Cultura & Gossip
L'EVENTO - Bruce LaBruce dal Canada a Napoli per una performance nella Crypta Neapolitana
21.07.2025 15:51 di Napoli Magazine

Sbarca a Napoli il canadese Bruce LaBruce, uno degli artisti contemporanei più stimati per la riflessione di genere, che interagirà con il drammaturgo napoletano Gian Maria Cervo. Insieme porteranno arte e performance in alcune speciali location partenopee, a partire dal Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi. Appuntamento per mercoledì 23 luglio 2025 alle ore 18.00 nel parco sospeso sulle pendici orientali del promontorio di Posillipo, con una performance a ingresso gratuito che vedrà protagonisti gli stessi spettatori.

Il Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi, dove in età augustea fu scavata la Crypta Neapolitana che farà da quinta teatrale alla performance, si anima con un progetto teatro-filmico ideato da Cervo insieme a Bruce LaBruce, “La magia dell'uovo”, che lega le origini di Napoli a quelle della commedia. In questa occasione diventa ancora più evocativo il titolo dell’intervento artistico che allude all'uovo di Virgilio, alla commedia di Dante e alla carica eversiva della commedia dell'arte. L’opera è una narrazione che concentra più epoche in un medesimo spazio e raccoglie voci napoletane e italiane di tutte le epoche con omaggi che vanno da Berni a Di Giacomo, da Settembrini a Ruccello fino a Moscato.

L’incontro tra Bruce LaBruce - regista, fotografo, scrittore e artista che vive a Toronto e lavora in tutto il mondo - e Gian Maria Cervo, drammaturgo italiano internazionalmente acclamato le cui opere sono state rappresentate presso prestigiose istituzioni culturali in dodici paesi di tre diversi continenti- ha fatto nascere una performance che catapulta lo spettatore in una Napoli sospesa tra mito e contemporaneità.

Un attore enigmatico e fluido si immerge in una performance teatrale ispirata al leggendario uovo di Virgilio, simbolo esoterico della città e metafora dell’identità mutevole. Il protagonista - figura a metà tra Pulcinella e un moderno flâneur - si muove tra i vicoli, i teatri e i luoghi sacri di Neapolis, portando avanti un’indagine esistenziale che è anche una prova scenica: un monologo che mescola tradizione, eros e ritualità. Mentre recita versi di Francesco Berni e si confronta con la memoria arcana della città, incontra due personaggi che mettono in crisi la sua percezione della realtà: un ragazzo giovane e misterioso, ribelle e autodistruttivo, e una donna enigmatica, ferita e visionaria. Entrambi sembrano usciti da un sogno o da un vecchio film italiano – nello specifico “Il mare” di Giuseppe Patroni Griffi – e si rivelano come riflessi emotivi e speculari dell’attore stesso.

Napoli è il quarto personaggio: viva, ambigua, antica e sensuale. Le sue leggende si intrecciano al presente del protagonista, rievocate in visioni quasi medianiche. Tutto sembra spingere verso la dissoluzione dei confini tra maschile e femminile, sacro e profano, reale e immaginario. Nel continuo tentativo di “dire qualcosa di vero”, l’attore si perde, e con lui anche lo spettatore: ciò che accade è finzione, sogno, o una verità che si manifesta solo nel momento della performance?

In questo viaggio teatrale, queer e visionario, si celebrano i 2500 anni di Napoli come un rituale iniziatico, un omaggio poetico al suo spirito metamorfico, alla sua teatralità intrinseca e al potere antico della sua memoria.

L'evento è realizzato in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Campania e Museum Film, e con la co-curatela di Roberto D'Avascio dell'associazione Arci Movie. La parte teatrale del progetto teatro-filmico di Bruce LaBruce e Gian Maria Cervo vede protagonista Roberto Caccioppoli, che si esibisce in una performance artistica in italiano-inglese-napoletano. La performance coinvolgerà anche gli spettatori che, autorizzando gli organizzatori con una liberatoria, avranno l’opportunità di apparire nel film di LaBruce ispirato al testo di Cervo. Gli interessati possono contattare l'indirizzo ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com per partecipare al progetto.  Allo stesso indirizzo è possibile prenotare l’ingresso gratuito all’evento che avrà un numero limitato di spettatori.

Bruce LaBruce è un regista, fotografo, scrittore e artista che vive a Toronto ma lavora a livello internazionale, vincitore di un Teddy Award alla Berlinale, il prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Berlino, e presente nei maggiori Festival cinematografici del mondo- Venezia, Cannes, Toronto - e le cui opere sono esaltate dalle più importanti testate giornalistiche del mondo.

