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3° TEMPO - Alvino: "Il Napoli sta facendo un prodigio, De Bruyne? La sua sarebbe una scelta di vita, avrà parlato con Lukaku e Mertens"
15.05.2025 00:42 di Napoli Magazine

Carlo Alvino, giornalista, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “L’Osservatorio è un po’ miope e strabico, invece di impedire alle tifoserie che hanno collegamenti con la criminalità organizzata l’ingresso stadio, si adotta un comportamento omissivo. Quando invece bisogna colpire la tifoseria napoletana è sempre attento e rigido. Mi dispiace moltissimo, mi piacerebbe che ci fosse un Osservatorio più attento, se hanno problemi possono andare da un buon oculista, possibilmente napoletano. Il contatto Kone-Pasalic non era rigore, però in alcune occasioni il VAR interviene quando non dovrebbe e in altre resta silente. Ma per me non è mai rigore, questo va detto. Per me Inter-Lazio non esiste, perché il Napoli ha un punto di vantaggio e con la vittoria a Parma… poi è chiaro che, a partita finita, la prima cosa che si andrà a fare è capire com’è finita a Milano. L’attenzione di tutti credo che debba essere solo su Parma-Napoli. Ho sentito delle critiche inspiegabili, a Lecce quando c’è stato il cambio Raspadori-Gilmour nessuno ha detto niente, mentre contro il Genoa con il cambio Billing-Raspadori apriti il cielo, per il risultato. Con il Genoa è un inciampo e per com’è stata condotta la partita, il Napoli meritava la vittoria, è stata anche superiore ad altre vittorie ottenute, ma il calcio è anche questo. Un tiro e mezzo in porta del Genoa, una traversa, un gol e un autogol. Ma nessun processo. Il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario e va accompagnato da tutto l’ambiente, quello interno ed esterno. Bisogna abbandonare la negatività tornando a essere positivi. Mi fa rabbia che al 79’ di Lecce-Napoli esce Raspadori ed entra Gilmour e non è diventato nemmeno per un secondo argomento di discussione. Se il Napoli vinceva con il Genoa nessuno diceva niente del cambio di Billing. Se le cose vanno come devono andare, Billing diventa l’uomo della storia. Il Napoli sta facendo un prodigio. I tifosi? La materia è talmente delicata che va affrontata con serissima competenza, io credo che chi l’affronta dall’Osservatorio non abbia le competenze giuste, ovvero conoscere dinamiche di tifosi: viaggi, gemellaggi, tifoserie, amicizie. Non si può limitare al solo ordine pubblico. Un ragazzo del tifoso dell’Atalanta ha perso la vita in un agguato e a queste tifoserie viene consentito impunemente di andare in giro per l’Italia. Perché si adotta la filosofia dei due pesi e due misure? Sono curioso di sapere, con quello che accade e le indagini in corso, quante trasferte sono state vietate ai tifosi romanisti, interisti, milanisti, juventini e bergamaschi. Ci stiamo piangendo un ragazzo di 23 anni tifoso dell’Atalanta. La scelta di De Bruyne sarebbe di vita, Manchester non è una città bellissima, non è una questione di carattere economico, ma di stimoli da trovare. È un modo di cambiare radicalmente. Secondo me il discorso non è campato in aria, mi riferisco ai consigli di Lukaku e Mertens, perché i giocatori tra di loro parlano: della vita in città, del club. La piazza potrebbe dargli tanto dal punto di vista della passione, Mertens questo discorso lo ha ribadito”.

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15/05/2025 - 00:42

Carlo Alvino, giornalista, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “L’Osservatorio è un po’ miope e strabico, invece di impedire alle tifoserie che hanno collegamenti con la criminalità organizzata l’ingresso stadio, si adotta un comportamento omissivo. Quando invece bisogna colpire la tifoseria napoletana è sempre attento e rigido. Mi dispiace moltissimo, mi piacerebbe che ci fosse un Osservatorio più attento, se hanno problemi possono andare da un buon oculista, possibilmente napoletano. Il contatto Kone-Pasalic non era rigore, però in alcune occasioni il VAR interviene quando non dovrebbe e in altre resta silente. Ma per me non è mai rigore, questo va detto. Per me Inter-Lazio non esiste, perché il Napoli ha un punto di vantaggio e con la vittoria a Parma… poi è chiaro che, a partita finita, la prima cosa che si andrà a fare è capire com’è finita a Milano. L’attenzione di tutti credo che debba essere solo su Parma-Napoli. Ho sentito delle critiche inspiegabili, a Lecce quando c’è stato il cambio Raspadori-Gilmour nessuno ha detto niente, mentre contro il Genoa con il cambio Billing-Raspadori apriti il cielo, per il risultato. Con il Genoa è un inciampo e per com’è stata condotta la partita, il Napoli meritava la vittoria, è stata anche superiore ad altre vittorie ottenute, ma il calcio è anche questo. Un tiro e mezzo in porta del Genoa, una traversa, un gol e un autogol. Ma nessun processo. Il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario e va accompagnato da tutto l’ambiente, quello interno ed esterno. Bisogna abbandonare la negatività tornando a essere positivi. Mi fa rabbia che al 79’ di Lecce-Napoli esce Raspadori ed entra Gilmour e non è diventato nemmeno per un secondo argomento di discussione. Se il Napoli vinceva con il Genoa nessuno diceva niente del cambio di Billing. Se le cose vanno come devono andare, Billing diventa l’uomo della storia. Il Napoli sta facendo un prodigio. I tifosi? La materia è talmente delicata che va affrontata con serissima competenza, io credo che chi l’affronta dall’Osservatorio non abbia le competenze giuste, ovvero conoscere dinamiche di tifosi: viaggi, gemellaggi, tifoserie, amicizie. Non si può limitare al solo ordine pubblico. Un ragazzo del tifoso dell’Atalanta ha perso la vita in un agguato e a queste tifoserie viene consentito impunemente di andare in giro per l’Italia. Perché si adotta la filosofia dei due pesi e due misure? Sono curioso di sapere, con quello che accade e le indagini in corso, quante trasferte sono state vietate ai tifosi romanisti, interisti, milanisti, juventini e bergamaschi. Ci stiamo piangendo un ragazzo di 23 anni tifoso dell’Atalanta. La scelta di De Bruyne sarebbe di vita, Manchester non è una città bellissima, non è una questione di carattere economico, ma di stimoli da trovare. È un modo di cambiare radicalmente. Secondo me il discorso non è campato in aria, mi riferisco ai consigli di Lukaku e Mertens, perché i giocatori tra di loro parlano: della vita in città, del club. La piazza potrebbe dargli tanto dal punto di vista della passione, Mertens questo discorso lo ha ribadito”.