Grande successo per SPONZ EDEN. Recinti di umanità, la dodicesima edizione dello Sponz Fest, ideato e diretto da Vinicio Capossela che si è svolto dal 28 al 30 agosto a Calitri, in Alta Irpinia,con un'anteprima il 27 agosto a Cairano.
Una comunità di migliaia di partecipanti si è radunata ancora una volta a Calitri, in un teatro - paese aperto creando un “recinto di umanità” attraverso concerti, incontri, lezioni della Libera Università per Ripetenti, reading, proiezioni, laboratori, tornei che hanno declinato il tema di questa edizione.
Promosso dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali e finanziato su Fondi di Coesione Italia 21–27, nell’ambito dei progetti speciali in ambito culturale e turistico 2025, prodotto dall’Associazione Sponziamoci e La Cupa, in collaborazione con il Comune di Calitri, anche quest'anno il Fest ha visto il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione.
“Vista la conformazione a strati di Calitri, in cui Sponz Fest si è svolto integralmente, riprendendo l’invenzione dantesca del paradiso, si può dire che abbiamo passato tre giorni a rincorrerci per i diversi cieli del borgo antico. Migliaia di scalini e porte e vicoli tra i quali discendere e ascendere, come topi in una forma di emmental fatta a torta nuziale - racconta il direttore artistico Vinicio Capossela.
Dal fondo del catino del campo sportivo, sul cui campo da tennis si disputava il torneo “eroico” di Wimblesponz, ai cieli inferi dell’arco degli zingari, salendo alla superna strada “ai piedi” fumante di canti e pietanze, alla torre di Nanno, sede di incontri di carattere civile, e nelle ore a seguire trasformata in ballodromo, poi su, alla piazza concertante di largo Immacolata, e ancora su, fino al piano di San Michele sede dei concerti del tramonto e del ballo notturno fino ad arrivare salire alla vetta del borgo castello, per la mattutina libera università per ripetenti o per i notturni concerti di mezzanotte, e infine raggiungere il settimo cielo all’alba dell’ultimo giorno, sulla collina di Gagliano, toccata dalla prima luce che si irradia da dietro al vulcano spento del Vulture. Tutto questo incontrarsi e perdersi e lasciarsi senza tregua è stato il nostro teatro paese di umanità. Il fittizio recinto dell’Eden in cui piangere, indignarsi, liberarsi, saziarsi, ammollarsi, inzupparsi, scontrarsi, sotto il cielo selvatico, cangiante ed interno dell’Alta Irpinia.
Sono stati incontri di grande umanità, particolarmente quelli in prima serata, alle 21.30, in un palco concepito per “dare e prendere la parola” più ancora che per fare spettacolo. Per incontrarsi più che per intrattenere.
Il programma era un condensato che sarebbe stato più praticabile diluito in un mese, ma è successo tutto insieme, come in una pagina formidabile di Jack Kerouac, in cui descriveva un capodanno di fine anni ‘50 a NewYork in cui si passava da una stanza all’altra, da una musica all’altra, da una compagnia all’altra in un vortice di energia che era l’essenza stessa del be-bop. Che tutto questo sia accaduto in un luogo così fuori tempo e fuori mano è una specie di miracolo.
Grazia a tutte e tutti. A questa comunità mobile fatta da chi allestisce e chi prende parte, con il cuore così forte da potere reggere anche tutta la “sponzalgia canaglia” che è il vero prezzo da pagare ogni volta, più devastante di tutte le fatiche, gli intoppi, il tempo dedicato e quello perso. Grazia per provare ancora una volta il temibile morbo che ci ricorda di essere stati vivi.
“La Regione Campania, attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali, continua a investire con convinzione nella valorizzazione del territorio e nel sostegno a grandi eventi culturali capaci di raccontare e promuovere le nostre comunità”. Dichiara Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. “Lo Sponz Fest rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura possa diventare motore di sviluppo e di coesione sociale, in particolare nelle aree interne, che custodiscono un patrimonio unico di tradizioni, paesaggi e saperi. Con questa nuova edizione, abbiamo riaffermato l’impegno a rendere la cultura accessibile, diffusa e radicata nei luoghi, contribuendo a generare nuove forme di partecipazione, attrattività turistica e crescita per l’intera regione”.
