Calcio
IL PENSIERO - Condò: "Chiesa? Dopo l'Europeo la convinzione generale era che l'Italia avesse trovato un grande attaccante"
30.07.2025 17:28 di Napoli Magazine

Paolo Condò, giornalista, scrive nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: "La vittoria dell'Italia all'Europeo di quattro anni fa è stato un evento in tale controtendenza rispetto alla storia contemporanea della nostra Nazionale da venire derubricato a fortunata congiunzione astrale, se non proprio a miracolo. Fra i giocatori, un attaccante esterno veloce, tecnico e letale di nome Federico Chiesa. Limitato nelle prime gare da qualche acciacco, il figlio d'arte esplose nell'eliminazione diretta cesellando due (splendide) reti decisive negli ottavi all'Austria e in semifinale alla Spagna. Chiesa all'epoca aveva 23 anni, e a fine torneo la convinzione generale era che l'Italia avesse trovato un grande attaccante. Quattro anni dopo il suo è un nome buono per le ultime righe dei pastoni di mercato, un'ipotesi buttata là nell'eventualità che le trattative in corso per altri attaccanti esterni non vadano a buon fine. Il caso nasce essenzialmente dall'ultima stagione, passata al Liverpool a non giocare. Un giocatore sparito. Sui media internazionali, il nome di Chiesa non viene mai citato, nessuno ipotizza per lui qualche spazio supplementare, l'ultimo comunicato in cui è comparso è quello che dieci giorni fa lo teneva già dall'aereo in partenza per la tournée asiatica in corso. Non convocato".

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IL PENSIERO - Condò: "Chiesa? Dopo l'Europeo la convinzione generale era che l'Italia avesse trovato un grande attaccante"

di Napoli Magazine

30/07/2025 - 17:28

Paolo Condò, giornalista, scrive nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: "La vittoria dell'Italia all'Europeo di quattro anni fa è stato un evento in tale controtendenza rispetto alla storia contemporanea della nostra Nazionale da venire derubricato a fortunata congiunzione astrale, se non proprio a miracolo. Fra i giocatori, un attaccante esterno veloce, tecnico e letale di nome Federico Chiesa. Limitato nelle prime gare da qualche acciacco, il figlio d'arte esplose nell'eliminazione diretta cesellando due (splendide) reti decisive negli ottavi all'Austria e in semifinale alla Spagna. Chiesa all'epoca aveva 23 anni, e a fine torneo la convinzione generale era che l'Italia avesse trovato un grande attaccante. Quattro anni dopo il suo è un nome buono per le ultime righe dei pastoni di mercato, un'ipotesi buttata là nell'eventualità che le trattative in corso per altri attaccanti esterni non vadano a buon fine. Il caso nasce essenzialmente dall'ultima stagione, passata al Liverpool a non giocare. Un giocatore sparito. Sui media internazionali, il nome di Chiesa non viene mai citato, nessuno ipotizza per lui qualche spazio supplementare, l'ultimo comunicato in cui è comparso è quello che dieci giorni fa lo teneva già dall'aereo in partenza per la tournée asiatica in corso. Non convocato".