Cultura & Gossip
CAMPANIA TEATRO FESTIVAL - Il programma della sedicesima giornata
26.06.2025 13:32 di Napoli Magazine

Sabato si parte con un tema scottante narrato con estrema ironia, con musica e atmosfere surreali che ci riportano negli anni d’oro della televisione. Infatti al Teatro Mercadante alle ore 21 andrà in scena “Ragazze all’ingrosso” di Rossella Pugliese, con Euridice Axen, Giusy Frallonardo , Lia Zinno e la stessa Pugliese, per la regia di Nadia Baldi. Sul palco le difficoltà delle donne in un mondo maschile, quello della televisione e dello spettacolo, provando a rispondere ad alcune domande: quanto siamo disposti a sporcarci per assecondare desideri e perversioni che vanno oltre la legalità e il buon senso? Quanto siamo disposti a fare e a farci male? Interrogativi che emergono ripercorrendo la storia vera di alcune donne, oggetti nelle mani di uomini di potere. In un contesto machista in cui il femminile non trova spazio e viene usato e schiacciato da pensieri opere e parole, dove il femminile non trova sbocco, anzi, a volte, derisione e sottomissione è ciò che bisogna affrontare per occupare un piccolo spazio all’interno dei luoghi in cui vengono prese decisioni societarie importanti, ma quali sono gli ostacoli, le complicazioni, gli scogli psico-fisici da affrontare pur di riuscire ad imporre, forte e chiara la propria voce di donna. I costumi sono di Carlo Poggioli, le musiche di Ivo Parlati, scenografi Paolo Iammarrone e Vincenzo Fiorillo. Produzione dell’Associazione Deneb. Durata 80 minuti.
 
Per la sezione internazionale del Festival, al Teatro Nuovo alle ore 20, andrà in scena la prima europea di “Un domingo”. Dopo 250 repliche a Buenos Aires, accoglienze trionfali in Uruguay, Brasile, Colombia, Messico e 15 sold out al Festival di Montreal, arriva finalmente in Europa, a Napoli, lo straordinario spettacolo di teatro-circo. Una produzione di Galpon de Guevara/Proyecto Migracon e diretto dal regista francese Florent Bergal. in scena Juan Fernadez, Sofia Galliano, Gabriela Parigi, Tomy Sokolowicz, Florencia Valeri e Tato Villanueva. Un’immersione nella vita di una famiglia sfrontata, dove tutto trabocca, eccessi e contraddizioni. Arriva un ospite: è la causa del disordine o ne è la vittima? Le domeniche possono essere un giorno di festa, ma questa. è decisamente speciale. Fondendo la scuola francese di circo contemporaneo con la tradizione argentina del circo “criollo”, il risultato è un fantastico mix di acrobazie, giocoleria, coreografie esotiche e teatro, nel quale i numeri e i virtuosismi circensi non sono fini a sé stessi, ma fanno parte di una vera e propria drammaturgia teatrale. Durata 70 minuti.
 
Speciale è il progetto prodotto da La Scugnizzeria, rappresentato al Trianon alle ore 21. Si tratta dello spettacolo “Eden Teatro”, drammaturgia di Rosario Esposito La Rossa, regia di Maddalena Stornaiuolo, è liberamente ispirato all’omonimo testo di Raffaele Viviani del 1919, ed è il frutto, dopo oltre un secolo, di un lavoro di 100 ragazzi dai 5 ai 25 anni dell’hinterland di Napoli nord, che, per dieci mesi, partendo dai versi e dalle musiche del grande commediografo stabiese, hanno dato vita a una compagnia sull’orlo del baratro, portando in scena dive, cantanti, ballerini e attori. Artisti senza talento che si vendono per un pizzico di popolarità. La mediocrità come punto di arrivo. La sopraffazione dell’altro pur di raggiungere l’obiettivo dei riflettori, il successo ad ogni costo. In un mondo governato dai social e dai follower, 100 ragazzi si mettono in discussione sulle tavole di un palcoscenico. Durata 90 minuti.
 
Daniele Ridolfi è invece il mattatore de “La vita di Vito”, in scena alle ore 22 al Teatro Tedér. Una performance nella quale il corpo diventa protagonista assoluto di un viaggio irriverente e profondo attraverso le tappe dell’esistenza. Dal momento della nascita fino alla sua morte, Vito affronta ogni fase della vita, interagendo con il pubblico e servendo un cocktail delicato e ironico, in uno show che alterna momenti di spensierata ilarità a spunti di riflessione. Testo dello stesso Ridolfi e di Roberto Costantini, che cura anche la regia. Durata 60 minuti.
 
