Calcio
FACCHETTI - Il figlio: "L'Inter deve vincere a Como, poi decideranno gli Dei del pallone"
22.05.2025 20:53 di Napoli Magazine

Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, ex bandiera dell'Inter, ha rilasciato un'intervista TMW Radio, durante Maracanà: "In ogni caso, l'Inter dovrà fare il suo senza pensare a cosa accade a Napoli. Ogni discorso può avere valore se innanzitutto tu ti fai trovare con tre punti in tasca. Domenica scorsa l'opportunità è sfumata all'ultimo, a Como stavolta deve vincere, poi decideranno gli Dei del pallone. Prima di parlare di Scudetto perso preferisco aspettare. Sicuramente è stato un percorso abbastanza faticoso in campionato, ma le energie migliori, per tutta una serie di aspetti, le hai messe in Champions. In campionato in pochi momenti ho visto un'Inter determinata e concentrata come visto in Champions. Faccio fatica a sceglierne una. Anche la prima di campionato è finita 2-2, ma ci sono state delle partite in cui si è fatta fatica a mantenere il vantaggio. L'Inter aveva un desiderio maggiore di spingersi più avanti in Europa e sono mancate le energie per essere in corsa su tutto. Riconosco a Inzaghi, che vorrei a lungo sulla panchina dell'Inter, un'onestà intellettuale, non ha mai parlato di chi non c'era e degli acquisti che potevano essere fatti. Non aver mai sottolineato, magari a gennaio, di avere bisogno di qualche acquisto, è un punto a favore. Ha giocato 18-19 partite in più delle altre, e sono tante. Per me Inzaghi ha fatto con quello che aveva a disposizione il massimo, il suo lavoro. Ha fatto crescere questo gruppo, lo ha valorizzato. Essere lì a giocarsi tutto quasi fino alla fine deve essere motivo d'orgoglio".

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FACCHETTI - Il figlio: "L'Inter deve vincere a Como, poi decideranno gli Dei del pallone"

di Napoli Magazine

22/05/2025 - 20:53

Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, ex bandiera dell'Inter, ha rilasciato un'intervista TMW Radio, durante Maracanà: "In ogni caso, l'Inter dovrà fare il suo senza pensare a cosa accade a Napoli. Ogni discorso può avere valore se innanzitutto tu ti fai trovare con tre punti in tasca. Domenica scorsa l'opportunità è sfumata all'ultimo, a Como stavolta deve vincere, poi decideranno gli Dei del pallone. Prima di parlare di Scudetto perso preferisco aspettare. Sicuramente è stato un percorso abbastanza faticoso in campionato, ma le energie migliori, per tutta una serie di aspetti, le hai messe in Champions. In campionato in pochi momenti ho visto un'Inter determinata e concentrata come visto in Champions. Faccio fatica a sceglierne una. Anche la prima di campionato è finita 2-2, ma ci sono state delle partite in cui si è fatta fatica a mantenere il vantaggio. L'Inter aveva un desiderio maggiore di spingersi più avanti in Europa e sono mancate le energie per essere in corsa su tutto. Riconosco a Inzaghi, che vorrei a lungo sulla panchina dell'Inter, un'onestà intellettuale, non ha mai parlato di chi non c'era e degli acquisti che potevano essere fatti. Non aver mai sottolineato, magari a gennaio, di avere bisogno di qualche acquisto, è un punto a favore. Ha giocato 18-19 partite in più delle altre, e sono tante. Per me Inzaghi ha fatto con quello che aveva a disposizione il massimo, il suo lavoro. Ha fatto crescere questo gruppo, lo ha valorizzato. Essere lì a giocarsi tutto quasi fino alla fine deve essere motivo d'orgoglio".