Oltre a numerosi cortometraggi, ha scritto e diretto tredici lungometraggi, tra cui "Gerontophilia", che ha vinto il Gran Premio al Festival du Nouveau Cinema di Montreal nel 2013. Come fotografo ha esposto in numerose gallerie in tutto il mondo, tra cui una mostra fotografica intitolata "Obscenity" alla Galleria La Fresh di Madrid, che ha suscitato scalpore in Spagna. Il suo lungometraggio "L.A. Zombie" è stato presentato in concorso al Festival del cinema di Locarno nel 2010 ed è stato successivamente vietato in Australia.

LaBruce ha collaborato con diverse riviste, giornali e siti web internazionali, sia come scrittore che come fotografo, tra cui Index Magazine, per la quale è stato anche collaboratore editoriale, Vice, The National Post, The Guardian UK, Honcho, Purple Fashion, Numero, Dazed and Confused, Tank, BlackBook, Bon, Fantastic Man, Man About Town e molti altri.

Ha avuto diverse retrospettive cinematografiche di rilievo, tra cui una al TIFF/Bell Lighthouse sotto l'egida del Toronto International Film Festival nel 2014 e una al MoMA di New York nel 2015. Il suo ultimo lungometraggio, "Saint-Narcisse", è attualmente in programmazione nei festival e uscirà a livello internazionale nel 2021. Il suo nuovo libro fotografico, "Death Book", è ora disponibile presso Baron Book. Un nuovo libro di sue fotografie, intitolato "Fixations", uscirà all'inizio del prossimo anno per Milos Mestas Editions.

Gian Maria Cervo (Napoli 1970) è un drammaturgo italiano acclamato internazionalmente. Notato verso l’inizio degli anni Duemila per il suo stile personale al Festival Sitges Teatre Internacional in Spagna dal collega tedesco Roland Schimmelpfennig, è stato poi nominato da Andreas Beck autore in residenza della Deutsches Schauspielhaus in Hamburg, Teatro Nazionale della Città anseatica, per la stagione 2001-2002.

I suoi testi sono stati rappresentati in alcuni dei maggiori Teatri e Festival d'Europa, in vari prestigiosi teatri russi e sono stati messi in scena da noti registi inglesi e americani.

Nel 2013 Cervo è stato il primo autore italiano dopo Goldoni, Pirandello e Dario Fo ad essere messo in scena dalla Shanghai Theatre Academy, la più prestigiosa accademia teatrale in Cina.

Nel 1997 ha fondato il Festival di drammaturgia contemporanea "Quartieri dell'Arte", di cui mantiene ancora oggi la direzione artistica. Dal 2022 è direttore di CLASH, collana di drammaturgia contemporanea edita da Castelvecchi.

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L'EVENTO - Bruce LaBruce dal Canada a Napoli per una performance nella Crypta Neapolitana

di Napoli Magazine

21/07/2025 - 15:51

Sbarca a Napoli il canadese Bruce LaBruce, uno degli artisti contemporanei più stimati per la riflessione di genere, che interagirà con il drammaturgo napoletano Gian Maria Cervo. Insieme porteranno arte e performance in alcune speciali location partenopee, a partire dal Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi. Appuntamento per mercoledì 23 luglio 2025 alle ore 18.00 nel parco sospeso sulle pendici orientali del promontorio di Posillipo, con una performance a ingresso gratuito che vedrà protagonisti gli stessi spettatori.

Il Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi, dove in età augustea fu scavata la Crypta Neapolitana che farà da quinta teatrale alla performance, si anima con un progetto teatro-filmico ideato da Cervo insieme a Bruce LaBruce, “La magia dell'uovo”, che lega le origini di Napoli a quelle della commedia. In questa occasione diventa ancora più evocativo il titolo dell’intervento artistico che allude all'uovo di Virgilio, alla commedia di Dante e alla carica eversiva della commedia dell'arte. L’opera è una narrazione che concentra più epoche in un medesimo spazio e raccoglie voci napoletane e italiane di tutte le epoche con omaggi che vanno da Berni a Di Giacomo, da Settembrini a Ruccello fino a Moscato.

L’incontro tra Bruce LaBruce - regista, fotografo, scrittore e artista che vive a Toronto e lavora in tutto il mondo - e Gian Maria Cervo, drammaturgo italiano internazionalmente acclamato le cui opere sono state rappresentate presso prestigiose istituzioni culturali in dodici paesi di tre diversi continenti- ha fatto nascere una performance che catapulta lo spettatore in una Napoli sospesa tra mito e contemporaneità.

Un attore enigmatico e fluido si immerge in una performance teatrale ispirata al leggendario uovo di Virgilio, simbolo esoterico della città e metafora dell’identità mutevole. Il protagonista - figura a metà tra Pulcinella e un moderno flâneur - si muove tra i vicoli, i teatri e i luoghi sacri di Neapolis, portando avanti un’indagine esistenziale che è anche una prova scenica: un monologo che mescola tradizione, eros e ritualità. Mentre recita versi di Francesco Berni e si confronta con la memoria arcana della città, incontra due personaggi che mettono in crisi la sua percezione della realtà: un ragazzo giovane e misterioso, ribelle e autodistruttivo, e una donna enigmatica, ferita e visionaria. Entrambi sembrano usciti da un sogno o da un vecchio film italiano – nello specifico “Il mare” di Giuseppe Patroni Griffi – e si rivelano come riflessi emotivi e speculari dell’attore stesso.

