A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Policano, ex calciatore di Napoli, Roma e Genoa.
Roberto, siamo a tre giornate dalla fine. Il Napoli sta lottando per un sogno, mentre il Genoa, nonostante le tre sconfitte consecutive, arriva con la testa libera e, stando anche alle parole del tecnico Vieira, con la volontà di portare a casa una vittoria. Dove sta, secondo lei, la vera difficoltà di questa sfida?
“Secondo me il Napoli avrà sicuramente più voglia, più determinazione rispetto a un Genoa che magari vuole solo migliorare la classifica. Però una cosa è cercare di salire di uno o due posti, un’altra è scendere in campo per giocarsi lo Scudetto. Le motivazioni, quindi, saranno tutte dalla parte del Napoli. Forse ci sarà un po’ di pressione, perché si sa che è una partita da non sbagliare, ma credo che il Napoli, anche nelle ultime gare, abbia dimostrato di avere l’approccio giusto, di crederci fino alla fine, senza mai mollare. Mancano tre partite, il traguardo è vicino, quindi si raddoppiano tutte le energie, sia fisiche che mentali. Direi che la squadra di Conte ha la strada più in discesa rispetto a chi insegue".
A centrocampo, si aspetta di vedere Gilmour oppure pensa che Antonio Conte punterà ancora su Lobotka, nonostante non sia al meglio?
“Secondo me, se Lobotka dà anche solo un piccolo segnale positivo, Conte non potrà far altro che schierarlo. È un giocatore troppo importante per questa squadra: recupera palloni, è sempre posizionato bene, è fondamentale. Se sta abbastanza bene fisicamente, anche solo all’80-90%, credo che giocherà lui, senza stravolgere l’equilibrio della squadra. Poi è chiaro che Gilmour è una validissima alternativa, che non tutte le squadre possono permettersi in quella zona di campo".
Passando alla difesa, le chiedo di Matías Olivera. Nell’ultima gara lo abbiamo visto impiegato da centrale di sinistra, ruolo che ha ricoperto anche in Nazionale. Le è piaciuto in quella nuova posizione?
“Sai, è successo anche a me: un allenatore mi ha spostato da esterno a centrale. All’inizio sei super concentrato, poi col tempo inizi a prendere più confidenza con il ruolo e magari può venir fuori qualche piccola sbavatura. Ma Olivera, alla prima da centrale, ha fatto una gara molto attenta, senza errori, sempre preciso. E poi è un ruolo che conosce già per averlo fatto in Nazionale. Quindi direi che è stato un esperimento riuscito, senza alcun impatto negativo sulla squadra".
Il prossimo 28 giugno, Kevin De Bruyne compirà 34 anni. Si parla di un suo possibile arrivo al Napoli. Secondo lei ha ancora l’età e il passo giusto per fare la differenza in Serie A?
“Oggi, con la preparazione atletica e i metodi di allenamento moderni, credo che l’età conti molto meno. Guarda Mkhitaryan: all’Inter è spesso il migliore in campo, nonostante l’età. Quindi non è la carta d’identità che fa la differenza, ma la qualità. E De Bruyne, per me, ce l’ha ancora eccome per lasciare il segno in Serie A, anche perché è si un calciatore moderno, ma anche estremamente professionista".
Nella prossima giornata ci sono scontri diretti come Atalanta-Roma, Lazio-Juventus, e anche Milan-Bologna. Secondo lei, chi è la favorita per il quarto posto in Champions League?
“È davvero difficile dirlo ora. Chi vincerà domani, però, prenderà un bel vantaggio. Se la Juve dovesse battere la Lazio, potrebbe estrometterla dalla corsa. E se anche la Roma non dovesse vincere, la situazione cambierebbe ancora. Sono partite bellissime da vedere, ma molto difficili da giocare per chi scende in campo".
di Napoli Magazine
09/05/2025 - 11:32
A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Policano, ex calciatore di Napoli, Roma e Genoa.
Roberto, siamo a tre giornate dalla fine. Il Napoli sta lottando per un sogno, mentre il Genoa, nonostante le tre sconfitte consecutive, arriva con la testa libera e, stando anche alle parole del tecnico Vieira, con la volontà di portare a casa una vittoria. Dove sta, secondo lei, la vera difficoltà di questa sfida?
“Secondo me il Napoli avrà sicuramente più voglia, più determinazione rispetto a un Genoa che magari vuole solo migliorare la classifica. Però una cosa è cercare di salire di uno o due posti, un’altra è scendere in campo per giocarsi lo Scudetto. Le motivazioni, quindi, saranno tutte dalla parte del Napoli. Forse ci sarà un po’ di pressione, perché si sa che è una partita da non sbagliare, ma credo che il Napoli, anche nelle ultime gare, abbia dimostrato di avere l’approccio giusto, di crederci fino alla fine, senza mai mollare. Mancano tre partite, il traguardo è vicino, quindi si raddoppiano tutte le energie, sia fisiche che mentali. Direi che la squadra di Conte ha la strada più in discesa rispetto a chi insegue".
A centrocampo, si aspetta di vedere Gilmour oppure pensa che Antonio Conte punterà ancora su Lobotka, nonostante non sia al meglio?
“Secondo me, se Lobotka dà anche solo un piccolo segnale positivo, Conte non potrà far altro che schierarlo. È un giocatore troppo importante per questa squadra: recupera palloni, è sempre posizionato bene, è fondamentale. Se sta abbastanza bene fisicamente, anche solo all’80-90%, credo che giocherà lui, senza stravolgere l’equilibrio della squadra. Poi è chiaro che Gilmour è una validissima alternativa, che non tutte le squadre possono permettersi in quella zona di campo".
Passando alla difesa, le chiedo di Matías Olivera. Nell’ultima gara lo abbiamo visto impiegato da centrale di sinistra, ruolo che ha ricoperto anche in Nazionale. Le è piaciuto in quella nuova posizione?
“Sai, è successo anche a me: un allenatore mi ha spostato da esterno a centrale. All’inizio sei super concentrato, poi col tempo inizi a prendere più confidenza con il ruolo e magari può venir fuori qualche piccola sbavatura. Ma Olivera, alla prima da centrale, ha fatto una gara molto attenta, senza errori, sempre preciso. E poi è un ruolo che conosce già per averlo fatto in Nazionale. Quindi direi che è stato un esperimento riuscito, senza alcun impatto negativo sulla squadra".
Il prossimo 28 giugno, Kevin De Bruyne compirà 34 anni. Si parla di un suo possibile arrivo al Napoli. Secondo lei ha ancora l’età e il passo giusto per fare la differenza in Serie A?
“Oggi, con la preparazione atletica e i metodi di allenamento moderni, credo che l’età conti molto meno. Guarda Mkhitaryan: all’Inter è spesso il migliore in campo, nonostante l’età. Quindi non è la carta d’identità che fa la differenza, ma la qualità. E De Bruyne, per me, ce l’ha ancora eccome per lasciare il segno in Serie A, anche perché è si un calciatore moderno, ma anche estremamente professionista".
Nella prossima giornata ci sono scontri diretti come Atalanta-Roma, Lazio-Juventus, e anche Milan-Bologna. Secondo lei, chi è la favorita per il quarto posto in Champions League?
“È davvero difficile dirlo ora. Chi vincerà domani, però, prenderà un bel vantaggio. Se la Juve dovesse battere la Lazio, potrebbe estrometterla dalla corsa. E se anche la Roma non dovesse vincere, la situazione cambierebbe ancora. Sono partite bellissime da vedere, ma molto difficili da giocare per chi scende in campo".