Domenica 24 agosto alle ore 21:30 uno spettacolo calato nella contemporaneità e dedicato a una figura femminile centrale della mitologia classica: la straniera simbolo di una diversità mai accolta e destinata a un esilio perpetuo. La rivendicazione, fatale e disperata, di una donna straniera in una terra ostile. Amore e morte che si sfidano in vertiginosi duelli tra mondi inconciliabili. La legge brutale del potere e l'illusione della libertà. Domenica 24 agosto, alle ore 21:30, nel parco di Villa Arbusto a Lacco Ameno, il drammaturgo e regista Salvatore Ronga porta in scena uno spettacolo dedicato a uno dei miti classici più celebri della cultura occidentale: “L’altra Medea”.
Pur attingendo alla versione più accreditata, ispirata all’opera di Euripide, l’autore immerge la vicenda nella contemporaneità riaprendo nuovi scenari e attingendo a tracce precedenti che lasciano emergere una figura positiva, quella di Medea, portatrice di un’antica sapienza medica e assolutamente innocente rispetto alla terribile accusa di infanticidio di cui sono colpevoli, invece, gli abitanti di Corinto. Medea vive confinata in un campo, un luogo sospeso tra la città che la rifiuta come straniera e il mare che la separa dalla sua terra di origine. Ha un bambino ancora in fasce e un fratello che l’ha seguita nella fuga dalla Colchide con l’illusione di poter costruire per sé una nuova identità, realizzando così una metamorfosi di genere. Intanto Giasone, alla cui passione la donna non sa e non vuole rinunciare, trascorre le sue giornate nelle bettole dei sobborghi, dove si sfinisce un bicchiere dopo l’altro rimpiangendo la gloria passata.
Nel clima di incertezza generale e di crisi profonda, in città si pensa di recuperare la memoria dell’impresa del vello d’oro a fini propagandistici e si offre al frivolo e ambizioso Giasone l’occasione di sposare Creusa, la figlia di Creonte, il re di Corinto. Daniele Boccanfuso, Giulio Cigliano, Irene Esindi, Angelo Iacono, Lucrezia Mandolini, Antonio Manzi e Francesco Monti sono i giovani interpreti dello spettacolo, in scena a Villa Arbusto, che attraverso una scrittura intensa e appassionata, affronta temi di stringente attualità come la paura del diverso e dello straniero, il dramma dei profughi e i pericoli della propaganda politica, senza peraltro rinunciare a indagare i meccanismi che muovono l’agire dei protagonisti in una struggente e tormentata storia di amore. «Seppure in una veste originale e contemporanea» spiega il regista Salvatore Ronga, «‘L’altra Medea’ richiama il ricco patrimonio archeologico del Museo di Pithecusae con cui tesse una molteplicità di rimandi, per una serata di arte e di teatro in quella che fu residenza dell’editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli, alla cui memoria come ogni anno il Comune di Lacco Ameno dedica un ricco cartellone di iniziative».
«Tornare ai classici greci» commenta la vicesindaca con delega alla Cultura Carla Tufano, «è sempre un modo per ragionare sulla loro attualità, sulla complessità e le contraddizioni del presente. Ecco perché sono molto grata a Salvatore Ronga per aver scelto da tempo Villa Arbusto come spazio privilegiato dei suoi seguitissimi spettacoli. E lo sono a maggior ragione per questo lavoro, che pone al centro una figura femminile della mitologia classica, portatrice di riflessioni e interrogativi. Una donna che sceglie le passioni al posto del calcolo, la tolleranza al posto della condanna della diversità. Uno spettacolo coraggioso e, ne sono certa, indimenticabile – chiosa la Tufano – che conferma Villa Arbusto come polo culturale d’eccellenza, non solo per l’isola d’Ischia». “L’altra Medea” è uno spettacolo realizzato dall’Associazione culturale Metamorphosis e dal Comune di Lacco Ameno, con il Museo archeologico Pithecusae, nell’ambito del progetto “Pithecusae Festival 3° edizione”, incluso nel Cartellone degli Eventi Metropolitani 2024/2025.
