Gianluigi Buffon, capodelegazione della Nazionale italiana, ha raccontato il suo rapporto con Rino Gattuso nella conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore azzurro: “Ho condiviso con Rino tante esperienze da calciatore e ho giocato contro le sue squadre quando era allenatore. Quando giocavo con la Juve, affrontare le sue squadre non era mai semplice: avevano identità, razionalità e tanto lavoro”.
Buffon ha poi descritto il tratto distintivo di Gattuso: “Rino ha una caratteristica predominante: la generosità, la determinazione e la combattività”.
Infine, un apprezzamento sulla crescita del tecnico: “Allena da 12 anni, ha esperienze in tutta Europa e si è evoluto”.
Gianluigi Buffon smentisce le voci sulle sue dimissioni: “Non ho mai minacciato le dimissioni. Rino Gattuso è stata una scelta di gruppo, insieme al presidente Gravina e a tutti i professionisti con cui ci confrontiamo”.
Il capodelegazione spiega il perché della nomina: “Esistono allenatori adatti e funzionali rispetto a certi momenti delle squadre, non solo nomi forti o blasonati. Era il momento giusto per Rino”.
di Napoli Magazine
19/06/2025 - 13:03
Gianluigi Buffon, capodelegazione della Nazionale italiana, ha raccontato il suo rapporto con Rino Gattuso nella conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore azzurro: “Ho condiviso con Rino tante esperienze da calciatore e ho giocato contro le sue squadre quando era allenatore. Quando giocavo con la Juve, affrontare le sue squadre non era mai semplice: avevano identità, razionalità e tanto lavoro”.
Buffon ha poi descritto il tratto distintivo di Gattuso: “Rino ha una caratteristica predominante: la generosità, la determinazione e la combattività”.
Infine, un apprezzamento sulla crescita del tecnico: “Allena da 12 anni, ha esperienze in tutta Europa e si è evoluto”.
Gianluigi Buffon smentisce le voci sulle sue dimissioni: “Non ho mai minacciato le dimissioni. Rino Gattuso è stata una scelta di gruppo, insieme al presidente Gravina e a tutti i professionisti con cui ci confrontiamo”.
Il capodelegazione spiega il perché della nomina: “Esistono allenatori adatti e funzionali rispetto a certi momenti delle squadre, non solo nomi forti o blasonati. Era il momento giusto per Rino”.