SPONZ EDEN Recinti di umanità ha condensato in tre giorni tantissimi eventi e si è concluso con un grande concerto all'alba di domenica 31, alle porte dell’Eden. Un lunghissimo live che ha coinvolto il direttore artistico Vinicio Capossela, la fanfara Fan Fath Al e numerosi ospiti dei giorni precedenti del Fest (Scarlet Rivera che ha regalato anche un'inedita versione di “Hotel Supramonte” in inglese, David Ford, Nubras Ensemble, Assurd, Andrea Tartaglia, Peppe Leone), per accogliere insieme il sorgere di un nuovo giorno.
Dopo la suggestiva anteprima nell'anfiteatro di Cairano con un reading musicato di Vinicio Capossela e Alessandro Asso Stefana in occasione dei dieci anni del libro Il paese dei coppoloni, SPONZ EDEN ha poi accolto numerosissimi eventi nel cuore di Calitri.
Da quelli al tramonto, dove Il Quarto Cielo ha ospitato il suggestivo omaggio a Bob Dylan “Gates of Eden” con Scarlet Rivera, David Ford, Alessandro Asso Stefana, Pietro Brunello, Raffaele Tiseo e Vinicio Capossela; il live ironico e toccante di Tricarico e il viaggio tra parole e musica “Ai cancelli dell'Eden” con padre Guidalberto Bormolini. Nella stessa location è arrivata poi l'ultima sera del Fest una star internazionale della consolle, Enrico Sangiuliano.
E poi i concerti in tarda nottata sotto il cielo stellato a Borgo Castello: il ricercato folk di Alessandro Asso Stefana, le audaci sperimentazioni sonore di Max Casacci, l'intenso omaggio alla canzone civile delle Guthrie Family Singers e Franco Del Re, quello a Tondelli nel settantesimo anniversario dalla nascita, Kerouac e la Beat Generation del Collectivo Tansa - Na - Knicky e la Peppe Leone Experience.
Il grande palco gratuito sotto la Torre di Nanno, ribattezzata Torre della Conoscenza, ha ispirato incontri stimolanti con Nino D'Angelo e con Piergiorgio Giacché in ricordo di Goffredo Fofi, Donatella di Pietrantonio e Vito Teti sulle aree interne e quello su Gaza con la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, l’irpina Francesca Albanese che a sorpresa è riuscita a partecipare in presenza, Don Nandino Capovilla, Enrico Calamai, Betta Tusset e Francesca Fornario e i live festosi di Tonuccio e i B-Folk, A Cunv’rsazion e La Banda della Posta.
E poi Piazza dell'Immacolata, che nella sua cornice ha accolto il concerto “This Land is Your Land: l’altra America “di Scarlet Rivera e Guthrie Family Singers, l'omaggio di Peppe Barra a Roberto De Simone e i travolgenti concerti di Assurd e Enza Pagliara, Nubras Ensemble, Andrea Tartaglia e la Tamburello Orkestar di Peppe Leone.
Borgo Castello come ogni anno ha accolto durante il giorno le lezioni della Libera Università per Ripetenti con Piergiorgio Giacché, Paolo Saggese, Vito Teti, Padre Guidalberto Bormolini, Generoso Picone, Mauro Adenzato e Rita B. Ardito e Stefano Bernardinello, e dal tardo pomeriggio i live all’Arco degli Zingari e concerti ed eventi spontanei tra le grotte per tutta la notte.
Non sono mancate le proiezioni, i laboratori per bambini e quelli di cucina solare, le letture, le dispute filosofiche, la presentazione di libri, la Barberia Musicale, la visita teatralizzata a Borgo Castello. Infine, grande novità e successo di questa edizione, il torneo di tennis all'antica Wimblesponz.
Anche quest’anno lo Sponz Fest è riuscito a raggiungere un pubblico ampio, attivo e fortemente interessato: ne sono una prova i migliaia di contatti via web e social registrati durante l’attesa e lo svolgimento del Fest, con 2 milioni di visualizzazioni nell'ultimo mese dal profilo Instagram, e quasi 1,5 milioni in 30 giorni sulla pagina Facebook dello Sponz.
