Pierpaolo Marino è intervenuto nella trasmissione Il Bello del Calcio su Televomero.
SU BOLOGNA NAPOLI - “E’ successo che abbiamo assistito ad una delle più brutte partite del Napoli di Conte, forse la più brutta in assoluto. Non voglio analizzare solo da opinionista ma da dirigente mi domando. Ci sono due aspetti che ho messo nella lente di ingrandimento, il Bologna è stato troppo intenso rispetto al Napoli e quindi esiste un problema di condizione fisica, prima parlavamo degli infortuni mentre questa volta il Napoli è stato sovrastato fisicamente ed atleticamente dal Bologna. Può capitare anche ad uno esperto come Conte di sbagliare la preparazione. Il secondo aspetto è la mentalità con cui la squadra entra in campo, non credo alla versione dei giocatori che vogliono perdere per mettere in difficoltà l’allenatore, sento circolare queste voci, ma non credo a questa voce. Però quando non hai le gambe non funziona neanche la motivazione mentale. Non è un complotto con allenatore, ma penso ad una mancanza di solidarietà tra i giocatori e quindi nel modo di fare squadra. Quando non si ha compattezza d’intenti, per me il problema è una spaccatura di spogliatoio, una squadra che non si aiutava l’un con l’altro. Non è una questione tattica e di modulo, ma la squadra è spaccata”.
Poi prosegue: “Le parole di De Laurentiis sono una manifestazione di fiducia per Conte, le parole di Conte nel post partita sembrano una dichiarazione d’intenti verso le dimissioni mentre De Laurentiis gli manifesta solidarietà. Sarebbe stato bella una dichiarazione congiunta, il presidente è intervenuto in maniera appropriata ma non abbiamo il pensiero di Conte a riguardo”.
SU CONTE - “Io dirigente appena sento le parole di Conte lo chiamo e gli chiedo spiegazioni, lui magari mi dice che è un modo per stimolare. Io però mi aspettavo un comunicato diverso. La smentita delle dimissioni di Conte di De Laurentiis manca di qualcosa, servono le parole di Conte. La spaccatura della squadra può essere anche non contro Conte, la mia sensazione è che la squadra che non fa un unico compito, per me i nuovi arrivi hanno turbato gli equilibri nervosi dello scorso anno, la squadra non è unita, i giocatori non si divertono come lo scorso anno. Se io guardo da esterno conta poco l’aspetto dei risultati, basta vedere le partite dell’Inter. Sono arrivati tanti elementi nuovi che evidentemente non hanno consolidato il gruppo ma gli scontenti hanno spaccato. Non mi meraviglierei se all’interno ci fossero dei gruppi legati agli scontenti e giocatori legati a quello che è successo lo scorso anno”.
Sulla preparazione: “Se la squadra non è intensa, non corre e ci sono infortuni vuol dire che ci sono stati problemi sulla preparazione. Ci sono una serie di fattori, ma da addetto ai lavori io dico vedo un Napoli che non ha unità di intenti, vedo una squadra che non si aiuta l’un con l’altro, invece il Bologna lo faceva”.
Sui nuovi acquisti: “Gli allenatori devono fare gli allenatori e i direttori sportivi devono fare nei direttori sportivi, invece qui si è creato una situazione dove l’allenatore è responsabile di tutto e questo non genera meccanismi virtuosi. Qui c’è un allenatore manager e alla fine va a finire che non sappiamo di chi sono le responsabilità”.
Sul pubblico: “Alla squadra va garantito il massimo sostegno e in questo momento non servono assolutamente i fischi”.
SUL MERCATO - “Atta? Sinceramente per me il Napoli ha bisogno di un centrocampista di struttura, Atta è offensivo e potrebbe ostacolarsi con McTominay. Mainoo? Secondo me il Napoli non ha motivo di investire 45 milioni, ma bisogna pescare dai giocatori di Serie A che magari non stanno facendo bene".
Sulla questione preparazione: “Ci vuole un grosso dialogo all’interno dello staff e ci vuole un pò di autocritica. Ogni giorno lo staff dei preparatori e degli allenatori si riuniscono, ci vuole un pò di autocritica e andare a rivedere le soglie di lavoro che sono più importanti. La forma fisica non si ritrova ora perchè vanno tutti con le Nazionali”.
Su Lukaku: “Non sono cosi ottimista sui suoi tempi di recupero, ricordo che non si è neanche operato. Nel caso rientri con il Milan Romelu sarà comunque in panchina”.
di Napoli Magazine
11/11/2025 - 00:26
Pierpaolo Marino è intervenuto nella trasmissione Il Bello del Calcio su Televomero.
