Antonio Di Gennaro, professore di inglese in pensione, è stato ucciso a Quarto dai suoi due figli, Michele e Andrea, un ingegnere biomedico e un personal trainer che avrebbero commesso il delitto per impossessarsi della pensione di reversibilità della madre defunta. Il corpo dell’uomo di 72 anni è stato trovato dai Carabinieri nella serata del 6 giugno in una cassapanca sul terrazzo dell’abitazione di famiglia in via Cicori tre giorni dopo la sua morte. I due figli hanno confessato di averlo prima addormentato con un sonnifero sciolto nel caffè e poi soffocato con un cuscino, poi gli hanno avvolto la testa in sacchetti di plastica. Le indagini sono scattate grazie alla denuncia di scomparsa presentata dalla compagna della vittima che la sera del 5 giugno si è presentata in caserma dai Carabinieri, preoccupata perchè non riusciva più ad avere sue notizie dalla mattina del 3 giugno. Di recente, la coppia aveva acquistato degli abiti per partecipare al matrimonio di un amico e nulla lasciava pensare ad una improvvisa sparizione, mentre i figli dell'uomo, secondo quanto riferito dalla donna, le avevano detto che il padre era partito per l’estero, lasciandola per un’altra donna, versione che non ha convinto nè lei nè i carabinieri che hanno ascoltato i due fratelli che hanno continuato a sostenere tale tesi ma poi quando è stata disposta la perquisizione nell’abitazione di famiglia, i due sono crollati ed hanno confessato. In base a quanto da loro detto, il movente sarebbe economico: da tempo la vittima rifiutava di consegnare ai figli i soldi della pensione e così i due avrebbero deciso di ucciderlo. Ora entrambi si trovano in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
di Napoli Magazine
08/06/2025 - 20:31
Antonio Di Gennaro, professore di inglese in pensione, è stato ucciso a Quarto dai suoi due figli, Michele e Andrea, un ingegnere biomedico e un personal trainer che avrebbero commesso il delitto per impossessarsi della pensione di reversibilità della madre defunta. Il corpo dell’uomo di 72 anni è stato trovato dai Carabinieri nella serata del 6 giugno in una cassapanca sul terrazzo dell’abitazione di famiglia in via Cicori tre giorni dopo la sua morte. I due figli hanno confessato di averlo prima addormentato con un sonnifero sciolto nel caffè e poi soffocato con un cuscino, poi gli hanno avvolto la testa in sacchetti di plastica. Le indagini sono scattate grazie alla denuncia di scomparsa presentata dalla compagna della vittima che la sera del 5 giugno si è presentata in caserma dai Carabinieri, preoccupata perchè non riusciva più ad avere sue notizie dalla mattina del 3 giugno. Di recente, la coppia aveva acquistato degli abiti per partecipare al matrimonio di un amico e nulla lasciava pensare ad una improvvisa sparizione, mentre i figli dell'uomo, secondo quanto riferito dalla donna, le avevano detto che il padre era partito per l’estero, lasciandola per un’altra donna, versione che non ha convinto nè lei nè i carabinieri che hanno ascoltato i due fratelli che hanno continuato a sostenere tale tesi ma poi quando è stata disposta la perquisizione nell’abitazione di famiglia, i due sono crollati ed hanno confessato. In base a quanto da loro detto, il movente sarebbe economico: da tempo la vittima rifiutava di consegnare ai figli i soldi della pensione e così i due avrebbero deciso di ucciderlo. Ora entrambi si trovano in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.