Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il direttore del “Il Centro” Luca Telese. Di seguito le sue parole: "La mia speranza era che Claudio Ranieri diventasse Commissario Tecnico della Nazionale. Mi piace la storia di quest'uomo che non ha limiti e che raggiunge obiettivi con il sorriso sulle labbra. Scudetto Napoli? Ho sbagliato la mia profezia su Antonio Conte e ne sono contento. Ho festeggiato il trionfo degli azzurri poiché hanno sottratto lo scudetto all’Inter, nonostante il calo nel finale di stagione e la sofferenza della partita contro il Parma. Alla fine il Napoli ha compiuto la sua missione etica. Aurelio De Laurentiis è il numero uno in assoluto, al di là del suo carattere. Più i presidenti sono contestati dai tifosi, più sono bravi. Luciano Spalletti è stato scorretto perfino quando ha dichiarato che se ne sarebbe andato e che sarebbe arrivato al suo posto Claudio Ranieri, facendogli gli auguri. Spalletti è sempre stato un bluff e le sue mosse sono state da allenatore scorretto. Il Cagliari si sta muovendo molto bene per puntare ancora alla salvezza. In particolare ha un allenatore napoletano in panchina come Fabio Pisacane che ha alle spalle una storia che merita grande ammirazione. Fabio Pisacane è l’uomo che è morto due volte. Un ragazzo che si è svegliato paralizzato su un letto di ospedale con zero speranze di tornare a camminare e che da lì è ritornato in Serie A può fare tutto. Tra l’altro da allenatore ha portato a Cagliari dopo tanti anni un trofeo ed è uno che, a differenza di tanti che lo dicono ma poi non lo fanno, punta molto sui giovani. Propaganda in favore del Nord? Ho una compagna napoletana e ho tifato per il Napoli l’anno scorso. La cosa che mi stupisce è che pago un canone per avere un broadcaster sportivo che trasmette le partite commentate da tutte le persone del Nord. Mi sembra una selezione etnica, sembra un marchio di infamia essere nati sotto quello che Renzo Arbore chiamava Muro di Ancona".
di Napoli Magazine
24/06/2025 - 16:01
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il direttore del “Il Centro” Luca Telese. Di seguito le sue parole: "La mia speranza era che Claudio Ranieri diventasse Commissario Tecnico della Nazionale. Mi piace la storia di quest'uomo che non ha limiti e che raggiunge obiettivi con il sorriso sulle labbra. Scudetto Napoli? Ho sbagliato la mia profezia su Antonio Conte e ne sono contento. Ho festeggiato il trionfo degli azzurri poiché hanno sottratto lo scudetto all’Inter, nonostante il calo nel finale di stagione e la sofferenza della partita contro il Parma. Alla fine il Napoli ha compiuto la sua missione etica. Aurelio De Laurentiis è il numero uno in assoluto, al di là del suo carattere. Più i presidenti sono contestati dai tifosi, più sono bravi. Luciano Spalletti è stato scorretto perfino quando ha dichiarato che se ne sarebbe andato e che sarebbe arrivato al suo posto Claudio Ranieri, facendogli gli auguri. Spalletti è sempre stato un bluff e le sue mosse sono state da allenatore scorretto. Il Cagliari si sta muovendo molto bene per puntare ancora alla salvezza. In particolare ha un allenatore napoletano in panchina come Fabio Pisacane che ha alle spalle una storia che merita grande ammirazione. Fabio Pisacane è l’uomo che è morto due volte. Un ragazzo che si è svegliato paralizzato su un letto di ospedale con zero speranze di tornare a camminare e che da lì è ritornato in Serie A può fare tutto. Tra l’altro da allenatore ha portato a Cagliari dopo tanti anni un trofeo ed è uno che, a differenza di tanti che lo dicono ma poi non lo fanno, punta molto sui giovani. Propaganda in favore del Nord? Ho una compagna napoletana e ho tifato per il Napoli l’anno scorso. La cosa che mi stupisce è che pago un canone per avere un broadcaster sportivo che trasmette le partite commentate da tutte le persone del Nord. Mi sembra una selezione etnica, sembra un marchio di infamia essere nati sotto quello che Renzo Arbore chiamava Muro di Ancona".