Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima dell'esordio in campionato contro il Torino: "Inter più forte dello scorso anno? Non lo so, il cambiamento del tecnico porta delle variabili. Mi manca la competizione dei nostri competitor, il Napoli è la più forte e deve difendere lo scudetto. Siamo obbligati a recitare un ruolo da protagonista, credo sia forte la squadra. Eravamo su Lookman, poi è arrivato Diouf? Partiamo da una considerazione molto forte. Abbiamo rinunciato ad alcune richieste per alcuni dei giocatori più importanti e questo è un atto di forza. Poi abbiamo cercato di cogliere le opportunità che ci offre il calcio italiano, che ora è di secondo piano. Non possiamo fare pazzie, si è parlato di Lookman, ma si è trovato una società che aveva il pieno diritto di non metterlo sul mercato, giustamente. Quindi ci siamo focalizzati su un nuovo modello e abbiamo aggregato 5 giovani, di cui uno come Esposito arriva dal settore giovanile. La loro età media è di 21 anni, stiamo modellando una rosa secondo le direttive del club. La scelta Chivu? Prima abbiamo identificato il profilo dell'allenatore adatto al nostro modello e abbiamo ritrovato in Chivu tutte le componenti che cercavamo: il senso di appartenenza, ha vinto il Triplete ed è stato per tanti anni con noi, ha allenato e vinto titoli con il settore giovanile e ha una mentalità che si sposa perfettamente con noi. Si parlava di Fabregas, ma non è così. Era uno dei candidati, ma in una azienda non si cerca un solo profilo. La scelta è ricaduta su Chivu perché ha tutti i requisiti che cercavamo".
di Napoli Magazine
25/08/2025 - 21:14
Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima dell'esordio in campionato contro il Torino: "Inter più forte dello scorso anno? Non lo so, il cambiamento del tecnico porta delle variabili. Mi manca la competizione dei nostri competitor, il Napoli è la più forte e deve difendere lo scudetto. Siamo obbligati a recitare un ruolo da protagonista, credo sia forte la squadra. Eravamo su Lookman, poi è arrivato Diouf? Partiamo da una considerazione molto forte. Abbiamo rinunciato ad alcune richieste per alcuni dei giocatori più importanti e questo è un atto di forza. Poi abbiamo cercato di cogliere le opportunità che ci offre il calcio italiano, che ora è di secondo piano. Non possiamo fare pazzie, si è parlato di Lookman, ma si è trovato una società che aveva il pieno diritto di non metterlo sul mercato, giustamente. Quindi ci siamo focalizzati su un nuovo modello e abbiamo aggregato 5 giovani, di cui uno come Esposito arriva dal settore giovanile. La loro età media è di 21 anni, stiamo modellando una rosa secondo le direttive del club. La scelta Chivu? Prima abbiamo identificato il profilo dell'allenatore adatto al nostro modello e abbiamo ritrovato in Chivu tutte le componenti che cercavamo: il senso di appartenenza, ha vinto il Triplete ed è stato per tanti anni con noi, ha allenato e vinto titoli con il settore giovanile e ha una mentalità che si sposa perfettamente con noi. Si parlava di Fabregas, ma non è così. Era uno dei candidati, ma in una azienda non si cerca un solo profilo. La scelta è ricaduta su Chivu perché ha tutti i requisiti che cercavamo".