Cultura & Gossip
IL PROGETTO - “La Fragilità Dolce", presentati i primi risultati nel cortile della Fondazione Foqus
04.06.2025 18:33 di Napoli Magazine

Sono stati presentati questa mattina, nel cortile della Fondazione Foqus, i primi risultati del progetto “La Fragilità Dolce – Laboratori di pasticceria per donne e persone fragili ai Quartieri Spagnoli di Napoli”, avviato nel gennaio 2025 e finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Si tratta di un progetto che vede protagoniste un gruppo di donne – alcune napoletane, altre provenienti da diversi Paesi ma residenti nel quartiere – insieme a giovani con disabilità cognitive del Centro Argo, impegnati in un intenso percorso di formazione nell’ambito della pasticceria. Al tavolo dei relatori: Renato Quaglia, Direttore della Fondazione Foqus; Lucia Fortini, Assessora Regionale alle Politiche Sociali; e Daniela Oliviero, Dirigente Scolastica dell’Istituto Elena di Savoia.

Guidati dai maestri pasticceri Arturo Onufrio e Roberto Esposito, con la partecipazione di Mario Celotto di Quostro, i laboratori hanno permesso di costruire uno spazio comune in cui far incontrare saperi, culture, storie personali e competenze.

La Fragilità Dolce è un progetto promosso dalla Fondazione Foqus, in collaborazione con l’OdV Muezzin, l’APS “Napoli Children” e l’OdV “Progetto Solidale Donne”.

Al termine del percorso, previsto per il 2026, le donne coinvolte avranno:

acquisito competenze professionali spendibili in pasticcerie, cucine di ristoranti o nella gestione della sala e dell’accoglienza clienti;

sviluppato abilità specifiche nella produzione dolciaria, nella pasticceria artigianale e nella lavorazione del cioccolato;

maturato la capacità di proporre corsi brevi rivolti a residenti e turisti, per trasmettere le ricette della tradizione napoletana;

avviato un percorso per sperimentare attività di home-restaurant nel quartiere.

I giovani con disabilità cognitive del Centro Argo – già protagonisti della produzione dei pasti per i servizi educativi di FOQUS – hanno arricchito la loro esperienza di autonomia e professionalizzazione, vivendo una nuova occasione di crescita e valorizzazione.

“Le donne dei Quartieri Spagnoli sono di nuovo protagoniste qui, nei loro quartieri – ha dichiarato Renato Quaglia – in un percorso di competenza sulla pasticceria, sull'arte bianca. Un percorso che le mette di nuovo al centro, non solo grazie a nuove competenze, ma soprattutto rispetto al loro futuro. E questo quartiere ha nelle donne la sua forza principale.”

“La nostra scuola è stata onorata di collaborare a questo progetto con i nostri allievi, che hanno contribuito con il loro supporto in cucina. Si tratta di una bella collaborazione – ha spiegato la Preside Oliviero – che ha permesso ai ragazzi di vivere un’esperienza di inclusione e di contatto con gli altri.”

“Un corso che ridà dignità a donne che devono riprendersi il loro spazio – ha affermato l’Assessora Fortini – sono molto colpita dal lavoro che è stato fatto con loro e da ciò che sono riuscite a realizzare nelle cucine.”

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IL PROGETTO - “La Fragilità Dolce", presentati i primi risultati nel cortile della Fondazione Foqus

di Napoli Magazine

04/06/2025 - 18:33

Sono stati presentati questa mattina, nel cortile della Fondazione Foqus, i primi risultati del progetto “La Fragilità Dolce – Laboratori di pasticceria per donne e persone fragili ai Quartieri Spagnoli di Napoli”, avviato nel gennaio 2025 e finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Si tratta di un progetto che vede protagoniste un gruppo di donne – alcune napoletane, altre provenienti da diversi Paesi ma residenti nel quartiere – insieme a giovani con disabilità cognitive del Centro Argo, impegnati in un intenso percorso di formazione nell’ambito della pasticceria. Al tavolo dei relatori: Renato Quaglia, Direttore della Fondazione Foqus; Lucia Fortini, Assessora Regionale alle Politiche Sociali; e Daniela Oliviero, Dirigente Scolastica dell’Istituto Elena di Savoia.

Guidati dai maestri pasticceri Arturo Onufrio e Roberto Esposito, con la partecipazione di Mario Celotto di Quostro, i laboratori hanno permesso di costruire uno spazio comune in cui far incontrare saperi, culture, storie personali e competenze.

La Fragilità Dolce è un progetto promosso dalla Fondazione Foqus, in collaborazione con l’OdV Muezzin, l’APS “Napoli Children” e l’OdV “Progetto Solidale Donne”.

Al termine del percorso, previsto per il 2026, le donne coinvolte avranno:

acquisito competenze professionali spendibili in pasticcerie, cucine di ristoranti o nella gestione della sala e dell’accoglienza clienti;

sviluppato abilità specifiche nella produzione dolciaria, nella pasticceria artigianale e nella lavorazione del cioccolato;

maturato la capacità di proporre corsi brevi rivolti a residenti e turisti, per trasmettere le ricette della tradizione napoletana;

avviato un percorso per sperimentare attività di home-restaurant nel quartiere.

I giovani con disabilità cognitive del Centro Argo – già protagonisti della produzione dei pasti per i servizi educativi di FOQUS – hanno arricchito la loro esperienza di autonomia e professionalizzazione, vivendo una nuova occasione di crescita e valorizzazione.

“Le donne dei Quartieri Spagnoli sono di nuovo protagoniste qui, nei loro quartieri – ha dichiarato Renato Quaglia – in un percorso di competenza sulla pasticceria, sull'arte bianca. Un percorso che le mette di nuovo al centro, non solo grazie a nuove competenze, ma soprattutto rispetto al loro futuro. E questo quartiere ha nelle donne la sua forza principale.”

“La nostra scuola è stata onorata di collaborare a questo progetto con i nostri allievi, che hanno contribuito con il loro supporto in cucina. Si tratta di una bella collaborazione – ha spiegato la Preside Oliviero – che ha permesso ai ragazzi di vivere un’esperienza di inclusione e di contatto con gli altri.”

“Un corso che ridà dignità a donne che devono riprendersi il loro spazio – ha affermato l’Assessora Fortini – sono molto colpita dal lavoro che è stato fatto con loro e da ciò che sono riuscite a realizzare nelle cucine.”