Fabiano Santacroce, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Tutto Cagliari, in vista del match Napoli-Cagliari.
Fabiano, lei conosce bene l’ambiente partenopeo. Che Napoli si troverà di fronte il Cagliari sabato al “Maradona”?
“Un Napoli estremamente solido e strutturato. Il punto di forza degli azzurri è la coesione: stiamo parlando, del resto, di una squadra con la ‘S’ maiuscola. Certo, anche loro hanno dei difetti che pure non si sono visti nella partita col Sassuolo… perché probabilmente il Sassuolo ne aveva di più. Però restano una compagine forte e temibile".
Quali sono nello specifico questi difetti dei quali il Cagliari, potenzialmente, potrebbe approfittare?
“Il difetto principale risiede nel fatto che si sia preparata un’intera stagione facendo affidamento su un terminale offensivo come Romelu Lukaku… per poi perderlo per lungo tempo a causa di un grave infortunio. Ora Conte si ritrova con un attaccante titolare molto giovane come Lucca, che qualche errore ogni tanto lo fa. Va però detto che il Napoli sopperisce a tutto questo dando zero punti di riferimento agli avversari in fase offensiva: gli inserimenti dei centrocampisti e le giocate degli esterni possono essere letali per chi affronta McTominay e compagni. Il Cagliari al ‘Maradona’ dovrà preoccuparsi soprattutto del lavoro che svolgeranno le ali e le mezzali campane".
I rossoblù hanno destato una buona impressione domenica scorsa all’Unipol Domus contro la Fiorentina di Stefano Pioli. La sensazione è che Pisacane, a differenza del precedente tecnico Davide Nicola, punti su un calcio propositivo e intraprendente. Tuttavia è appena partito il bomber principe Roberto Piccoli: a suo giudizio va sostituito o l’attacco isolano può anche rimanere così com’è?
“No, secondo me Piccoli va rimpiazzato, perché per fare un buon campionato è indispensabile avere a disposizione degli attaccanti di ottimo livello. Ma non credo di dover suggerire niente a Guido Angelozzi, che è tra i direttori sportivi più bravi e navigati che ci sono in circolazione. Ha una straordinaria predisposizione a scovare talenti tra i giovani sconosciuti. Per quello che riguarda Pisacane, in effetti propugna un calcio molto propositivo, quindi quest’anno mi aspetto di vedere un Cagliari diverso rispetto a quello delle ultime due stagioni. Spero in una salvezza tranquilla e spensierata, affinché il pubblico sardo si possa – perché no – anche divertire. Sempre senza esagerare con la ricerca del bel gioco: in certi momenti e in certe partite è necessario badare più al sodo".
di Napoli Magazine
27/08/2025 - 19:30
Fabiano Santacroce, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Tutto Cagliari, in vista del match Napoli-Cagliari.
Fabiano, lei conosce bene l’ambiente partenopeo. Che Napoli si troverà di fronte il Cagliari sabato al “Maradona”?
“Un Napoli estremamente solido e strutturato. Il punto di forza degli azzurri è la coesione: stiamo parlando, del resto, di una squadra con la ‘S’ maiuscola. Certo, anche loro hanno dei difetti che pure non si sono visti nella partita col Sassuolo… perché probabilmente il Sassuolo ne aveva di più. Però restano una compagine forte e temibile".
Quali sono nello specifico questi difetti dei quali il Cagliari, potenzialmente, potrebbe approfittare?
“Il difetto principale risiede nel fatto che si sia preparata un’intera stagione facendo affidamento su un terminale offensivo come Romelu Lukaku… per poi perderlo per lungo tempo a causa di un grave infortunio. Ora Conte si ritrova con un attaccante titolare molto giovane come Lucca, che qualche errore ogni tanto lo fa. Va però detto che il Napoli sopperisce a tutto questo dando zero punti di riferimento agli avversari in fase offensiva: gli inserimenti dei centrocampisti e le giocate degli esterni possono essere letali per chi affronta McTominay e compagni. Il Cagliari al ‘Maradona’ dovrà preoccuparsi soprattutto del lavoro che svolgeranno le ali e le mezzali campane".
I rossoblù hanno destato una buona impressione domenica scorsa all’Unipol Domus contro la Fiorentina di Stefano Pioli. La sensazione è che Pisacane, a differenza del precedente tecnico Davide Nicola, punti su un calcio propositivo e intraprendente. Tuttavia è appena partito il bomber principe Roberto Piccoli: a suo giudizio va sostituito o l’attacco isolano può anche rimanere così com’è?
“No, secondo me Piccoli va rimpiazzato, perché per fare un buon campionato è indispensabile avere a disposizione degli attaccanti di ottimo livello. Ma non credo di dover suggerire niente a Guido Angelozzi, che è tra i direttori sportivi più bravi e navigati che ci sono in circolazione. Ha una straordinaria predisposizione a scovare talenti tra i giovani sconosciuti. Per quello che riguarda Pisacane, in effetti propugna un calcio molto propositivo, quindi quest’anno mi aspetto di vedere un Cagliari diverso rispetto a quello delle ultime due stagioni. Spero in una salvezza tranquilla e spensierata, affinché il pubblico sardo si possa – perché no – anche divertire. Sempre senza esagerare con la ricerca del bel gioco: in certi momenti e in certe partite è necessario badare più al sodo".