Per la sezione Sportopera, sabato, al Cortile della Carrozze del Palazzo Reale di Napoli, si potrà assistere alle ore 21 a “Gli emerodromi”, frutto di un laboratorio a cura di Manuel di Martino e Claudio Di Palma, che si è tenuto a metà giugno. Gli emerodromi erano messaggeri addestrati per le lunghe corse, capaci di correre per un giorno intero. Filippide tra loro il più famoso e con lui la città di Maratona. Informazioni, dispacci, notizie avevano come corrieri questi atleti fenomenali. Quarantadue eventi in un giorno, lo stesso numero dei chilometri della maratona. Atleti, musicisti, attori, scrittori, semplici amatori saranno artefici di una staffetta ludico-culturale in cui letture, interviste, concerti, cortometraggi, performance d'arte varia tracceranno quarantadue segmenti narrativi in ognuno dei quali si racconterà un passo/chilometro di esistenza fatto a ritmo di corsa, di bracciata, di remo, di salto. Quarantadue chilometri di storie come sintesi ed apoteosi della conoscenza e sconoscenza di sé. In scena 10 giovani attrici ed attori.
 
Il Teatro di Corte di Palazzo Reale per la sezione Cinema, ospiterà alle ore 21 la proiezione del film “Il tempo che ci vuole” con la regia di Francesca Comencini, interpretato da Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano che interverranno durante l’evento,  Anna Mangiocavallo, Luca Donini, Daniele Monterosi, Lallo Circosta, Luca Massaro, Giuseppe Lo Piccolo, Luigi Bindi, Laura Borrelli, Paolo Manozzi, Gianfranco Gallo, Massimiliano Di Vincenzo, Massimo Cimaglia, Aphrodite De Lorraine, Marco Bellocchi, Leonardo Giuliani. Soggetto e sceneggiatura Francesca Comencini. Un padre e sua figlia abitano le stanze dell’infanzia. La figlia diventa una ragazza, pensa che non sarà mai alla sua altezza e precipita apposta per non esserlo davvero. La figlia si droga e continua a tornare a casa cercando di fare finta di niente. Il padre all’inizio è disarmato, poi prende posizione e decide che non farà finta di niente. Smaschera la figlia, si affaccia su quell’abisso, con poche parole e molta presenza la porta via con sé, a Parigi. Durata 110 minuti.
 
Al Dopofestival a cura di Drop Eventi., nel Giardino Romantico di Palazzo Reale dalle 19 l’appuntamento con il Dj set di Zona di Frontera. Alle 22,30, Da Lucio a Lucio, tributo a Dalla e Battisti, un omaggio ai due Lucio che hanno cambiato la storia della musica italiana, con i musicisti Fabrizio e Aurelio Fierro jr.
 
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
 
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it

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CAMPANIA TEATRO FESTIVAL - Il programma della sedicesima giornata

di Napoli Magazine

26/06/2025 - 13:32

Sabato si parte con un tema scottante narrato con estrema ironia, con musica e atmosfere surreali che ci riportano negli anni d’oro della televisione. Infatti al Teatro Mercadante alle ore 21 andrà in scena “Ragazze all’ingrosso” di Rossella Pugliese, con Euridice Axen, Giusy Frallonardo , Lia Zinno e la stessa Pugliese, per la regia di Nadia Baldi. Sul palco le difficoltà delle donne in un mondo maschile, quello della televisione e dello spettacolo, provando a rispondere ad alcune domande: quanto siamo disposti a sporcarci per assecondare desideri e perversioni che vanno oltre la legalità e il buon senso? Quanto siamo disposti a fare e a farci male? Interrogativi che emergono ripercorrendo la storia vera di alcune donne, oggetti nelle mani di uomini di potere. In un contesto machista in cui il femminile non trova spazio e viene usato e schiacciato da pensieri opere e parole, dove il femminile non trova sbocco, anzi, a volte, derisione e sottomissione è ciò che bisogna affrontare per occupare un piccolo spazio all’interno dei luoghi in cui vengono prese decisioni societarie importanti, ma quali sono gli ostacoli, le complicazioni, gli scogli psico-fisici da affrontare pur di riuscire ad imporre, forte e chiara la propria voce di donna. I costumi sono di Carlo Poggioli, le musiche di Ivo Parlati, scenografi Paolo Iammarrone e Vincenzo Fiorillo. Produzione dell’Associazione Deneb. Durata 80 minuti.
 
Per la sezione internazionale del Festival, al Teatro Nuovo alle ore 20, andrà in scena la prima europea di “Un domingo”. Dopo 250 repliche a Buenos Aires, accoglienze trionfali in Uruguay, Brasile, Colombia, Messico e 15 sold out al Festival di Montreal, arriva finalmente in Europa, a Napoli, lo straordinario spettacolo di teatro-circo. Una produzione di Galpon de Guevara/Proyecto Migracon e diretto dal regista francese Florent Bergal. in scena Juan Fernadez, Sofia Galliano, Gabriela Parigi, Tomy Sokolowicz, Florencia Valeri e Tato Villanueva. Un’immersione nella vita di una famiglia sfrontata, dove tutto trabocca, eccessi e contraddizioni. Arriva un ospite: è la causa del disordine o ne è la vittima? Le domeniche possono essere un giorno di festa, ma questa. è decisamente speciale. Fondendo la scuola francese di circo contemporaneo con la tradizione argentina del circo “criollo”, il risultato è un fantastico mix di acrobazie, giocoleria, coreografie esotiche e teatro, nel quale i numeri e i virtuosismi circensi non sono fini a sé stessi, ma fanno parte di una vera e propria drammaturgia teatrale. Durata 70 minuti.
 
