Nella giornata di giovedì 7 luglio, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto delle conversazioni telefoniche con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, e con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Al centro delle tre telefonate, la guerra in Ucraina. Il Presidente Meloni si è in particolare confrontata con gli interlocutori sugli sforzi in corso per il raggiungimento di un cessate il fuoco e per un percorso negoziale che possa garantire una pace giusta e duratura in Ucraina, anche alla luce delle più recenti iniziative diplomatiche promosse dagli Stati Uniti. Con il Presidente emiratino è stata anche l'occasione per condividere l'eccellente cooperazione nella consegna degli aiuti umanitari a Gaza. E' stata inoltre ribadita la necessità di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all'ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia.
di Napoli Magazine
07/08/2025 - 23:10
Nella giornata di giovedì 7 luglio, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto delle conversazioni telefoniche con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, e con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Al centro delle tre telefonate, la guerra in Ucraina. Il Presidente Meloni si è in particolare confrontata con gli interlocutori sugli sforzi in corso per il raggiungimento di un cessate il fuoco e per un percorso negoziale che possa garantire una pace giusta e duratura in Ucraina, anche alla luce delle più recenti iniziative diplomatiche promosse dagli Stati Uniti. Con il Presidente emiratino è stata anche l'occasione per condividere l'eccellente cooperazione nella consegna degli aiuti umanitari a Gaza. E' stata inoltre ribadita la necessità di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all'ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia.