Andrea Abodi, ministro dello Sport, è intervenuto al Meeting di Rimini: "Sul fronte dei diritti TV sportivi stiamo ultimando i confronti con il MEF e il ministero del Made in Italy, che sono le due entità direttamente coinvolte, a settembre questa bozza verrà presentata ufficialmente. Questo vuol dire l'inizio di un percorso, perché questo è un disegno di legge delega che avrà un suo iter e che consentirà a tutti di poter dare un contributo, fermo restando che noi abbiamo un'idea di che cosa debba rappresentare una nuova norma che stabilisce le nuove regole sulla gestione dei diritti audiovisivi del calcio, la mutualità del sistema, collegati anche al miglioramento delle infrastrutture. Più che della mutualità, che peraltro è la più bassa d'Europa, noi dovremmo mettere in condizione tutti, anche i vertici del calcio, ovvero la Serie A, di migliorare il montante. A tale riguardo la percentuale che va a beneficio delle altre Leghe che stanno sotto la Serie A deve essere vista in un'ottica di finalizzazione del miglioramento delle infrastrutture, dei settori giovanili, cioè deve essere finalizzata. Per questo cercheremo di dare ogni supporto perché si migliori il prodotto e perché possano migliorare i ricavi, nel rispetto del bene più prezioso che c'è per il calcio che sono i tifosi. Rispetto alla 'no single buyer rule' ovvero l'obbligo a non vendere a un solo operatore, nell'ottica di consentire alla Serie A di essere dinamica, flessibile e commercialmente più efficace, abbiamo proposto nella bozza di togliere questo vincolo, anche perché rispetto a quando è stata elaborata la legge sono cambiate tante cose".
di Napoli Magazine
25/08/2025 - 16:13
Andrea Abodi, ministro dello Sport, è intervenuto al Meeting di Rimini: "Sul fronte dei diritti TV sportivi stiamo ultimando i confronti con il MEF e il ministero del Made in Italy, che sono le due entità direttamente coinvolte, a settembre questa bozza verrà presentata ufficialmente. Questo vuol dire l'inizio di un percorso, perché questo è un disegno di legge delega che avrà un suo iter e che consentirà a tutti di poter dare un contributo, fermo restando che noi abbiamo un'idea di che cosa debba rappresentare una nuova norma che stabilisce le nuove regole sulla gestione dei diritti audiovisivi del calcio, la mutualità del sistema, collegati anche al miglioramento delle infrastrutture. Più che della mutualità, che peraltro è la più bassa d'Europa, noi dovremmo mettere in condizione tutti, anche i vertici del calcio, ovvero la Serie A, di migliorare il montante. A tale riguardo la percentuale che va a beneficio delle altre Leghe che stanno sotto la Serie A deve essere vista in un'ottica di finalizzazione del miglioramento delle infrastrutture, dei settori giovanili, cioè deve essere finalizzata. Per questo cercheremo di dare ogni supporto perché si migliori il prodotto e perché possano migliorare i ricavi, nel rispetto del bene più prezioso che c'è per il calcio che sono i tifosi. Rispetto alla 'no single buyer rule' ovvero l'obbligo a non vendere a un solo operatore, nell'ottica di consentire alla Serie A di essere dinamica, flessibile e commercialmente più efficace, abbiamo proposto nella bozza di togliere questo vincolo, anche perché rispetto a quando è stata elaborata la legge sono cambiate tante cose".