Calcio
MONDIALE PER CLUB - Inter, Marotta: "Abbiamo giocato più di tutti in Italia, arrivare secondi non è un fallimento, Calhanoglu? Gli parleremo"
01.07.2025 00:39 di Napoli Magazine

Giuseppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell'Inter, ha parlato a Sport Mediaset al termine della sconfitta per 2-0 con il Fluminense negli ottavi del Mondiale per Club: "Il bilancio finale è di una stagione molto ricca, logorante dal punto di vista psicofisico. Aver giocato stasera la 63^ partita è straordinaria e guardando all'Italia abbiamo anche più di venti partite rispetto a dirette concorrenti. La stagione ci ha visti protagonisti sia in Italia che all'estero: arrivare secondi non è aver fallito l'obiettivo, teniamo alta l'asticella e diamo il massimo, come è stato fatto e lo garantisco. A volte gli avversari sono più bravi, è lo sport. Ma la stagione va considerata assolutamente positiva. Garantisco una squadra forte ai tifosi? L'Inter è una grande società e ha una storia e un palmares ricchi di successi. In questi anni abbiamo dimostrato di voler difendere e tutelare questo patrimonio, vogliamo partecipare da protagonisti a tutte le competizioni. Dipende anche da come si rinforzano le competitor, assisto a un mercato frizzante delle concorrenti in Italia. Noi abbiamo già fatto operazioni interessanti e abbiamo potuto inserire questi ragazzi di cui siamo contenti. Ora vacanze, poi affronteremo la stagione come va fatta. Le parole di Lautaro Martinez? Ribadisco che arrivare secondi non è un fallimento, nello sport è comunque un traguardo. Tante concorrenti negli ultimi anni non l'hanno fatto. L'intervento a caldo di Lautaro è emozionante e significativo del ruolo di capitano. Deve motivare e far perseguire il senso d'appartenenza. Quando un giocatore manifesterà di voler andare via, troverà la porta spalancata. Questo discorso, lo dico io, è riferito a Calhanoglu. Ma non mettiamogli la croce addosso, dobbiamo parlarci nelle prossime settimane e se vorrà andare lo ascolteremo. Lui si riferiva a questioni di questo tipo coi compagni, è uno sport di squadra".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
MONDIALE PER CLUB - Inter, Marotta: "Abbiamo giocato più di tutti in Italia, arrivare secondi non è un fallimento, Calhanoglu? Gli parleremo"

di Napoli Magazine

01/07/2025 - 00:39

Giuseppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell'Inter, ha parlato a Sport Mediaset al termine della sconfitta per 2-0 con il Fluminense negli ottavi del Mondiale per Club: "Il bilancio finale è di una stagione molto ricca, logorante dal punto di vista psicofisico. Aver giocato stasera la 63^ partita è straordinaria e guardando all'Italia abbiamo anche più di venti partite rispetto a dirette concorrenti. La stagione ci ha visti protagonisti sia in Italia che all'estero: arrivare secondi non è aver fallito l'obiettivo, teniamo alta l'asticella e diamo il massimo, come è stato fatto e lo garantisco. A volte gli avversari sono più bravi, è lo sport. Ma la stagione va considerata assolutamente positiva. Garantisco una squadra forte ai tifosi? L'Inter è una grande società e ha una storia e un palmares ricchi di successi. In questi anni abbiamo dimostrato di voler difendere e tutelare questo patrimonio, vogliamo partecipare da protagonisti a tutte le competizioni. Dipende anche da come si rinforzano le competitor, assisto a un mercato frizzante delle concorrenti in Italia. Noi abbiamo già fatto operazioni interessanti e abbiamo potuto inserire questi ragazzi di cui siamo contenti. Ora vacanze, poi affronteremo la stagione come va fatta. Le parole di Lautaro Martinez? Ribadisco che arrivare secondi non è un fallimento, nello sport è comunque un traguardo. Tante concorrenti negli ultimi anni non l'hanno fatto. L'intervento a caldo di Lautaro è emozionante e significativo del ruolo di capitano. Deve motivare e far perseguire il senso d'appartenenza. Quando un giocatore manifesterà di voler andare via, troverà la porta spalancata. Questo discorso, lo dico io, è riferito a Calhanoglu. Ma non mettiamogli la croce addosso, dobbiamo parlarci nelle prossime settimane e se vorrà andare lo ascolteremo. Lui si riferiva a questioni di questo tipo coi compagni, è uno sport di squadra".