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Boxe, l'azzurra Pamela Noutcho prima nel ranking mondiale dei pesi leggeri
17.06.2025 16:12 di Napoli Magazine

Pamela Malvina Noutcho Sawa, pugile bolognese di origini camerunesi, è salita al primo posto nel ranking mondiale Ibf dei pesi leggeri. L'atleta della Bolognina Boxe, palestra popolare con sede nel rione nord di Bologna da cui prende il nome, corona così un'ascesa che, in questi anni, l'ha vista prima laurearsi campionessa italiana nell'anno del Covid - lei, che alla boxe professionistica affianca il lavoro di infermiera all'Ospedale Maggiore - e poi, a ottobre dell'anno scorso, vincere il titolo europeo in un match combattuto in casa all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), a porte chiuse perché la sua città si trovava ad affrontare l'alluvione. "Un traguardo straordinario che riempie d'orgoglio tutta la Federazione pugilistica italiana. Perché dietro a questa notizia c'è molto più di un numero in classifica: c'è una storia di coraggio, di fatica, di fede nei propri sogni - ha commentato la vicepresidente Fpi Mariangela Verna - C'è una ragazza che non ha mai smesso di crederci, anche quando sembrava difficile. Una donna che ha scelto di salire sul ring ogni giorno, con il cuore prima ancora che con i guantoni. Pamela rappresenta un'Italia che combatte con determinazione, eleganza e rispetto. È il volto di un pugilato che cresce, che include, che parla anche al femminile. È un modello per tante giovani che si avvicinano al ring con sogni grandi e cuore aperto".

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Boxe, l'azzurra Pamela Noutcho prima nel ranking mondiale dei pesi leggeri

di Napoli Magazine

17/06/2025 - 16:12

Pamela Malvina Noutcho Sawa, pugile bolognese di origini camerunesi, è salita al primo posto nel ranking mondiale Ibf dei pesi leggeri. L'atleta della Bolognina Boxe, palestra popolare con sede nel rione nord di Bologna da cui prende il nome, corona così un'ascesa che, in questi anni, l'ha vista prima laurearsi campionessa italiana nell'anno del Covid - lei, che alla boxe professionistica affianca il lavoro di infermiera all'Ospedale Maggiore - e poi, a ottobre dell'anno scorso, vincere il titolo europeo in un match combattuto in casa all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), a porte chiuse perché la sua città si trovava ad affrontare l'alluvione. "Un traguardo straordinario che riempie d'orgoglio tutta la Federazione pugilistica italiana. Perché dietro a questa notizia c'è molto più di un numero in classifica: c'è una storia di coraggio, di fatica, di fede nei propri sogni - ha commentato la vicepresidente Fpi Mariangela Verna - C'è una ragazza che non ha mai smesso di crederci, anche quando sembrava difficile. Una donna che ha scelto di salire sul ring ogni giorno, con il cuore prima ancora che con i guantoni. Pamela rappresenta un'Italia che combatte con determinazione, eleganza e rispetto. È il volto di un pugilato che cresce, che include, che parla anche al femminile. È un modello per tante giovani che si avvicinano al ring con sogni grandi e cuore aperto".