A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luca Fusi, allenatore ed ex centrocampista di Napoli e Juventus:
Mister, con lei che la maglia della Nazionale l’ha indossata, partirei dalla scelta di esonerare Luciano Spalletti: giusta?
"Quando si lavora per creare un gruppo così importante come quello della Nazionale, è normale che chi prende queste decisioni provi a fare il meglio possibile. Il tempo ci dirà se sono state scelte corrette oppure no. Di certo un po’ di confusione c’era già da tempo: non è un caso che manchiamo da due edizioni consecutive del Mondiale".
Crede che continuare a cambiare commissari tecnici sia la strada giusta, oppure bisognerebbe attuare una rifondazione più profonda?
"Secondo me, bisognerebbe ripartire da tutto quello che riguarda il settore giovanile e l’intero sistema. Poi, da lì, cercare di puntare di nuovo su allenatori e giocatori. Forse, oggi, il problema degli allenatori è secondario rispetto a quello, ben più grave, della mancanza di giocatori di qualità. Non riusciamo più a produrre i talenti che una volta erano la nostra forza. Manca proprio la materia prima, e quella poca che c’è, non si ha il coraggio di lanciarla".
Guardando ai temi della Serie A: sembra ormai certo che Igor Tudor sarà l’allenatore della Juventus anche nella prossima stagione. È una scelta che la convince?
"Ma sì, dai, non ha fatto niente male nelle poche settimane che ha avuto a disposizione. Certo, sapere di non essere una prima scelta può pesare, ma lui ha le spalle larghe per affrontare la situazione, e lo ha già dimostrato portando la Juve in Champions".
Da ex centrocampista, è tra coloro che credono che, anche a 34 anni, Kevin De Bruyne possa fare la differenza in Serie A, o tra quelli che pensano sia ormai a fine carriera?
"Magari non riuscirà ad avere la stessa continuità che ha avuto nei momenti migliori, ma in alcune partite, in alcune situazioni, potrà essere ancora determinante. Ha una qualità superiore, e con quella può dare molto. Ovviamente non potrà più sostenere tanti impegni ravvicinati come un tempo, ma con le sue doti potrà certamente dire ancora la sua. Insomma, farà la differenza ma non aspettiamoci di vederlo sempre in campo per 90’".
Nelle ultime ore è spuntato a sorpresa il nome di Yunus Musah del Milan, in ottica Napoli. Crede che sia un centrocampista adatto agli azzurri? E se sì, lo vede più come un rincalzo o come una prima scelta?
"Ha dimostrato, in alcune partite, di avere buone qualità e margini di crescita. Penso possa dare tanto. Lo vedo come uno che si mette in competizione con gli altri, per mettere in difficoltà Conte nella scelta della formazione. Magari non sarà subito un titolare fisso, diciamo un comprimario, ma può sicuramente contribuire a fare qualcosa di importante per la stagione del Napoli".