Alcuni degli eventi inoltre sono stati trasmessi in streaming sulle pagine del Fest e di Scabec, e sono disponibili sul canale YouYube dello Sponz.
di Napoli Magazine
05/09/2025 - 16:45
Grande successo per SPONZ EDEN. Recinti di umanità, la dodicesima edizione dello Sponz Fest, ideato e diretto da Vinicio Capossela che si è svolto dal 28 al 30 agosto a Calitri, in Alta Irpinia,con un'anteprima il 27 agosto a Cairano.
Una comunità di migliaia di partecipanti si è radunata ancora una volta a Calitri, in un teatro - paese aperto creando un “recinto di umanità” attraverso concerti, incontri, lezioni della Libera Università per Ripetenti, reading, proiezioni, laboratori, tornei che hanno declinato il tema di questa edizione.
Promosso dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali e finanziato su Fondi di Coesione Italia 21–27, nell’ambito dei progetti speciali in ambito culturale e turistico 2025, prodotto dall’Associazione Sponziamoci e La Cupa, in collaborazione con il Comune di Calitri, anche quest'anno il Fest ha visto il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione.
“Vista la conformazione a strati di Calitri, in cui Sponz Fest si è svolto integralmente, riprendendo l’invenzione dantesca del paradiso, si può dire che abbiamo passato tre giorni a rincorrerci per i diversi cieli del borgo antico. Migliaia di scalini e porte e vicoli tra i quali discendere e ascendere, come topi in una forma di emmental fatta a torta nuziale - racconta il direttore artistico Vinicio Capossela.
Dal fondo del catino del campo sportivo, sul cui campo da tennis si disputava il torneo “eroico” di Wimblesponz, ai cieli inferi dell’arco degli zingari, salendo alla superna strada “ai piedi” fumante di canti e pietanze, alla torre di Nanno, sede di incontri di carattere civile, e nelle ore a seguire trasformata in ballodromo, poi su, alla piazza concertante di largo Immacolata, e ancora su, fino al piano di San Michele sede dei concerti del tramonto e del ballo notturno fino ad arrivare salire alla vetta del borgo castello, per la mattutina libera università per ripetenti o per i notturni concerti di mezzanotte, e infine raggiungere il settimo cielo all’alba dell’ultimo giorno, sulla collina di Gagliano, toccata dalla prima luce che si irradia da dietro al vulcano spento del Vulture. Tutto questo incontrarsi e perdersi e lasciarsi senza tregua è stato il nostro teatro paese di umanità. Il fittizio recinto dell’Eden in cui piangere, indignarsi, liberarsi, saziarsi, ammollarsi, inzupparsi, scontrarsi, sotto il cielo selvatico, cangiante ed interno dell’Alta Irpinia.
Sono stati incontri di grande umanità, particolarmente quelli in prima serata, alle 21.30, in un palco concepito per “dare e prendere la parola” più ancora che per fare spettacolo. Per incontrarsi più che per intrattenere.
Il programma era un condensato che sarebbe stato più praticabile diluito in un mese, ma è successo tutto insieme, come in una pagina formidabile di Jack Kerouac, in cui descriveva un capodanno di fine anni ‘50 a NewYork in cui si passava da una stanza all’altra, da una musica all’altra, da una compagnia all’altra in un vortice di energia che era l’essenza stessa del be-bop. Che tutto questo sia accaduto in un luogo così fuori tempo e fuori mano è una specie di miracolo.
Grazia a tutte e tutti. A questa comunità mobile fatta da chi allestisce e chi prende parte, con il cuore così forte da potere reggere anche tutta la “sponzalgia canaglia” che è il vero prezzo da pagare ogni volta, più devastante di tutte le fatiche, gli intoppi, il tempo dedicato e quello perso. Grazia per provare ancora una volta il temibile morbo che ci ricorda di essere stati vivi.
“La Regione Campania, attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali, continua a investire con convinzione nella valorizzazione del territorio e nel sostegno a grandi eventi culturali capaci di raccontare e promuovere le nostre comunità”. Dichiara Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. “Lo Sponz Fest rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura possa diventare motore di sviluppo e di coesione sociale, in particolare nelle aree interne, che custodiscono un patrimonio unico di tradizioni, paesaggi e saperi. Con questa nuova edizione, abbiamo riaffermato l’impegno a rendere la cultura accessibile, diffusa e radicata nei luoghi, contribuendo a generare nuove forme di partecipazione, attrattività turistica e crescita per l’intera regione”.
