Calcio
ON AIR - Valentini: "Roma? Mi sembra illusorio parlare di Scudetto vista la concorrenza di Napoli, Inter e Juventus"
27.08.2025 18:12 di Napoli Magazine
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Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Antonello Valentini. Queste le sue parole: 

Cosa ci ha lasciato la prima giornata?

“Primi segnali di fumo, non si può di certo giudicare Milan o Lazio da questa prima giornata, dopo la seconda c’è la sosta e c’è ancora un mercato aperto che è troppo lungo. La situazione è ancora molto fluida e va presa con le pinze, certamente il Milan è la squadra che ha più problemi a prescindere dalla sconfitta con la Cremonese. Più che della società, che ha dimostrato poco negli ultimi anni, mi fido di Allegri che sa perfettamente cosa serve al Milan per entrare nei primi quattro posti. Il Milan sta lavorando su Harder che è un ragazzo del 2005 e insiste per Rabiot, un vecchio pallino di Allegri. Bisognerà capire cosa ne pensa la madre di Rabiot (ride, ndr)”. 

Come vanno analizzate le difficoltà della Lazio?

“Lì c’è una situazione ambientale molto delicata, continuano le polemiche a distanza tra la tifoseria della Lazio e il presidente Lotito. C’è l’intoppo del mercato e c’è Sarri che conosce bene l’ambiente, ha tutte le conoscenze tecniche per rimettere in carreggiata la Lazio. È troppo presto per tirare delle conclusioni e condannare la Lazio, aspettiamo qualche settimana. La Lazio ha un altro problema fondamentale, che è la concorrenza spietata della Roma partita con il piede giusto con un nuovo allenatore”. 

La Roma di Gasperini può inserirsi nella corsa Scudetto?

“Francamente non mi sembra attrezzata per lo Scudetto in questa stagione, probabilmente Gasperini con la società ha buttato giù un programma che possa portare la Roma ai vertici in 2-3 anni. Mi sembra illusorio parlare di Scudetto quest’anno vista la concorrenza di Napoli, Inter e Juventus. Gasperini deve avere il tempo di costruire una squadra da Scudetto”. 

Che impressione ha dato la prima Inter di Chivu?

“L’Inter ha vissuto una stagione fallimentare lo scorso anno, ha fallito cinque obiettivi su cinque. Mi sembra ingeneroso parlare di un’Inter che si è liberata di Inzaghi, avevano puntato su un altro allenatore prima di scegliere Chivu. Con lo stesso organico sta dando un’altra identità e un altro spirito a questa squadra, l’Inter deve ritrovare soprattutto il feeling tra squadra e società, negli ultimi tempi mi spiace dirlo perché si parla di un grande dirigente come Beppe Marotta, ma aveva perso un po’ il polso tra polemiche con i giocatori e problemi nello spogliatoio. Chivu sta riportando serenità nell’ambiente ed è fondamentale per poi vincere sul campo”. 

Abbiamo un problema con i giocatori italiani in Serie A e in Europa?

“Se i grandi giocatori italiani girano in Europa non è un problema per Gattuso, l’importante è che giochino e mi riferisco ad esempio a Chiesa. Bisogna poi rimanere in un calcio europeo, vedo molto peggio in prospettiva la situazione di Retegui, se scegli l’Arabia Saudita esci dall’orbita della nazionale perché non è un campionato a livello dei big europei. Ti riempi le tasche e il conto in banca, ma esci dal giro della nazionale. Gattuso dovrà fare le convocazione venerdì e probabilmente perderà Tonali per infortunio, è una pedina importante per la nazionale. Su 220 titolari alla prima giornata c’erano solo 77 italiani e i numeri parlano chiaro, nel 2006 Lippi poteva selezionare il 70% dei calciatori della Serie A. La Federazione tramite il Club Italia sta facendo degli sforzi importanti, bisogna seguire i ragazzi giovani senza allontanarli da casa. Poi però bisogna lavorare sui vivai, capisco che le big possano dover competere in Europa, ma sul settore giovanile si predica bene e si raccoglie malissimo. L'Under 21 quest'estate ha fatto benissimo, ma durante il mercato non ho sentito nessun giovane italiano preso dalle squadre. Nessuno punta sui giovani italiani e questo è il grande problema del nostro calcio”. 

