"Non è il momento di pensarci”, sono state le parole di Jannik Sinner a proposito dei sostituti di Marco Panichi e Ulises Badio. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il manager del giocatore, il mentore Alex Vittur, è già all’opera per cercare il profilo giusto. I migliori su piazza, a metà stagione, sono quasi tutti impegnati e non si tratta di una ricerca così semplice. In più, oltre al lato puramente professionale, è importante che, come ha sottolineato lo stesso numero 1 al mondo, siano persone capaci di integrarsi in un team che ha fatto del basso profilo la sua regola. Poche esternazioni, pochi sconfinamenti tra ruoli, grande esperienza. Jez Green, che per lungo tempo ha lavorato con Andy Murray, è stato preso da Alex Zverev ed è qui con lui in questi giorni, resta tuttavia una candidatura valida se il numero 1 al mondo decidesse di portare avanti una soluzione d’emergenza fino a fine stagione. Sempre tra gli ex Murray, potrebbe essere sondato Matt Little, che ha collaborato con diversi giocatori britannici, e anche con la squadra di Davis. Un coach-motivatore, molto conosciuto nell’ambiente. Se Novak Djokovic ha preso ora la coppia che ha cresciuto Jannik Sinner, ovvero il preparatore Dalibor Sirola e il fisioterapista Claudio Zimaglia, allora potrebbe arrivare dal team Nole anche il prossimo fitness trainer di Jannik. L’idea potrebbe essere Gebhard Gritsch, ultrasessantenne ma sempre operativo uomo dei muscoli del serbo per gran parte della sua carriera. Dopo un periodo di stop, l’austriaco è subentrato a Marco Panichi quando il romano ha lasciato la squadra del serbo insieme a Badio e potrebbe essere un candidato ideale per il gruppo dell’altoatesino. Da sempre, Jannik Sinner e il suo team hanno ottimi rapporti con Rafa Nadal. Per Jannik potrebbe anche aprirsi una “via spagnola”, con Lluc Bauzà che ha lavorato con il campione maiorchino ed è uno dei cardini della Nadal Academy e magari Rafa Maymo, per diverso tempo fisioterapista del campione. L’associazione di idee da Nadal e Federer è immediata, e allora perché non tirare fuori dal cassetto dei desideri Pierre Paganini? È stato il preparatore atletico del Magnifico per tutta la carriera, e attualmente non sta seguendo nessuno. Magnifica suggestione.
di Napoli Magazine
29/06/2025 - 23:03
"Non è il momento di pensarci”, sono state le parole di Jannik Sinner a proposito dei sostituti di Marco Panichi e Ulises Badio. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il manager del giocatore, il mentore Alex Vittur, è già all’opera per cercare il profilo giusto. I migliori su piazza, a metà stagione, sono quasi tutti impegnati e non si tratta di una ricerca così semplice. In più, oltre al lato puramente professionale, è importante che, come ha sottolineato lo stesso numero 1 al mondo, siano persone capaci di integrarsi in un team che ha fatto del basso profilo la sua regola. Poche esternazioni, pochi sconfinamenti tra ruoli, grande esperienza. Jez Green, che per lungo tempo ha lavorato con Andy Murray, è stato preso da Alex Zverev ed è qui con lui in questi giorni, resta tuttavia una candidatura valida se il numero 1 al mondo decidesse di portare avanti una soluzione d’emergenza fino a fine stagione. Sempre tra gli ex Murray, potrebbe essere sondato Matt Little, che ha collaborato con diversi giocatori britannici, e anche con la squadra di Davis. Un coach-motivatore, molto conosciuto nell’ambiente. Se Novak Djokovic ha preso ora la coppia che ha cresciuto Jannik Sinner, ovvero il preparatore Dalibor Sirola e il fisioterapista Claudio Zimaglia, allora potrebbe arrivare dal team Nole anche il prossimo fitness trainer di Jannik. L’idea potrebbe essere Gebhard Gritsch, ultrasessantenne ma sempre operativo uomo dei muscoli del serbo per gran parte della sua carriera. Dopo un periodo di stop, l’austriaco è subentrato a Marco Panichi quando il romano ha lasciato la squadra del serbo insieme a Badio e potrebbe essere un candidato ideale per il gruppo dell’altoatesino. Da sempre, Jannik Sinner e il suo team hanno ottimi rapporti con Rafa Nadal. Per Jannik potrebbe anche aprirsi una “via spagnola”, con Lluc Bauzà che ha lavorato con il campione maiorchino ed è uno dei cardini della Nadal Academy e magari Rafa Maymo, per diverso tempo fisioterapista del campione. L’associazione di idee da Nadal e Federer è immediata, e allora perché non tirare fuori dal cassetto dei desideri Pierre Paganini? È stato il preparatore atletico del Magnifico per tutta la carriera, e attualmente non sta seguendo nessuno. Magnifica suggestione.