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L'OPINIONE - Chiariello: "Napoli, successo incredibile, i numeri dicono che è corretto e giusto che gli azzurri abbiano vinto lo scudetto"
25.05.2025 13:51 di Napoli Magazine

Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC con il suo Punto Chiaro: "Il successo del Napoli è incredibile perché non ci credeva nessuno. Chi conosceva Antonio Conte aveva detto chiaramente ‘Il Napoli o fa primo o secondo posto’, ricordo da Buffon, Caressa, Biasin… Ma tolti gli affezionati, il Napoli non era dato tra le favorite. La favorita in assoluto per distacco era l’Inter. Le antagoniste erano l’Atalanta di Gasperini reduce dalla vittoria dell’Europa League, la magna Juventus con il profeta del nuovo corso Thiago Motta e Giuntoli che aveva speso soldi importantissimi. La quarta forza era ovviamente il Milan. Il Napoli veniva dal decimo posto e fine alla fine del mercato era stato immobile bloccato da Osimhen. Esordio in Coppa Italia disastroso e esordio in campionato catastrofico contro una squadra che si è salvata a stento. Ebbene, questa squadra si è laureata campione d’Italia con 21 giornate su 38 passate al vertice della classifica, con quasi un intero girone senza subire gol (18 clean sheet). Da 48 gol al passivo l’anno scorso, a 27 quest’anno. Va rimarcato che la difesa non è stata affatto rinforzata, perché Buongiorno nel girone di ritorno è mancato per una serie di infortuni. Dall’anno scorso Conte non aveva neanche in panchina Natan, che al Betis ha fatto molto bene. Il Napoli orfano di Natan si è affidato a Juan Jesus, perché Rafa Marin non è stato ritenuto pronto, e addirittura si è fatto male anche Juan Jesus dovendo giocare con Olivera centrale. Cioè, ha fritto il pesce con l’acqua inserendo Spinazzola, l’unico giocatore preso a parametro zero che stava per partire nel mercato di gennaio. Quindi una difesa che ha avuto solo Spinazzola a dare una mano alla difesa colabrodo dell’anno scorso. Nonostante questo, il Napoli è l’unica squadra del campionato ad aver subito meno di 30 gol. Mettiamoli in fila questi numeri per dire quanto è corretto e giusto che il Napoli abbia vinto il campionato. Andiamo avanti con i numeri: sono stati fatti 31 punti in più, è un incremento del 60-70%! 82 punti è una quota Scudetto assolutamente normale, anche se da anni non era così bassa lo è stata in varie occasioni: nel 2009/10 l’Inter vince con 82 punti e il Milan l’anno dopo con la stessa quota. Sarri vince con la Juve a 83 punti… Sono numeri che dicono della bontà del lavoro di Antonio Conte. Aveva detto di ripartire dalla difesa, perché gli attacchi divertono ma le difese vincono i campionati. Parole sacrosante. ‘I primi leggono la storia e i secondi la leggono’. Parole sacrosante. Il gol scudetto è quello di Billing, anche se mi attaccavano per aver magnificato quel pareggio. Quello è il gol scudetto perché siamo rimasti attaccati, anche se poi abbiamo vacillato. Siamo stati sorpassati più volte dall’Inter, ma più volte l’abbiamo ripresa perché nelle ultime 10 partite (prima della 38ª) aveva sprecato 10 punti. Contro le prime 9 squadre del campionato l’Inter ha fatto 21 punti, il Napoli 30, quella che ne ha fatti più di tutti. Lo Scudetto se l’è sfangato battendo le rivali. E l’ha legittimato con i suoi giocatori più importanti sotto rete: Lukaku con 14 gol e 11 assist, non sempre un rendimento di livello ma estremamente performante; McTominay non parliamone neanche, 12 gol e 4 assist, MVP della Serie A pagato 30 milioni, la metà di Koopmeiners. Vedete come il mondo va al contrario. De Laurentiis ha avuto la forza di prendere Conte, ha fatto autocritica e ha saputo mettersi in secondo piano, ha reso possibile quello che sembrava impossibile. Ha scelto l’allenatore giusto, al momento giusto, dandogli i poteri giusti. Alla fine è un genio: ha venduto a 70 milioni Kvaratskhelia e ha vinto lo stesso. E che gli vuoi dire col senno del poi? Le critiche si fermano qui".