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ON AIR - Valentini: "Roma? Mi sembra illusorio parlare di Scudetto vista la concorrenza di Napoli, Inter e Juventus"

di Napoli Magazine

27/08/2025 - 18:12

Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Antonello Valentini. Queste le sue parole: 

Cosa ci ha lasciato la prima giornata?

“Primi segnali di fumo, non si può di certo giudicare Milan o Lazio da questa prima giornata, dopo la seconda c’è la sosta e c’è ancora un mercato aperto che è troppo lungo. La situazione è ancora molto fluida e va presa con le pinze, certamente il Milan è la squadra che ha più problemi a prescindere dalla sconfitta con la Cremonese. Più che della società, che ha dimostrato poco negli ultimi anni, mi fido di Allegri che sa perfettamente cosa serve al Milan per entrare nei primi quattro posti. Il Milan sta lavorando su Harder che è un ragazzo del 2005 e insiste per Rabiot, un vecchio pallino di Allegri. Bisognerà capire cosa ne pensa la madre di Rabiot (ride, ndr)”. 

Come vanno analizzate le difficoltà della Lazio?

“Lì c’è una situazione ambientale molto delicata, continuano le polemiche a distanza tra la tifoseria della Lazio e il presidente Lotito. C’è l’intoppo del mercato e c’è Sarri che conosce bene l’ambiente, ha tutte le conoscenze tecniche per rimettere in carreggiata la Lazio. È troppo presto per tirare delle conclusioni e condannare la Lazio, aspettiamo qualche settimana. La Lazio ha un altro problema fondamentale, che è la concorrenza spietata della Roma partita con il piede giusto con un nuovo allenatore”. 

La Roma di Gasperini può inserirsi nella corsa Scudetto?

“Francamente non mi sembra attrezzata per lo Scudetto in questa stagione, probabilmente Gasperini con la società ha buttato giù un programma che possa portare la Roma ai vertici in 2-3 anni. Mi sembra illusorio parlare di Scudetto quest’anno vista la concorrenza di Napoli, Inter e Juventus. Gasperini deve avere il tempo di costruire una squadra da Scudetto”. 

Che impressione ha dato la prima Inter di Chivu?

“L’Inter ha vissuto una stagione fallimentare lo scorso anno, ha fallito cinque obiettivi su cinque. Mi sembra ingeneroso parlare di un’Inter che si è liberata di Inzaghi, avevano puntato su un altro allenatore prima di scegliere Chivu. Con lo stesso organico sta dando un’altra identità e un altro spirito a questa squadra, l’Inter deve ritrovare soprattutto il feeling tra squadra e società, negli ultimi tempi mi spiace dirlo perché si parla di un grande dirigente come Beppe Marotta, ma aveva perso un po’ il polso tra polemiche con i giocatori e problemi nello spogliatoio. Chivu sta riportando serenità nell’ambiente ed è fondamentale per poi vincere sul campo”. 

Abbiamo un problema con i giocatori italiani in Serie A e in Europa?

“Se i grandi giocatori italiani girano in Europa non è un problema per Gattuso, l’importante è che giochino e mi riferisco ad esempio a Chiesa. Bisogna poi rimanere in un calcio europeo, vedo molto peggio in prospettiva la situazione di Retegui, se scegli l’Arabia Saudita esci dall’orbita della nazionale perché non è un campionato a livello dei big europei. Ti riempi le tasche e il conto in banca, ma esci dal giro della nazionale. Gattuso dovrà fare le convocazione venerdì e probabilmente perderà Tonali per infortunio, è una pedina importante per la nazionale. Su 220 titolari alla prima giornata c’erano solo 77 italiani e i numeri parlano chiaro, nel 2006 Lippi poteva selezionare il 70% dei calciatori della Serie A. La Federazione tramite il Club Italia sta facendo degli sforzi importanti, bisogna seguire i ragazzi giovani senza allontanarli da casa. Poi però bisogna lavorare sui vivai, capisco che le big possano dover competere in Europa, ma sul settore giovanile si predica bene e si raccoglie malissimo. L'Under 21 quest'estate ha fatto benissimo, ma durante il mercato non ho sentito nessun giovane italiano preso dalle squadre. Nessuno punta sui giovani italiani e questo è il grande problema del nostro calcio”.