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FACCHETTI - Il figlio Gianfelice: "Papà amava Napoli, avrebbe voluto vestire la maglia azzurra in caso di addio all'Inter, scudetto? Nessuna favorita, ci saranno cinque battaglie"
27.04.2025 15:09 di Napoli Magazine

Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, ex bandiera dell'Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica: "Ho il cuore interista naturalmente, ma non dimentico che papà amava Napoli e il Napoli e mi confidò che, se mai avesse lasciato Milano per qualche ragione, avrebbe voluto vestire soltanto un’altra maglia: quella azzurra all’ombra del Vesuvio".

Chi è favorito per lo scudetto: l’Inter o il Napoli?

"Ho una opinione diversa da quella comune. Non c’è un favorito. A questo punto salta ogni calcolo o previsione ed entrano in ballo altri fattori. La testa, prima di tutto. La voglia di non cedere sino all’ultimo. La convinzione di potercela fare. Sono due squadre toste l’Inter e il Napoli…".

Tra Inzaghi e Conte?

"Non ho dubbi: prendo Inzaghi. All’Inter ha fatto e sta facendo benissimo, trovo ingiuste le critiche nei suoi confronti. Mi piace come si comporta e come fa giocare la squadra. Conte ha sicuramente ridato competitività al Napoli ma non mi piace come si sta comportando, che poi è come si è già comportato anche quando era all’Inter. Quel lamentarsi con il club e la presidenza per qualcosa che voleva e non è stato possibile avere in termini di giocatori, quello scaricare su altri un possibile insuccesso, no: non mi è mai piaciuto questo lato di Antonio Conte che resta, ovviamente, un top allenatore".

Non crede che gli azzurri abbiano un calendario più semplice?

"No. A parte il fatto che in Italia ogni gara nasconde insidie, non penso che le trasferte contro il Lecce e il Parma possano considerarsi partite semplici o già vinte. Saranno cinque battaglie, credetemi, per il Napoli e per l’Inter".

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27/04/2025 - 15:09

Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, ex bandiera dell'Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica: "Ho il cuore interista naturalmente, ma non dimentico che papà amava Napoli e il Napoli e mi confidò che, se mai avesse lasciato Milano per qualche ragione, avrebbe voluto vestire soltanto un’altra maglia: quella azzurra all’ombra del Vesuvio".

Chi è favorito per lo scudetto: l’Inter o il Napoli?

"Ho una opinione diversa da quella comune. Non c’è un favorito. A questo punto salta ogni calcolo o previsione ed entrano in ballo altri fattori. La testa, prima di tutto. La voglia di non cedere sino all’ultimo. La convinzione di potercela fare. Sono due squadre toste l’Inter e il Napoli…".

Tra Inzaghi e Conte?

"Non ho dubbi: prendo Inzaghi. All’Inter ha fatto e sta facendo benissimo, trovo ingiuste le critiche nei suoi confronti. Mi piace come si comporta e come fa giocare la squadra. Conte ha sicuramente ridato competitività al Napoli ma non mi piace come si sta comportando, che poi è come si è già comportato anche quando era all’Inter. Quel lamentarsi con il club e la presidenza per qualcosa che voleva e non è stato possibile avere in termini di giocatori, quello scaricare su altri un possibile insuccesso, no: non mi è mai piaciuto questo lato di Antonio Conte che resta, ovviamente, un top allenatore".

Non crede che gli azzurri abbiano un calendario più semplice?

"No. A parte il fatto che in Italia ogni gara nasconde insidie, non penso che le trasferte contro il Lecce e il Parma possano considerarsi partite semplici o già vinte. Saranno cinque battaglie, credetemi, per il Napoli e per l’Inter".