A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Marco Iaria, economista Gazzetta dello Sport: “La Champions è diventata uno spartiacque tra chi vivacchia e chi fa parte della nobiltà del calcio europeo, ancor più del mondiale per club. Il Napoli avrà a disposizione infatti un ulteriore tesoretto per il mercato oltre che la responsabilità di costruire una rosa più ricca dovendo giocare più competizioni. Il Napoli ora può permettersi di giocare al tavolo delle grandi anche dal punto di vista economico perchè ha alzato l’asticella e lo ha fatto in maniera graduale. De Laurentiis non ragiona come lo sceicco di turno fregandosene delle regole di bilancio, non lo ha mai fatto. Osimhen? Va fatto un ragionamento di numeri, freddo e un altro di orgoglio, di pancia. Dal punto di vista del bilancio, il costo di Osimhen è stato quasi tutto ammortizzato sarebbe quindi conveniente vendere Osimhen e l’importo stabilito dalla clausola sarebbe perfetto, ma anche 40-50 milioni sarebbero un toccasana per il bilancio perchè produrrebbe una plusvalenza quasi interamente. C’è però da dire che De Laurentiis aveva fissato un prezzo in passato molto più alto e non so se ne faccia una questione di orgoglio o se fa parte di una strategia per poi piazzarlo alla fine del mercato anche ad una cifra più bassa. Certo, Osimhen non vale 40 milioni, ma il Napoli produrrebbe anche in questo caso una plusvalenza. Le società più solide sono Inter e Juventus perchè hanno una proprietà chiara e riconoscibile, con un progetto certo, se invece guardiamo ai conti, il Milan è messo meglio delle altre due. I ricavi dell’Inter sono stati straordinari con la finale di Champions che non fanno parte dell’ordinario. De Laurentiis non ha fretta di vendere Osimhen perchè il patrimonio netto del Napoli e la liquidità del Napoli nel giugno 2024 erano superiori a 200 milioni e si percepisce la calma con cui il patron può agire rispetto agli altri club".
di Napoli Magazine
11/07/2025 - 13:37
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Marco Iaria, economista Gazzetta dello Sport: “La Champions è diventata uno spartiacque tra chi vivacchia e chi fa parte della nobiltà del calcio europeo, ancor più del mondiale per club. Il Napoli avrà a disposizione infatti un ulteriore tesoretto per il mercato oltre che la responsabilità di costruire una rosa più ricca dovendo giocare più competizioni. Il Napoli ora può permettersi di giocare al tavolo delle grandi anche dal punto di vista economico perchè ha alzato l’asticella e lo ha fatto in maniera graduale. De Laurentiis non ragiona come lo sceicco di turno fregandosene delle regole di bilancio, non lo ha mai fatto. Osimhen? Va fatto un ragionamento di numeri, freddo e un altro di orgoglio, di pancia. Dal punto di vista del bilancio, il costo di Osimhen è stato quasi tutto ammortizzato sarebbe quindi conveniente vendere Osimhen e l’importo stabilito dalla clausola sarebbe perfetto, ma anche 40-50 milioni sarebbero un toccasana per il bilancio perchè produrrebbe una plusvalenza quasi interamente. C’è però da dire che De Laurentiis aveva fissato un prezzo in passato molto più alto e non so se ne faccia una questione di orgoglio o se fa parte di una strategia per poi piazzarlo alla fine del mercato anche ad una cifra più bassa. Certo, Osimhen non vale 40 milioni, ma il Napoli produrrebbe anche in questo caso una plusvalenza. Le società più solide sono Inter e Juventus perchè hanno una proprietà chiara e riconoscibile, con un progetto certo, se invece guardiamo ai conti, il Milan è messo meglio delle altre due. I ricavi dell’Inter sono stati straordinari con la finale di Champions che non fanno parte dell’ordinario. De Laurentiis non ha fretta di vendere Osimhen perchè il patrimonio netto del Napoli e la liquidità del Napoli nel giugno 2024 erano superiori a 200 milioni e si percepisce la calma con cui il patron può agire rispetto agli altri club".