Inzaghi ha scelto e farà un po' rumore. Contro il Verona spazio alle seconde linee: una Champions val bene uno Scudetto, scrive la Gazzetta dello Sport. Solo Sommer e Bisseck saranno i reduci del 3-3 di Barcellona. Il resto saranno seconde linee. Inzaghi, che da tempo cammina sul filo che divide tutto dal niente, con questa decisione sembra un implicito addio allo Scudetto per concentrarsi sull'Europa, si legge sul quotidiano. In realtà nessuno ad oggi può sostenere se sia un bene o un male, per noi - scrive il quotidiano - è una scelta coraggiosa, quasi obbligata e condivisibile. L'Inter di campionato, anche nell'ultima gara con la Roma, ha già dimostrato di essere diversa da quella di coppa. In Europa la concentrazione è diversa e nei giocatori deve essere subentrato un po' di appagamento verso il campionato, compensato dalla fame di quella Champions persa ad Istanbul. Il Napoli, inoltre, è difficile che fallisca: certo può incappare in una giornataccia, ma la situazione psico-fisica è all'opposto, ha un obiettivo chiaro e quattro rivali alla portata e Conte è il più adatto in queste situazioni. Le energie dell'Inter, invece, sono al limite dopo una delle stagione più stressanti che si ricordi. L'Inter non può mettere a rischio una finale Champions per un sogno ancora più complicato.
di Napoli Magazine
03/05/2025 - 11:01
Inzaghi ha scelto e farà un po' rumore. Contro il Verona spazio alle seconde linee: una Champions val bene uno Scudetto, scrive la Gazzetta dello Sport. Solo Sommer e Bisseck saranno i reduci del 3-3 di Barcellona. Il resto saranno seconde linee. Inzaghi, che da tempo cammina sul filo che divide tutto dal niente, con questa decisione sembra un implicito addio allo Scudetto per concentrarsi sull'Europa, si legge sul quotidiano. In realtà nessuno ad oggi può sostenere se sia un bene o un male, per noi - scrive il quotidiano - è una scelta coraggiosa, quasi obbligata e condivisibile. L'Inter di campionato, anche nell'ultima gara con la Roma, ha già dimostrato di essere diversa da quella di coppa. In Europa la concentrazione è diversa e nei giocatori deve essere subentrato un po' di appagamento verso il campionato, compensato dalla fame di quella Champions persa ad Istanbul. Il Napoli, inoltre, è difficile che fallisca: certo può incappare in una giornataccia, ma la situazione psico-fisica è all'opposto, ha un obiettivo chiaro e quattro rivali alla portata e Conte è il più adatto in queste situazioni. Le energie dell'Inter, invece, sono al limite dopo una delle stagione più stressanti che si ricordi. L'Inter non può mettere a rischio una finale Champions per un sogno ancora più complicato.