L’ultima giornata del Gruppo I di qualificazione Mondiale per l’Italia è più utile dal punto di vista psicologico e morale che pragmatico: a San Siro arriva la Norvegia, regina del girone dall’inizio alla fine grazie soprattutto al successo netto sugli azzurri per 3-0 nella gara di andata. Per la qualificazione gli uomini di Gattuso dovrebbero vincere 9-0, in un match più importante per darsi un segnale in vista dei play-off che per altro. Italia-Norvegia a San Siro chiude i conti del Gruppo I di qualificazioni Mondiali. Tante cose sono cambiate da quel Norvegia-Italia del 6 giugno, che di lì a poco avrebbe compromesso il cammino degli azzurri e portato al ribaltone in panchina con Gattuso al posto di Spalletti. Nonostante questa sfida conti poco dal punto di vista aritmetico, l’ex allenatore di Milan e Napoli punta molto sul valore psicologico del match: dare e darsi un segnale in vista dei play-off di Marzo, fondamentali per evitare il terzo Campionato del Mondo saltato consecutivamente. Per provare a chiudere nel migliore dei modi Gattuso cambia tanti uomini rispetto alla sfida contro la Moldavia di qualche giorno fa, a partire da Tonali e Cambiaso (out per diffida, non vengono rischiati). Dietro non ci sarà invece Calafiori, che ha lasciato il ritiro per via di un problema fisico all’anca. Oltre a Donnarumma, che riprende posto tra i pali, dietro ci sarà Di Lorenzo, con Mancini e Bastoni. In mezzo torna Barella, probabilmente insieme a Frattesi (nonostante la diffida) e Locatelli. Sulle fasce spazio a Dimarco e Politano, mentre davanti insieme a Retegui dovrebbe esserci Pio Esposito. La Norvegia potrebbe scegliere uno dei più classici 4-4-2, con il tandem Haaland-Sorloth davanti. Da tenere d'occhio anche Bobb e Nusa sulle fasce, con il talento del Lipsia che fu protagonista assoluto nel match di andata. Berge e Berg dirigeranno il centrocampo, mentre Ryerson, Ajer, il “bolognese” Heggem e Wolfe a comporre la retroguardia.
di Napoli Magazine
16/11/2025 - 08:56
L’ultima giornata del Gruppo I di qualificazione Mondiale per l’Italia è più utile dal punto di vista psicologico e morale che pragmatico: a San Siro arriva la Norvegia, regina del girone dall’inizio alla fine grazie soprattutto al successo netto sugli azzurri per 3-0 nella gara di andata. Per la qualificazione gli uomini di Gattuso dovrebbero vincere 9-0, in un match più importante per darsi un segnale in vista dei play-off che per altro. Italia-Norvegia a San Siro chiude i conti del Gruppo I di qualificazioni Mondiali. Tante cose sono cambiate da quel Norvegia-Italia del 6 giugno, che di lì a poco avrebbe compromesso il cammino degli azzurri e portato al ribaltone in panchina con Gattuso al posto di Spalletti. Nonostante questa sfida conti poco dal punto di vista aritmetico, l’ex allenatore di Milan e Napoli punta molto sul valore psicologico del match: dare e darsi un segnale in vista dei play-off di Marzo, fondamentali per evitare il terzo Campionato del Mondo saltato consecutivamente. Per provare a chiudere nel migliore dei modi Gattuso cambia tanti uomini rispetto alla sfida contro la Moldavia di qualche giorno fa, a partire da Tonali e Cambiaso (out per diffida, non vengono rischiati). Dietro non ci sarà invece Calafiori, che ha lasciato il ritiro per via di un problema fisico all’anca. Oltre a Donnarumma, che riprende posto tra i pali, dietro ci sarà Di Lorenzo, con Mancini e Bastoni. In mezzo torna Barella, probabilmente insieme a Frattesi (nonostante la diffida) e Locatelli. Sulle fasce spazio a Dimarco e Politano, mentre davanti insieme a Retegui dovrebbe esserci Pio Esposito. La Norvegia potrebbe scegliere uno dei più classici 4-4-2, con il tandem Haaland-Sorloth davanti. Da tenere d'occhio anche Bobb e Nusa sulle fasce, con il talento del Lipsia che fu protagonista assoluto nel match di andata. Berge e Berg dirigeranno il centrocampo, mentre Ryerson, Ajer, il “bolognese” Heggem e Wolfe a comporre la retroguardia.