di Napoli Magazine
18/08/2025 - 14:54
Domenica 24 agosto alle ore 21:30 uno spettacolo calato nella contemporaneità e dedicato a una figura femminile centrale della mitologia classica: la straniera simbolo di una diversità mai accolta e destinata a un esilio perpetuo. La rivendicazione, fatale e disperata, di una donna straniera in una terra ostile. Amore e morte che si sfidano in vertiginosi duelli tra mondi inconciliabili. La legge brutale del potere e l'illusione della libertà. Domenica 24 agosto, alle ore 21:30, nel parco di Villa Arbusto a Lacco Ameno, il drammaturgo e regista Salvatore Ronga porta in scena uno spettacolo dedicato a uno dei miti classici più celebri della cultura occidentale: “L’altra Medea”.
Pur attingendo alla versione più accreditata, ispirata all’opera di Euripide, l’autore immerge la vicenda nella contemporaneità riaprendo nuovi scenari e attingendo a tracce precedenti che lasciano emergere una figura positiva, quella di Medea, portatrice di un’antica sapienza medica e assolutamente innocente rispetto alla terribile accusa di infanticidio di cui sono colpevoli, invece, gli abitanti di Corinto. Medea vive confinata in un campo, un luogo sospeso tra la città che la rifiuta come straniera e il mare che la separa dalla sua terra di origine. Ha un bambino ancora in fasce e un fratello che l’ha seguita nella fuga dalla Colchide con l’illusione di poter costruire per sé una nuova identità, realizzando così una metamorfosi di genere. Intanto Giasone, alla cui passione la donna non sa e non vuole rinunciare, trascorre le sue giornate nelle bettole dei sobborghi, dove si sfinisce un bicchiere dopo l’altro rimpiangendo la gloria passata.
Nel clima di incertezza generale e di crisi profonda, in città si pensa di recuperare la memoria dell’impresa del vello d’oro a fini propagandistici e si offre al frivolo e ambizioso Giasone l’occasione di sposare Creusa, la figlia di Creonte, il re di Corinto. Daniele Boccanfuso, Giulio Cigliano, Irene Esindi, Angelo Iacono, Lucrezia Mandolini, Antonio Manzi e Francesco Monti sono i giovani interpreti dello spettacolo, in scena a Villa Arbusto, che attraverso una scrittura intensa e appassionata, affronta temi di stringente attualità come la paura del diverso e dello straniero, il dramma dei profughi e i pericoli della propaganda politica, senza peraltro rinunciare a indagare i meccanismi che muovono l’agire dei protagonisti in una struggente e tormentata storia di amore. «Seppure in una veste originale e contemporanea» spiega il regista Salvatore Ronga, «‘L’altra Medea’ richiama il ricco patrimonio archeologico del Museo di Pithecusae con cui tesse una molteplicità di rimandi, per una serata di arte e di teatro in quella che fu residenza dell’editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli, alla cui memoria come ogni anno il Comune di Lacco Ameno dedica un ricco cartellone di iniziative».
«Tornare ai classici greci» commenta la vicesindaca con delega alla Cultura Carla Tufano, «è sempre un modo per ragionare sulla loro attualità, sulla complessità e le contraddizioni del presente. Ecco perché sono molto grata a Salvatore Ronga per aver scelto da tempo Villa Arbusto come spazio privilegiato dei suoi seguitissimi spettacoli. E lo sono a maggior ragione per questo lavoro, che pone al centro una figura femminile della mitologia classica, portatrice di riflessioni e interrogativi. Una donna che sceglie le passioni al posto del calcolo, la tolleranza al posto della condanna della diversità. Uno spettacolo coraggioso e, ne sono certa, indimenticabile – chiosa la Tufano – che conferma Villa Arbusto come polo culturale d’eccellenza, non solo per l’isola d’Ischia». “L’altra Medea” è uno spettacolo realizzato dall’Associazione culturale Metamorphosis e dal Comune di Lacco Ameno, con il Museo archeologico Pithecusae, nell’ambito del progetto “Pithecusae Festival 3° edizione”, incluso nel Cartellone degli Eventi Metropolitani 2024/2025.