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L'OPINIONE - Chiariello: "Napoli, successo incredibile, i numeri dicono che è corretto e giusto che gli azzurri abbiano vinto lo scudetto"

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25/05/2025 - 13:51

Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC con il suo Punto Chiaro: "Il successo del Napoli è incredibile perché non ci credeva nessuno. Chi conosceva Antonio Conte aveva detto chiaramente ‘Il Napoli o fa primo o secondo posto’, ricordo da Buffon, Caressa, Biasin… Ma tolti gli affezionati, il Napoli non era dato tra le favorite. La favorita in assoluto per distacco era l’Inter. Le antagoniste erano l’Atalanta di Gasperini reduce dalla vittoria dell’Europa League, la magna Juventus con il profeta del nuovo corso Thiago Motta e Giuntoli che aveva speso soldi importantissimi. La quarta forza era ovviamente il Milan. Il Napoli veniva dal decimo posto e fine alla fine del mercato era stato immobile bloccato da Osimhen. Esordio in Coppa Italia disastroso e esordio in campionato catastrofico contro una squadra che si è salvata a stento. Ebbene, questa squadra si è laureata campione d’Italia con 21 giornate su 38 passate al vertice della classifica, con quasi un intero girone senza subire gol (18 clean sheet). Da 48 gol al passivo l’anno scorso, a 27 quest’anno. Va rimarcato che la difesa non è stata affatto rinforzata, perché Buongiorno nel girone di ritorno è mancato per una serie di infortuni. Dall’anno scorso Conte non aveva neanche in panchina Natan, che al Betis ha fatto molto bene. Il Napoli orfano di Natan si è affidato a Juan Jesus, perché Rafa Marin non è stato ritenuto pronto, e addirittura si è fatto male anche Juan Jesus dovendo giocare con Olivera centrale. Cioè, ha fritto il pesce con l’acqua inserendo Spinazzola, l’unico giocatore preso a parametro zero che stava per partire nel mercato di gennaio. Quindi una difesa che ha avuto solo Spinazzola a dare una mano alla difesa colabrodo dell’anno scorso. Nonostante questo, il Napoli è l’unica squadra del campionato ad aver subito meno di 30 gol. Mettiamoli in fila questi numeri per dire quanto è corretto e giusto che il Napoli abbia vinto il campionato. Andiamo avanti con i numeri: sono stati fatti 31 punti in più, è un incremento del 60-70%! 82 punti è una quota Scudetto assolutamente normale, anche se da anni non era così bassa lo è stata in varie occasioni: nel 2009/10 l’Inter vince con 82 punti e il Milan l’anno dopo con la stessa quota. Sarri vince con la Juve a 83 punti… Sono numeri che dicono della bontà del lavoro di Antonio Conte. Aveva detto di ripartire dalla difesa, perché gli attacchi divertono ma le difese vincono i campionati. Parole sacrosante. ‘I primi leggono la storia e i secondi la leggono’. Parole sacrosante. Il gol scudetto è quello di Billing, anche se mi attaccavano per aver magnificato quel pareggio. Quello è il gol scudetto perché siamo rimasti attaccati, anche se poi abbiamo vacillato. Siamo stati sorpassati più volte dall’Inter, ma più volte l’abbiamo ripresa perché nelle ultime 10 partite (prima della 38ª) aveva sprecato 10 punti. Contro le prime 9 squadre del campionato l’Inter ha fatto 21 punti, il Napoli 30, quella che ne ha fatti più di tutti. Lo Scudetto se l’è sfangato battendo le rivali. E l’ha legittimato con i suoi giocatori più importanti sotto rete: Lukaku con 14 gol e 11 assist, non sempre un rendimento di livello ma estremamente performante; McTominay non parliamone neanche, 12 gol e 4 assist, MVP della Serie A pagato 30 milioni, la metà di Koopmeiners. Vedete come il mondo va al contrario. De Laurentiis ha avuto la forza di prendere Conte, ha fatto autocritica e ha saputo mettersi in secondo piano, ha reso possibile quello che sembrava impossibile. Ha scelto l’allenatore giusto, al momento giusto, dandogli i poteri giusti. Alla fine è un genio: ha venduto a 70 milioni Kvaratskhelia e ha vinto lo stesso. E che gli vuoi dire col senno del poi? Le critiche si fermano qui".