SU BOLOGNA NAPOLI - “E’ successo che abbiamo assistito ad una delle più brutte partite del Napoli di Conte, forse la più brutta in assoluto. Non voglio analizzare solo da opinionista ma da dirigente mi domando. Ci sono due aspetti che ho messo nella lente di ingrandimento, il Bologna è stato troppo intenso rispetto al Napoli e quindi esiste un problema di condizione fisica, prima parlavamo degli infortuni mentre questa volta il Napoli è stato sovrastato fisicamente ed atleticamente dal Bologna. Può capitare anche ad uno esperto come Conte di sbagliare la preparazione. Il secondo aspetto è la mentalità con cui la squadra entra in campo, non credo alla versione dei giocatori che vogliono perdere per mettere in difficoltà l’allenatore, sento circolare queste voci, ma non credo a questa voce. Però quando non hai le gambe non funziona neanche la motivazione mentale. Non è un complotto con allenatore, ma penso ad una mancanza di solidarietà tra i giocatori e quindi nel modo di fare squadra. Quando non si ha compattezza d’intenti, per me il problema è una spaccatura di spogliatoio, una squadra che non si aiutava l’un con l’altro. Non è una questione tattica e di modulo, ma la squadra è spaccata”.
Poi prosegue: “Le parole di De Laurentiis sono una manifestazione di fiducia per Conte, le parole di Conte nel post partita sembrano una dichiarazione d’intenti verso le dimissioni mentre De Laurentiis gli manifesta solidarietà. Sarebbe stato bella una dichiarazione congiunta, il presidente è intervenuto in maniera appropriata ma non abbiamo il pensiero di Conte a riguardo”.
SU CONTE - “Io dirigente appena sento le parole di Conte lo chiamo e gli chiedo spiegazioni, lui magari mi dice che è un modo per stimolare. Io però mi aspettavo un comunicato diverso. La smentita delle dimissioni di Conte di De Laurentiis manca di qualcosa, servono le parole di Conte. La spaccatura della squadra può essere anche non contro Conte, la mia sensazione è che la squadra che non fa un unico compito, per me i nuovi arrivi hanno turbato gli equilibri nervosi dello scorso anno, la squadra non è unita, i giocatori non si divertono come lo scorso anno. Se io guardo da esterno conta poco l’aspetto dei risultati, basta vedere le partite dell’Inter. Sono arrivati tanti elementi nuovi che evidentemente non hanno consolidato il gruppo ma gli scontenti hanno spaccato. Non mi meraviglierei se all’interno ci fossero dei gruppi legati agli scontenti e giocatori legati a quello che è successo lo scorso anno”.
Sulla preparazione: “Se la squadra non è intensa, non corre e ci sono infortuni vuol dire che ci sono stati problemi sulla preparazione. Ci sono una serie di fattori, ma da addetto ai lavori io dico vedo un Napoli che non ha unità di intenti, vedo una squadra che non si aiuta l’un con l’altro, invece il Bologna lo faceva”.
Sui nuovi acquisti: “Gli allenatori devono fare gli allenatori e i direttori sportivi devono fare nei direttori sportivi, invece qui si è creato una situazione dove l’allenatore è responsabile di tutto e questo non genera meccanismi virtuosi. Qui c’è un allenatore manager e alla fine va a finire che non sappiamo di chi sono le responsabilità”.
Sul pubblico: “Alla squadra va garantito il massimo sostegno e in questo momento non servono assolutamente i fischi”.
SUL MERCATO - “Atta? Sinceramente per me il Napoli ha bisogno di un centrocampista di struttura, Atta è offensivo e potrebbe ostacolarsi con McTominay. Mainoo? Secondo me il Napoli non ha motivo di investire 45 milioni, ma bisogna pescare dai giocatori di Serie A che magari non stanno facendo bene".
Sulla questione preparazione: “Ci vuole un grosso dialogo all’interno dello staff e ci vuole un pò di autocritica. Ogni giorno lo staff dei preparatori e degli allenatori si riuniscono, ci vuole un pò di autocritica e andare a rivedere le soglie di lavoro che sono più importanti. La forma fisica non si ritrova ora perchè vanno tutti con le Nazionali”.
Su Lukaku: “Non sono cosi ottimista sui suoi tempi di recupero, ricordo che non si è neanche operato. Nel caso rientri con il Milan Romelu sarà comunque in panchina”.