Si decide il futuro di Dusan Vlahovic. Dopo l’eliminazione della Juve al Mondiale per Club è tempo di sedersi al tavolo e risolvere la questione più delicata in casa bianconera. L'attaccante serbo lascerà Torino, con Tudor che dopo aver parlato benissimo di Vlahovic nei mesi scorsi lo ha relegato a riserva di Kolo-Muani. I 90 minuti in panchina contro il Real Madrid sono un segnale forte, la Juve vuole ripartire senza il serbo e adesso bisognerà trovare una soluzione per il suo futuro.    

Un anno da separato in casa con oltre dodici milioni netti di stipendio non conviene a nessuno. La Juve non può permettersi di “buttare” una cifra così importante, Vlahovic stesso non può passare una stagione in tribuna nell’anno che porterà al Mondiale americano. L’ex Fiorentina vuole essere protagonista con la nazionale e per questo servirà risolvere la questione con la Juve nei prossimi giorni. L’agente di Dusan Vlahovic, Darko Ristic, è atteso a breve a Torino per sedersi al tavolo con il direttore generale della Juventus Damien Comolli e studiare le possibili opzioni per il futuro del serbo. Sul tavolo - come riporta l’edizione odierna di Tuttosport - ci sarebbe anche la risoluzione consensuale, pur di non portare avanti un braccio di ferro che non serve a nessuno.

Vlahovic ha bisogno di giocare per andare al Mondiale, la Juve con l’arrivo di David può anche permettersi di rinunciare al serbo, ma senza la sua partenza non potrà andare all’assalto di un altro attaccante. Per questo si cerca una soluzione, al vaglio anche l’ipotesi di un rinnovo-ponte fino al 2027, spalmando i dodici milioni di ingaggio su due anni, permettendo così ai club interessati di prendere Vlahovic in prestito. Un’opzione simile a quella percorsa un anno fa dal Napoli con Osimhen, uno dei grandi obiettivi della Juve per l’attacco. Difficile invece pensare che per il serbo possa arrivare un’offerta per la cessione a titolo definitivo, nessuno al momento è disposto ad assecondare le richieste dell’ex Fiorentina. La Juve cerca una soluzione per Vlahovic, il futuro del serbo ormai è lontano da Torino.