A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Rossitto, allenatore ed ex centrocampista, tra le altre, di Napoli, Fiorentina ed Udinese.
Napoli-Genoa, è la sfida tra una squadra che lotta per lo scudetto ed una libera mentalmente ciò potrebbe rappresentare il maggiore rischio per il Napoli?
“Sì, ma onestamente, sotto questo aspetto posso dire che forse ci si può preoccupare per altro, ma non di questo. Quando vedi lì l’obiettivo, e conosco Conte, so come preparerà la partita… Vedi lo scudetto, vedi la meta, e quindi sotto questo profilo la squadra arriverà pronta. È chiaro che gli altri possono giocare spensierati, ma la motivazione del Napoli è fortissima".
Quanto può essere importante per il Napoli sbloccarla subito?
“Certo che è importante. È normale voler indirizzare la partita subito, però bisogna anche avere pazienza e non farsi prendere dall’ansia se il gol non arriva immediatamente. Serve freddezza, come diceva il grande Lino Banfi nel film “l’allenatore nel pallone”. Però questa è una squadra matura, equilibrata, lucida. Lo si è visto anche ultimamente, tutto ciò è anche merito di Antonio Conte, che non ha portato solo grinta o tattica, ma ha trasmesso una mentalità".
Secondo lei nella prossima stagione il Napoli potrà ancora fare affidamento solo su Lukaku come prima punta?
“Secondo me no. Non può fare affidamento solo su Lukaku. Ci saranno più impegni, e anche molto importanti. Serviranno altri attaccanti. Credo che ci sarà un confronto con la società, e sono convinto che Conte resterà a Napoli. Si parla già di obiettivi importanti di mercato, come De Bruyne. Bisognerà organizzarsi bene. Ci sarà da lavorare molto perché tra Champions e campionato la stagione sarà dura. Serviranno ricambi giusti, ma penso che la società si stia già muovendo. L’obiettivo ce l’hanno chiaro, anche se non lo sappiamo ancora".
Secondo lei, Moise Kean potrebbe essere un obiettivo concreto per il Napoli nella prossima stagione?
“È un giocatore che, secondo me, piace moltissimo a Conte. Ha forza, si muove tanto, lotta, ed è cresciuto tanto. Ora ha anche la mentalità giusta. Prima faticava a segnare, ma quest’anno ha fatto un campionato incredibile. Secondo me rientra perfettamente nel prototipo dell’attaccante che piace a Conte".
Quindi, secondo lei, il prototipo dell’attaccante per Antonio Conte corrisponde proprio al profilo di Moise Kean?
“Sì, secondo me sì. A vedere come gioca, per caratteristiche e mentalità, è un giocatore che può piacere tantissimo. A me piace molto, e credo anche a lui. Ieri sera mi ha impressionato ancora una volta per forza e determinazione. È diventato un attaccante completo, e penso che Conte lo stimi parecchio".
Se ne parla da giorni, anche a microfoni spenti: secondo lei, regge davvero il paragone tra Lamine Yamal e Maradona?
“Con Maradona non regge il paragone, ma con nessuno, nemmeno con Messi. Diego è Diego. È stato il miglior giocatore al mondo e ha scelto Napoli in un momento in cui non era certo l’apice del calcio italiano. Ha sposato il popolo napoletano. Parliamo di qualcosa fuori da ogni logica, sia per personalità che per qualità di gioco. Detto ciò, Lamine Yamal è un giocatore straordinario. Non lo paragono a Messi, ma va detto che ha impressionato. È giovanissimo, ma regge già il confronto con i grandi. Vedremo il suo cammino. Maradona, però, resta un’altra cosa".
di Napoli Magazine
09/05/2025 - 11:42
A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Rossitto, allenatore ed ex centrocampista, tra le altre, di Napoli, Fiorentina ed Udinese.
Napoli-Genoa, è la sfida tra una squadra che lotta per lo scudetto ed una libera mentalmente ciò potrebbe rappresentare il maggiore rischio per il Napoli?
“Sì, ma onestamente, sotto questo aspetto posso dire che forse ci si può preoccupare per altro, ma non di questo. Quando vedi lì l’obiettivo, e conosco Conte, so come preparerà la partita… Vedi lo scudetto, vedi la meta, e quindi sotto questo profilo la squadra arriverà pronta. È chiaro che gli altri possono giocare spensierati, ma la motivazione del Napoli è fortissima".
Quanto può essere importante per il Napoli sbloccarla subito?
“Certo che è importante. È normale voler indirizzare la partita subito, però bisogna anche avere pazienza e non farsi prendere dall’ansia se il gol non arriva immediatamente. Serve freddezza, come diceva il grande Lino Banfi nel film “l’allenatore nel pallone”. Però questa è una squadra matura, equilibrata, lucida. Lo si è visto anche ultimamente, tutto ciò è anche merito di Antonio Conte, che non ha portato solo grinta o tattica, ma ha trasmesso una mentalità".
Secondo lei nella prossima stagione il Napoli potrà ancora fare affidamento solo su Lukaku come prima punta?
“Secondo me no. Non può fare affidamento solo su Lukaku. Ci saranno più impegni, e anche molto importanti. Serviranno altri attaccanti. Credo che ci sarà un confronto con la società, e sono convinto che Conte resterà a Napoli. Si parla già di obiettivi importanti di mercato, come De Bruyne. Bisognerà organizzarsi bene. Ci sarà da lavorare molto perché tra Champions e campionato la stagione sarà dura. Serviranno ricambi giusti, ma penso che la società si stia già muovendo. L’obiettivo ce l’hanno chiaro, anche se non lo sappiamo ancora".
Secondo lei, Moise Kean potrebbe essere un obiettivo concreto per il Napoli nella prossima stagione?
“È un giocatore che, secondo me, piace moltissimo a Conte. Ha forza, si muove tanto, lotta, ed è cresciuto tanto. Ora ha anche la mentalità giusta. Prima faticava a segnare, ma quest’anno ha fatto un campionato incredibile. Secondo me rientra perfettamente nel prototipo dell’attaccante che piace a Conte".
Quindi, secondo lei, il prototipo dell’attaccante per Antonio Conte corrisponde proprio al profilo di Moise Kean?
“Sì, secondo me sì. A vedere come gioca, per caratteristiche e mentalità, è un giocatore che può piacere tantissimo. A me piace molto, e credo anche a lui. Ieri sera mi ha impressionato ancora una volta per forza e determinazione. È diventato un attaccante completo, e penso che Conte lo stimi parecchio".
Se ne parla da giorni, anche a microfoni spenti: secondo lei, regge davvero il paragone tra Lamine Yamal e Maradona?
“Con Maradona non regge il paragone, ma con nessuno, nemmeno con Messi. Diego è Diego. È stato il miglior giocatore al mondo e ha scelto Napoli in un momento in cui non era certo l’apice del calcio italiano. Ha sposato il popolo napoletano. Parliamo di qualcosa fuori da ogni logica, sia per personalità che per qualità di gioco. Detto ciò, Lamine Yamal è un giocatore straordinario. Non lo paragono a Messi, ma va detto che ha impressionato. È giovanissimo, ma regge già il confronto con i grandi. Vedremo il suo cammino. Maradona, però, resta un’altra cosa".