Napoli è il quarto personaggio: viva, ambigua, antica e sensuale. Le sue leggende si intrecciano al presente del protagonista, rievocate in visioni quasi medianiche. Tutto sembra spingere verso la dissoluzione dei confini tra maschile e femminile, sacro e profano, reale e immaginario. Nel continuo tentativo di “dire qualcosa di vero”, l’attore si perde, e con lui anche lo spettatore: ciò che accade è finzione, sogno, o una verità che si manifesta solo nel momento della performance?

In questo viaggio teatrale, queer e visionario, si celebrano i 2500 anni di Napoli come un rituale iniziatico, un omaggio poetico al suo spirito metamorfico, alla sua teatralità intrinseca e al potere antico della sua memoria.

L'evento è realizzato in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Campania e Museum Film, e con la co-curatela di Roberto D'Avascio dell'associazione Arci Movie. La parte teatrale del progetto teatro-filmico di Bruce LaBruce e Gian Maria Cervo vede protagonista Roberto Caccioppoli, che si esibisce in una performance artistica in italiano-inglese-napoletano. La performance coinvolgerà anche gli spettatori che, autorizzando gli organizzatori con una liberatoria, avranno l’opportunità di apparire nel film di LaBruce ispirato al testo di Cervo. Gli interessati possono contattare l'indirizzo ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com per partecipare al progetto.  Allo stesso indirizzo è possibile prenotare l’ingresso gratuito all’evento che avrà un numero limitato di spettatori.

Bruce LaBruce è un regista, fotografo, scrittore e artista che vive a Toronto ma lavora a livello internazionale, vincitore di un Teddy Award alla Berlinale, il prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Berlino, e presente nei maggiori Festival cinematografici del mondo- Venezia, Cannes, Toronto - e le cui opere sono esaltate dalle più importanti testate giornalistiche del mondo.

Oltre a numerosi cortometraggi, ha scritto e diretto tredici lungometraggi, tra cui "Gerontophilia", che ha vinto il Gran Premio al Festival du Nouveau Cinema di Montreal nel 2013. Come fotografo ha esposto in numerose gallerie in tutto il mondo, tra cui una mostra fotografica intitolata "Obscenity" alla Galleria La Fresh di Madrid, che ha suscitato scalpore in Spagna. Il suo lungometraggio "L.A. Zombie" è stato presentato in concorso al Festival del cinema di Locarno nel 2010 ed è stato successivamente vietato in Australia.

LaBruce ha collaborato con diverse riviste, giornali e siti web internazionali, sia come scrittore che come fotografo, tra cui Index Magazine, per la quale è stato anche collaboratore editoriale, Vice, The National Post, The Guardian UK, Honcho, Purple Fashion, Numero, Dazed and Confused, Tank, BlackBook, Bon, Fantastic Man, Man About Town e molti altri.

Ha avuto diverse retrospettive cinematografiche di rilievo, tra cui una al TIFF/Bell Lighthouse sotto l'egida del Toronto International Film Festival nel 2014 e una al MoMA di New York nel 2015. Il suo ultimo lungometraggio, "Saint-Narcisse", è attualmente in programmazione nei festival e uscirà a livello internazionale nel 2021. Il suo nuovo libro fotografico, "Death Book", è ora disponibile presso Baron Book. Un nuovo libro di sue fotografie, intitolato "Fixations", uscirà all'inizio del prossimo anno per Milos Mestas Editions.

Gian Maria Cervo (Napoli 1970) è un drammaturgo italiano acclamato internazionalmente. Notato verso l’inizio degli anni Duemila per il suo stile personale al Festival Sitges Teatre Internacional in Spagna dal collega tedesco Roland Schimmelpfennig, è stato poi nominato da Andreas Beck autore in residenza della Deutsches Schauspielhaus in Hamburg, Teatro Nazionale della Città anseatica, per la stagione 2001-2002.

I suoi testi sono stati rappresentati in alcuni dei maggiori Teatri e Festival d'Europa, in vari prestigiosi teatri russi e sono stati messi in scena da noti registi inglesi e americani.

Nel 2013 Cervo è stato il primo autore italiano dopo Goldoni, Pirandello e Dario Fo ad essere messo in scena dalla Shanghai Theatre Academy, la più prestigiosa accademia teatrale in Cina.

Nel 1997 ha fondato il Festival di drammaturgia contemporanea "Quartieri dell'Arte", di cui mantiene ancora oggi la direzione artistica. Dal 2022 è direttore di CLASH, collana di drammaturgia contemporanea edita da Castelvecchi.