Speciale è il progetto prodotto da La Scugnizzeria, rappresentato al Trianon alle ore 21. Si tratta dello spettacolo “Eden Teatro”, drammaturgia di Rosario Esposito La Rossa, regia di Maddalena Stornaiuolo, è liberamente ispirato all’omonimo testo di Raffaele Viviani del 1919, ed è il frutto, dopo oltre un secolo, di un lavoro di 100 ragazzi dai 5 ai 25 anni dell’hinterland di Napoli nord, che, per dieci mesi, partendo dai versi e dalle musiche del grande commediografo stabiese, hanno dato vita a una compagnia sull’orlo del baratro, portando in scena dive, cantanti, ballerini e attori. Artisti senza talento che si vendono per un pizzico di popolarità. La mediocrità come punto di arrivo. La sopraffazione dell’altro pur di raggiungere l’obiettivo dei riflettori, il successo ad ogni costo. In un mondo governato dai social e dai follower, 100 ragazzi si mettono in discussione sulle tavole di un palcoscenico. Durata 90 minuti.
 
Daniele Ridolfi è invece il mattatore de “La vita di Vito”, in scena alle ore 22 al Teatro Tedér. Una performance nella quale il corpo diventa protagonista assoluto di un viaggio irriverente e profondo attraverso le tappe dell’esistenza. Dal momento della nascita fino alla sua morte, Vito affronta ogni fase della vita, interagendo con il pubblico e servendo un cocktail delicato e ironico, in uno show che alterna momenti di spensierata ilarità a spunti di riflessione. Testo dello stesso Ridolfi e di Roberto Costantini, che cura anche la regia. Durata 60 minuti.
 
Per la sezione Sportopera, sabato, al Cortile della Carrozze del Palazzo Reale di Napoli, si potrà assistere alle ore 21 a “Gli emerodromi”, frutto di un laboratorio a cura di Manuel di Martino e Claudio Di Palma, che si è tenuto a metà giugno. Gli emerodromi erano messaggeri addestrati per le lunghe corse, capaci di correre per un giorno intero. Filippide tra loro il più famoso e con lui la città di Maratona. Informazioni, dispacci, notizie avevano come corrieri questi atleti fenomenali. Quarantadue eventi in un giorno, lo stesso numero dei chilometri della maratona. Atleti, musicisti, attori, scrittori, semplici amatori saranno artefici di una staffetta ludico-culturale in cui letture, interviste, concerti, cortometraggi, performance d'arte varia tracceranno quarantadue segmenti narrativi in ognuno dei quali si racconterà un passo/chilometro di esistenza fatto a ritmo di corsa, di bracciata, di remo, di salto. Quarantadue chilometri di storie come sintesi ed apoteosi della conoscenza e sconoscenza di sé. In scena 10 giovani attrici ed attori.
 
Il Teatro di Corte di Palazzo Reale per la sezione Cinema, ospiterà alle ore 21 la proiezione del film “Il tempo che ci vuole” con la regia di Francesca Comencini, interpretato da Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano che interverranno durante l’evento,  Anna Mangiocavallo, Luca Donini, Daniele Monterosi, Lallo Circosta, Luca Massaro, Giuseppe Lo Piccolo, Luigi Bindi, Laura Borrelli, Paolo Manozzi, Gianfranco Gallo, Massimiliano Di Vincenzo, Massimo Cimaglia, Aphrodite De Lorraine, Marco Bellocchi, Leonardo Giuliani. Soggetto e sceneggiatura Francesca Comencini. Un padre e sua figlia abitano le stanze dell’infanzia. La figlia diventa una ragazza, pensa che non sarà mai alla sua altezza e precipita apposta per non esserlo davvero. La figlia si droga e continua a tornare a casa cercando di fare finta di niente. Il padre all’inizio è disarmato, poi prende posizione e decide che non farà finta di niente. Smaschera la figlia, si affaccia su quell’abisso, con poche parole e molta presenza la porta via con sé, a Parigi. Durata 110 minuti.
 
Al Dopofestival a cura di Drop Eventi., nel Giardino Romantico di Palazzo Reale dalle 19 l’appuntamento con il Dj set di Zona di Frontera. Alle 22,30, Da Lucio a Lucio, tributo a Dalla e Battisti, un omaggio ai due Lucio che hanno cambiato la storia della musica italiana, con i musicisti Fabrizio e Aurelio Fierro jr.
 
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
 
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it