Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, è intervenuto a margine della tavola rotonda "Lo Sport genera speranza" dal palco a Piazza del Popolo allestito per il Giubileo dello sport: "Io spero che il tempo ci faccia ritrovare le buone ragioni della pace. Le esclusioni sono sempre dolorose ma, nel caso di atleti russi e bielorussi, è stato inevitabile limitare la presenza ed escludere coloro che avevano manifestato complicità con gli aggressori affinché lo sport non fosse strumentalizzato nazionalisticamente. Ci rendiamo conto che dal 7 ottobre 2023 qualcosa è cambiato, a volte ci si dimentica di quello che succede prima e si giudica un fotogramma della storia. Ma quel fotogramma è la risultante di quanto di più disumano è stato prodotto in questo secolo. Quello che sta succedendo in tutto il Medio Oriente è frutto di un'aggressione cinica e disumana, ci auguriamo si possa trovare una soluzione, che è quella dei due popoli e due Stati. È evidente che il conflitto si allarga, spero che la diplomazia riesca a portare contributi decisivi imponendo le buoni ragioni di una descalation che passi attraverso i capi di stato e di Governo, a partire da Meloni, che si stanno impegnando perché non si superi il limite. E quel limite non riguarderà solo alcune persone ma tutti noi". Infine un pensiero sulla forza dello sport capace di "unire anche in tempi in cui significato della vita viene massacrato da logiche di guerra. Lo sport si propone come messaggio di pace attraverso la pratica sportiva. Questi sono momenti di comunione, di promozione e di assunzione di ulteriori responsabilità".
di Napoli Magazine
14/06/2025 - 19:51
Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, è intervenuto a margine della tavola rotonda "Lo Sport genera speranza" dal palco a Piazza del Popolo allestito per il Giubileo dello sport: "Io spero che il tempo ci faccia ritrovare le buone ragioni della pace. Le esclusioni sono sempre dolorose ma, nel caso di atleti russi e bielorussi, è stato inevitabile limitare la presenza ed escludere coloro che avevano manifestato complicità con gli aggressori affinché lo sport non fosse strumentalizzato nazionalisticamente. Ci rendiamo conto che dal 7 ottobre 2023 qualcosa è cambiato, a volte ci si dimentica di quello che succede prima e si giudica un fotogramma della storia. Ma quel fotogramma è la risultante di quanto di più disumano è stato prodotto in questo secolo. Quello che sta succedendo in tutto il Medio Oriente è frutto di un'aggressione cinica e disumana, ci auguriamo si possa trovare una soluzione, che è quella dei due popoli e due Stati. È evidente che il conflitto si allarga, spero che la diplomazia riesca a portare contributi decisivi imponendo le buoni ragioni di una descalation che passi attraverso i capi di stato e di Governo, a partire da Meloni, che si stanno impegnando perché non si superi il limite. E quel limite non riguarderà solo alcune persone ma tutti noi". Infine un pensiero sulla forza dello sport capace di "unire anche in tempi in cui significato della vita viene massacrato da logiche di guerra. Lo sport si propone come messaggio di pace attraverso la pratica sportiva. Questi sono momenti di comunione, di promozione e di assunzione di ulteriori responsabilità".