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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli forte, cinico e godibile, nonostante in tanti tendano a sminuirne la magnificenza! De Bruyne e Hojlund incantano, Beukema promosso a pieni voti!"
14.09.2025 11:02 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Il Napoli ha superato a pieni voti anche il difficile esame di Firenze, con altri tre punti d'oro che hanno sancito il primato a punteggio pieno dopo le prime tre gare di campionato. Non sono tra quelli che si stanno fissando sugli ultimi 20 minuti poco brillanti, quando forti dello 0-3 è arrivato il gol di Ranieri a riaccendere le tiepide speranze viola. E' giusto invece che Conte, da guida insaziabile, veda il bicchiere mezzo vuoto per continuare a stimolare i suoi ad ottenere il massimo per tutto l'arco della contesa. E' pur vero che se Piccoli non avesse trovato il piedone di Milinkovic-Savic a sbarrargli la porta, probabilmente, sul 2-3 si sarebbe vissuto un finale diverso, ma con i se e con i ma non si scrive la storia. E la Fiorentina, pur dimostrandosi un valido avversario, ha peccato nella qualità essenziale in cui non sono concessi errori: la capacità realizzativa. Il portiere serbo, in effetti, non è riuscito ad opporsi sul proprio palo al gol della bandiera della Fiorentina, piccolo neo che però non ha inciso sul risultato finale. Piuttosto noto, tra molti addetti ai lavori, una smania di voler trovare il pelo nell'uovo, che onestamente non c'è, mentre si esaltano prestazioni delle concorrenti in cui le difese prendono gol ad ogni pertugio libero. Da De Bruyne che ha giganteggiato, mostrando una freddezza d'altri tempi sul rigore realizzato, fino alla caparbietà da rapace d'area di rigore di Hojlund, senza dimenticare la stoccata di Beukema, personalmente ho visto solo azioni godibili che meritano un plauso complessivo. L'olandese non ha fatto sentire l'assenza di Rrahmani e Buongiorno è tornato a guidare i tempi della linea difensiva, complice l'ottimo contributo offerto sia da Di Lorenzo che da Spinazzola (quest'ultimo autore, tra l'altro, di un'apertura al bacio per la rete di Hojlund, mentre il capitano con una sua incursione ha generato l'azione che ha portato all'atterramento di Anguissa poco prima del rigore sublime trasformato da "Super Kevin"). Note più che positive per Conte, in vista dell'esordio in Champions League a Manchester contro il City. Soprattutto se si considera inoltre lo straordinario momento di forma di Politano, con McTominay variabile imprevedibile delle azioni offensive partenopee, sempre pronto ad inserirsi alternandosi proprio con De Bruyne. Se l'anno scorso si diceva che il Napoli vinceva senza offrire un gioco "spettacolarmente" godibile, quest'anno questo pensiero può già essere accantonato perchè la qualità delle giocate parla da sola. A tutto questo è lecito aggiungere l'ottimo lavoro garantito in termini di frangiflutti da Frank Anguissa, unitamente all'opera di ricamo in chiaroscuro disegnata da Lobotka. Senza dimenticare che le opzioni non mancano: da Lang (che stavolta non ha trovato spazio) a Neres (ancora in cerca dello smalto consueto), Lucca (in fase di ambientamento) e potendo contare su un Elmas in più (che non fa mai male). In sintesi: il cielo è sempre più azzurro lì dove scende in campo il Napoli di Conte. Se ne facciamo una ragione tutti, altrimenti ne godremo solo noi all'ombra del Vesuvio e chi si intende di calcio, per davvero.

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli forte, cinico e godibile, nonostante in tanti tendano a sminuirne la magnificenza! De Bruyne e Hojlund incantano, Beukema promosso a pieni voti!"

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14/09/2025 - 11:02

NAPOLI - Il Napoli ha superato a pieni voti anche il difficile esame di Firenze, con altri tre punti d'oro che hanno sancito il primato a punteggio pieno dopo le prime tre gare di campionato. Non sono tra quelli che si stanno fissando sugli ultimi 20 minuti poco brillanti, quando forti dello 0-3 è arrivato il gol di Ranieri a riaccendere le tiepide speranze viola. E' giusto invece che Conte, da guida insaziabile, veda il bicchiere mezzo vuoto per continuare a stimolare i suoi ad ottenere il massimo per tutto l'arco della contesa. E' pur vero che se Piccoli non avesse trovato il piedone di Milinkovic-Savic a sbarrargli la porta, probabilmente, sul 2-3 si sarebbe vissuto un finale diverso, ma con i se e con i ma non si scrive la storia. E la Fiorentina, pur dimostrandosi un valido avversario, ha peccato nella qualità essenziale in cui non sono concessi errori: la capacità realizzativa. Il portiere serbo, in effetti, non è riuscito ad opporsi sul proprio palo al gol della bandiera della Fiorentina, piccolo neo che però non ha inciso sul risultato finale. Piuttosto noto, tra molti addetti ai lavori, una smania di voler trovare il pelo nell'uovo, che onestamente non c'è, mentre si esaltano prestazioni delle concorrenti in cui le difese prendono gol ad ogni pertugio libero. Da De Bruyne che ha giganteggiato, mostrando una freddezza d'altri tempi sul rigore realizzato, fino alla caparbietà da rapace d'area di rigore di Hojlund, senza dimenticare la stoccata di Beukema, personalmente ho visto solo azioni godibili che meritano un plauso complessivo. L'olandese non ha fatto sentire l'assenza di Rrahmani e Buongiorno è tornato a guidare i tempi della linea difensiva, complice l'ottimo contributo offerto sia da Di Lorenzo che da Spinazzola (quest'ultimo autore, tra l'altro, di un'apertura al bacio per la rete di Hojlund, mentre il capitano con una sua incursione ha generato l'azione che ha portato all'atterramento di Anguissa poco prima del rigore sublime trasformato da "Super Kevin"). Note più che positive per Conte, in vista dell'esordio in Champions League a Manchester contro il City. Soprattutto se si considera inoltre lo straordinario momento di forma di Politano, con McTominay variabile imprevedibile delle azioni offensive partenopee, sempre pronto ad inserirsi alternandosi proprio con De Bruyne. Se l'anno scorso si diceva che il Napoli vinceva senza offrire un gioco "spettacolarmente" godibile, quest'anno questo pensiero può già essere accantonato perchè la qualità delle giocate parla da sola. A tutto questo è lecito aggiungere l'ottimo lavoro garantito in termini di frangiflutti da Frank Anguissa, unitamente all'opera di ricamo in chiaroscuro disegnata da Lobotka. Senza dimenticare che le opzioni non mancano: da Lang (che stavolta non ha trovato spazio) a Neres (ancora in cerca dello smalto consueto), Lucca (in fase di ambientamento) e potendo contare su un Elmas in più (che non fa mai male). In sintesi: il cielo è sempre più azzurro lì dove scende in campo il Napoli di Conte. Se ne facciamo una ragione tutti, altrimenti ne godremo solo noi all'ombra del Vesuvio e chi si intende di calcio, per davvero.

 
Antonio Petrazzuolo
 
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