SPONZ EDEN Recinti di umanità ha condensato in tre giorni tantissimi eventi e si è concluso con un grande concerto all'alba di domenica 31, alle porte dell’Eden. Un lunghissimo live che ha coinvolto il direttore artistico Vinicio Capossela, la fanfara Fan Fath Al e numerosi ospiti dei giorni precedenti del Fest (Scarlet Rivera che ha regalato anche un'inedita versione di “Hotel Supramonte” in inglese, David Ford, Nubras Ensemble, Assurd, Andrea Tartaglia, Peppe Leone), per accogliere insieme il sorgere di un nuovo giorno.
Dopo la suggestiva anteprima nell'anfiteatro di Cairano con un reading musicato di Vinicio Capossela e Alessandro Asso Stefana in occasione dei dieci anni del libro Il paese dei coppoloni, SPONZ EDEN ha poi accolto numerosissimi eventi nel cuore di Calitri.
Da quelli al tramonto, dove Il Quarto Cielo ha ospitato il suggestivo omaggio a Bob Dylan “Gates of Eden” con Scarlet Rivera, David Ford, Alessandro Asso Stefana, Pietro Brunello, Raffaele Tiseo e Vinicio Capossela; il live ironico e toccante di Tricarico e il viaggio tra parole e musica “Ai cancelli dell'Eden” con padre Guidalberto Bormolini. Nella stessa location è arrivata poi l'ultima sera del Fest una star internazionale della consolle, Enrico Sangiuliano.
E poi i concerti in tarda nottata sotto il cielo stellato a Borgo Castello: il ricercato folk di Alessandro Asso Stefana, le audaci sperimentazioni sonore di Max Casacci, l'intenso omaggio alla canzone civile delle Guthrie Family Singers e Franco Del Re, quello a Tondelli nel settantesimo anniversario dalla nascita, Kerouac e la Beat Generation del Collectivo Tansa - Na - Knicky e la Peppe Leone Experience.
Il grande palco gratuito sotto la Torre di Nanno, ribattezzata Torre della Conoscenza, ha ispirato incontri stimolanti con Nino D'Angelo e con Piergiorgio Giacché in ricordo di Goffredo Fofi, Donatella di Pietrantonio e Vito Teti sulle aree interne e quello su Gaza con la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, l’irpina Francesca Albanese che a sorpresa è riuscita a partecipare in presenza, Don Nandino Capovilla, Enrico Calamai, Betta Tusset e Francesca Fornario e i live festosi di Tonuccio e i B-Folk, A Cunv’rsazion e La Banda della Posta.
E poi Piazza dell'Immacolata, che nella sua cornice ha accolto il concerto “This Land is Your Land: l’altra America “di Scarlet Rivera e Guthrie Family Singers, l'omaggio di Peppe Barra a Roberto De Simone e i travolgenti concerti di Assurd e Enza Pagliara, Nubras Ensemble, Andrea Tartaglia e la Tamburello Orkestar di Peppe Leone.
Borgo Castello come ogni anno ha accolto durante il giorno le lezioni della Libera Università per Ripetenti con Piergiorgio Giacché, Paolo Saggese, Vito Teti, Padre Guidalberto Bormolini, Generoso Picone, Mauro Adenzato e Rita B. Ardito e Stefano Bernardinello, e dal tardo pomeriggio i live all’Arco degli Zingari e concerti ed eventi spontanei tra le grotte per tutta la notte.
Non sono mancate le proiezioni, i laboratori per bambini e quelli di cucina solare, le letture, le dispute filosofiche, la presentazione di libri, la Barberia Musicale, la visita teatralizzata a Borgo Castello. Infine, grande novità e successo di questa edizione, il torneo di tennis all'antica Wimblesponz.
Anche quest’anno lo Sponz Fest è riuscito a raggiungere un pubblico ampio, attivo e fortemente interessato: ne sono una prova i migliaia di contatti via web e social registrati durante l’attesa e lo svolgimento del Fest, con 2 milioni di visualizzazioni nell'ultimo mese dal profilo Instagram, e quasi 1,5 milioni in 30 giorni sulla pagina Facebook dello Sponz.
Alcuni degli eventi inoltre sono stati trasmessi in streaming sulle pagine del Fest e di Scabec, e sono disponibili sul canale YouYube dello Sponz.