/12/2025 - 12:39
Applausi lunghi e convinti, teatro gremito e un’emozione condivisa che è andata ben oltre la musica. Il concerto di Noa di ieri sera (sabato 27 dicembre) con Gil Dor e i Solis String Quartet al Teatro Tasso di Sorrento, si conferma, a distanza di un giorno, come uno dei momenti più intensi e significativi dell’edizione 2025 di “Surriento Gentile”. La rassegna natalizia diretta da Marisa Laurito e promossa da Fondazione Sorrento, Federalberghi Penisola Sorrentina, Confcommercio Sorrento, Associazione Agenti di Viaggio Penisola Sorrentina e Associazione Ristoratori Sorrentini, che fino al 30 dicembre sta animando la città con grandi nomi della scena culturale internazionale.
Un vero e proprio viaggio musicale tra Mediterraneo, memoria e speranza, che ha visto l’artista israeliana dialogare con l’anima profonda di Sorrento attraverso un repertorio capace di unire tradizioni diverse e sentimenti universali. Da Fenesta vascia a Era de maggio, da I’ te vurria vasa’ a Partono i bastimenti, fino a Torna a Surriento e alla celebre Beautiful That Way, Noa ha costruito un racconto sonoro raffinato e coinvolgente, accompagnata dagli arrangiamenti eleganti e intensi del Solis String Quartet.
In assenza dello storico chitarrista Gil Dor, l’ensemble d’archi – composto da Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio ai violini, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello – ha saputo esaltare ogni sfumatura della voce limpida e profonda di Noa, creando un tappeto musicale avvolgente e suggestivo che ha conquistato il pubblico sin dalle prime note.
Ma la serata non si è fermata alla dimensione artistica. Al termine del concerto, Noa ha scelto il silenzio carico di attenzione del Teatro Tasso per affidare al pubblico un messaggio forte e toccante, trasformando l’applauso finale in un momento di riflessione collettiva. Parole pronunciate con la consapevolezza di chi vive quotidianamente il dramma del proprio tempo e sente il dovere di non restare in silenzio.
L’artista ha parlato di un mondo attraversato da progressi tecnologici rapidissimi, spesso incomprensibili e governati da élite lontane dal bene comune, richiamando tutti a una rinnovata responsabilità morale e alla solidarietà come unico antidoto alla violenza. Il cuore del suo intervento è stato dedicato al Medio Oriente, teatro di una guerra definita “orribile”, capace di distruggere istituzioni, ideologie e vite umane, con un dolore che continua ad aggravarsi giorno dopo giorno su entrambi i fronti.
Un dolore che Noa ha dichiarato di sentire nel proprio corpo, trasformandolo in impegno concreto: il sostegno alle famiglie palestinesi, l’aiuto agli attivisti per la pace, il lavoro accanto a chi torna dalla guerra con ferite fisiche e psicologiche profonde. Un appello diretto a riconoscerci come un’unica famiglia umana, chiamata a vedersi davvero e ad aiutarsi reciprocamente.
In questo contesto si inserisce anche l’annuncio del festival “Read Imagine Peace”, in programma l’11 e 12 luglio a Firenze, città simbolo del Rinascimento, pensato come primo passo di un movimento globale che unirà israeliani e palestinesi, artisti, intellettuali, leader religiosi e attivisti da tutto il mondo per dimostrare che la collaborazione è possibile ed essenziale.
Il concerto di Noa si conferma così non solo come uno degli appuntamenti musicali più applauditi di “Surriento Gentile”, ma come un vero atto civile, capace di unire arte, coscienza e speranza. Un momento alto che rafforza il legame tra Sorrento e la grande musica internazionale, e che restituisce al pubblico il senso più autentico della cultura come strumento di dialogo, umanità e pace.
Nata a Tel Aviv il 23 giugno 1969, Noa, una delle cantanti israeliane più apprezzate a livello internazionale, ha trascorso parte della sua giovinezza a New York, dove ha sviluppato il suo eclettico stile musicale, influenzato da artisti come Paul Simon e Joni Mitchell. Oltre alla sua carriera musicale, che spazia dal pop al jazz e alla musica tradizionale israeliana, Noa è anche un’attivista per la pace e la coesistenza, utilizzando la sua voce per promuovere messaggi di speranza e unità. Attualmente, si dedica a progetti che collegano la diplomazia culturale e la leadership, affrontando anche questioni legate alla crisi climatica. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Noa continua a essere una figura di riferimento nella musica mondiale e un simbolo di impegno sociale.
Il 28-29-30 dicembre dalle ore 17.30 alle ore 20.30, è in programma l’iniziativa “Araprit’ ‘e purtune... ce sta ‘o Presepio’’, con scene viventi del Presepe del ’700 Napoletano nel centro storico di Sorrento.
Martedì 30 dicembre alle ore 21 a piazza Tasso, per chiudere il mese festivo in bellezza, Raiz si esibirà nel concerto “Si ll’ammore è ’o cuntrario d’a ‘ morte”, rendendo omaggio alla tradizione musicale napoletana e a Sergio Bruni. Con il suo stile unico che fonde reggae e musica partenopea, l’artista napoletano promette di offrire un’esperienza memorabile e coinvolgente per tutti i presenti.
Ospiti della kermesse, iniziata il 5 dicembre, sono stati artisti italiani e stranieri, come Alexander Romanovsky, il coro gospel “The Voices of Victory”, diretto da Nicole Ingram Taylor e ancora Tullio De Piscopo, Lorenzo Hengeller, Marco Zurzolo con la sua Street Jazz Band, Giovanni Block, I 30 Posteggiatori di Mastro Masiello e un’altra formazione, capitanata da Aurora Giglio, Fiorenza Calogero, Antonella Stefanucci, Rosaria De Cicco, Annamaria Colasanto e Francesca Colapietro.