In coordinamento operativo con i Vigili del fuoco, l'ARPAC ha avviato le prime valutazioni delle ricadute ambientali dell’incendio nell’area di Via Gianturco, in prossimità del Centro Direzionale, dove è stato installato un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili dispersi in aria, i cui risultati saranno disponibili nei tempi tecnici di processamento in laboratorio.
In attesa dei primi risultati, l'ARPAC ha comunicato che il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le stazioni fisse collocate nella città di Napoli ha evidenziato sabato e domenica scorsi un quadro sostanzialmente conforme ai limiti di legge, a cui ha probabilmente contribuito la moderata ventilazione, che ha favorito la dispersione degli inquinanti emessi.
In tutte le stazioni della rete di rilevamento della città di Napoli, le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati non hanno evidenziato andamenti chiaramente riconducibili agli incendi.
In particolare, sabato 28 giugno le concentrazioni medie giornaliere del PM10 nelle stazioni della città di Napoli sono risultate comprese fra 20 μg/m3 (microgrammi per metro cubo) e 51 μg/m3, mentre il giorno 29 sono risultate comprese fra 10 μg/m3 e 36 μg/m3.
Analoga diminuzione ha interessato le medie giornaliere di concentrazione del particolato PM2.5 (che da valori compresi fra 8 μg/m3 e 22 μg/m3 nella giornata di sabato 28 è passato a valori compresi fra 5 μg/m3 e 17 μg/m3 nella giornata di domenica 29).
Sotto i limiti di legge applicabili sono risultati tutti gli altri inquinanti finora monitorati (fra cui benzene, toluene, xilene, monossido di carbonio, ozono, ossidi di azoto, biossido di zolfo).
La situazione emergenziale sta rientrando e restano ferme le raccomandazioni ai datori di lavori rispetto alle verifiche sulla salubrità dei luoghi di lavoro presenti sul territorio interessato.
Seguiranno gli aggiornamenti sui rilievi dell'ARPAC.
di Napoli Magazine
30/06/2025 - 20:59
In coordinamento operativo con i Vigili del fuoco, l'ARPAC ha avviato le prime valutazioni delle ricadute ambientali dell’incendio nell’area di Via Gianturco, in prossimità del Centro Direzionale, dove è stato installato un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili dispersi in aria, i cui risultati saranno disponibili nei tempi tecnici di processamento in laboratorio.
In attesa dei primi risultati, l'ARPAC ha comunicato che il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le stazioni fisse collocate nella città di Napoli ha evidenziato sabato e domenica scorsi un quadro sostanzialmente conforme ai limiti di legge, a cui ha probabilmente contribuito la moderata ventilazione, che ha favorito la dispersione degli inquinanti emessi.
In tutte le stazioni della rete di rilevamento della città di Napoli, le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati non hanno evidenziato andamenti chiaramente riconducibili agli incendi.
In particolare, sabato 28 giugno le concentrazioni medie giornaliere del PM10 nelle stazioni della città di Napoli sono risultate comprese fra 20 μg/m3 (microgrammi per metro cubo) e 51 μg/m3, mentre il giorno 29 sono risultate comprese fra 10 μg/m3 e 36 μg/m3.
Analoga diminuzione ha interessato le medie giornaliere di concentrazione del particolato PM2.5 (che da valori compresi fra 8 μg/m3 e 22 μg/m3 nella giornata di sabato 28 è passato a valori compresi fra 5 μg/m3 e 17 μg/m3 nella giornata di domenica 29).
Sotto i limiti di legge applicabili sono risultati tutti gli altri inquinanti finora monitorati (fra cui benzene, toluene, xilene, monossido di carbonio, ozono, ossidi di azoto, biossido di zolfo).
La situazione emergenziale sta rientrando e restano ferme le raccomandazioni ai datori di lavori rispetto alle verifiche sulla salubrità dei luoghi di lavoro presenti sul territorio interessato.
Seguiranno gli aggiornamenti sui rilievi dell'ARPAC.