"Ho influenzato Sinner? Sono contento. Ricordo la prima volta che abbiamo palleggiato insieme: aveva 13 anni, o forse 14, e già spaccava la palla". Novak Djokovic, secondo giocatore dopo Roger Federer con almeno 100 partite vinte in due Slam diversi, commenta così le parole dell'attuale numero 1 del mondo che nei giorni scorsi aveva ammesso di essersi ispirato a campione serbo. Djokovic ha ancora una volta riconosciuto l'affinità tecnica con Sinner. "Penso che sia abbastanza evidente, in termini di stile di gioco: abbiamo parecchie somiglianze. Cerchiamo entrambi di colpire la palla presto, essere aggressivi, dominare lo scambio dalla linea di fondo" ha detto a Wimbledon. A Wimbledon, Djokovic ha raccontato il suo primo incontro con Sinner, che allora era un adolescente alto e magro con una lunga chioma di capelli rossi. "Era un po' come me, ora è più alto di me ma sono sempre stato magro anche da giovane - ha detto il serbo - Ricordo che già allora colpiva la palla con grande potenza. Si vedeva già che aveva un tempismo eccezionale, una buona velocità nei colpi. Negli ultimi anni ha fatto un lavoro eccellente ed è cresciuto moltissimo. Tutti parlano della sua potenza e del modo in cui colpisce. Ha ridotto gli errori gratuiti rispetto all'inizio della carriera, ora è preciso in maniera assoluta e tiene l'avversario sempre sotto pressione. Sono contento di essere riuscito, in un certo senso, a influenzarlo positivamente".
di Napoli Magazine
06/07/2025 - 13:38
"Ho influenzato Sinner? Sono contento. Ricordo la prima volta che abbiamo palleggiato insieme: aveva 13 anni, o forse 14, e già spaccava la palla". Novak Djokovic, secondo giocatore dopo Roger Federer con almeno 100 partite vinte in due Slam diversi, commenta così le parole dell'attuale numero 1 del mondo che nei giorni scorsi aveva ammesso di essersi ispirato a campione serbo. Djokovic ha ancora una volta riconosciuto l'affinità tecnica con Sinner. "Penso che sia abbastanza evidente, in termini di stile di gioco: abbiamo parecchie somiglianze. Cerchiamo entrambi di colpire la palla presto, essere aggressivi, dominare lo scambio dalla linea di fondo" ha detto a Wimbledon. A Wimbledon, Djokovic ha raccontato il suo primo incontro con Sinner, che allora era un adolescente alto e magro con una lunga chioma di capelli rossi. "Era un po' come me, ora è più alto di me ma sono sempre stato magro anche da giovane - ha detto il serbo - Ricordo che già allora colpiva la palla con grande potenza. Si vedeva già che aveva un tempismo eccezionale, una buona velocità nei colpi. Negli ultimi anni ha fatto un lavoro eccellente ed è cresciuto moltissimo. Tutti parlano della sua potenza e del modo in cui colpisce. Ha ridotto gli errori gratuiti rispetto all'inizio della carriera, ora è preciso in maniera assoluta e tiene l'avversario sempre sotto pressione. Sono contento di essere riuscito, in un certo senso, a influenzarlo positivamente".