Cultura & Gossip
MAGGIO DELLA MUSICA - "No Borders", Antonio Faraò in concerto a Villa Pignatelli
22.05.2025 09:04 di Napoli Magazine

Da qualche anno Il Maggio della Musica sceglie di proporre sempre un piano solo jazz: dopo Fred Hersch nel 2023 e Gilda Buttà nel 2024, è la volta di Antonio Faraò. Il musicista romano sabato 24 maggio alle ore 20.00 si esibisce in Villa Pignatelli, quinto appuntamento della rassegna diretta da Stefano Valanzuolo. Il recital ha come titolo “No Borders”, senza confini. Proprio lo stile trasversale di Faraò è il tratto distintivo di questo concerto: il programma accosta standard jazzistici consolidati e amati dal pubblico, resi nella sua rilettura molto personale, a lavori originali, con un linguaggio libero di spaziare tra codici musicali di diversa matrice. “Mi piace essere libero senza imposizioni – ha dichiarato qualche mese fa alla rivista Musica Jazz - Potrei anche accettare di suonare una musica che non mi rende subito entusiasta ma cercherei comunque di convertirla nel mio modo”.

Faraò è considerato uno dei pianisti più accreditati e più ‘internazionali’, per stile e visibilità, del jazz italiano. Ha goduto e gode della stima di un mostro sacro del settore come Herbie Hancock che dice di lui: “Ci sono calore, convinzione e grinta nel modo di suonare di Antonio Faraò. Mi hanno immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il candore delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande”.

Tra i suoi ultimi progetti discografici c’è l’album “Tributes”, uscito lo scorso anno, nel quale è accompagnato da John Patitucci e Jeff Ballard: una serie di tributi a musicisti con i quali Faraò ha avuto un rapporto umano e artistico intenso o che hanno segnato il suo percorso musicale come McCoy Tyner, Wayne Shorter, Didier Lockwood, Michel Petrucciani.

 

Biografia

Antonio Faraò

Pianista e compositore, è considerato uno tra i più importanti nomi del jazz internazionale contemporaneo. Il suo stile è caratterizzato da eccellente padronanza strumentale, ardente carica emozionale, fertile vena compositiva, senso ritmico e raffinatezza comunicativa.

Romano, nato nel 1965, proviene da una famiglia dalle profonde radici musicali: la mamma nota pittrice e poetessa e il padre batterista jazz. La sua carriera solistica è ricca di successi fin dall’inizio, come la vittoria ottenuta nella categoria “Nuovi Talenti” al referendum indetto dalla rivista “Musica Jazz” nel 1991. Stringe presto collaborazioni con moltissimi musicisti di prima grandezza come, tra gli altri, Jack DeJohnette, Billy Cobham, Ivan Lins, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Didier Lockwood, Billy Hart, Lenny White, Eddie Gomez, Bob Berg, Joe Lovano, Dave Liebman, Wayne Shorter, Richard Galliano, Al Jarreau, Marcus Miller, Toots Thielemans, Christian McBride...  

Recentemente è stato invitato da Herbie Hancock per partecipare all’International Jazz Day, un evento mondiale, organizzato dall’Unesco e dalle Nazioni Unite, assieme a Branford Marsalis, Kurt Elling, Wayne Shorter, Marcus Miller, Al Jarreau. Nel suo album “Eklektik” (Warner Music) compaiono come ospiti Snoop Dogg, Marcus Miller, Lenny White. 

Dal 2023 è coinvolto nel progetto “McCoy Tyner Legends: è un quintetto tutto statunitense dove Faraò, unico musicista europeo, condivide il palco con Chico Freeman al sax tenore, Steve Turre al trombone, Avery Sharpe al contrabbasso e Ronnie Burrage alla batteria.

 

 

 

Prossimo appuntamento

Villa Pignatelli

Giovedì 29 maggio, ore 20.00

TRA LA RUSSIA E HOLLYWOOD

Christiana Coppola, violoncello

Simone Pedroni, pianoforte

Musiche di Rachmaninov, Shostakovich, J. Williams

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MAGGIO DELLA MUSICA - "No Borders", Antonio Faraò in concerto a Villa Pignatelli

di Napoli Magazine

22/05/2025 - 09:04

Da qualche anno Il Maggio della Musica sceglie di proporre sempre un piano solo jazz: dopo Fred Hersch nel 2023 e Gilda Buttà nel 2024, è la volta di Antonio Faraò. Il musicista romano sabato 24 maggio alle ore 20.00 si esibisce in Villa Pignatelli, quinto appuntamento della rassegna diretta da Stefano Valanzuolo. Il recital ha come titolo “No Borders”, senza confini. Proprio lo stile trasversale di Faraò è il tratto distintivo di questo concerto: il programma accosta standard jazzistici consolidati e amati dal pubblico, resi nella sua rilettura molto personale, a lavori originali, con un linguaggio libero di spaziare tra codici musicali di diversa matrice. “Mi piace essere libero senza imposizioni – ha dichiarato qualche mese fa alla rivista Musica Jazz - Potrei anche accettare di suonare una musica che non mi rende subito entusiasta ma cercherei comunque di convertirla nel mio modo”.

Faraò è considerato uno dei pianisti più accreditati e più ‘internazionali’, per stile e visibilità, del jazz italiano. Ha goduto e gode della stima di un mostro sacro del settore come Herbie Hancock che dice di lui: “Ci sono calore, convinzione e grinta nel modo di suonare di Antonio Faraò. Mi hanno immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il candore delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande”.

Tra i suoi ultimi progetti discografici c’è l’album “Tributes”, uscito lo scorso anno, nel quale è accompagnato da John Patitucci e Jeff Ballard: una serie di tributi a musicisti con i quali Faraò ha avuto un rapporto umano e artistico intenso o che hanno segnato il suo percorso musicale come McCoy Tyner, Wayne Shorter, Didier Lockwood, Michel Petrucciani.

 

Biografia

Antonio Faraò

Pianista e compositore, è considerato uno tra i più importanti nomi del jazz internazionale contemporaneo. Il suo stile è caratterizzato da eccellente padronanza strumentale, ardente carica emozionale, fertile vena compositiva, senso ritmico e raffinatezza comunicativa.

Romano, nato nel 1965, proviene da una famiglia dalle profonde radici musicali: la mamma nota pittrice e poetessa e il padre batterista jazz. La sua carriera solistica è ricca di successi fin dall’inizio, come la vittoria ottenuta nella categoria “Nuovi Talenti” al referendum indetto dalla rivista “Musica Jazz” nel 1991. Stringe presto collaborazioni con moltissimi musicisti di prima grandezza come, tra gli altri, Jack DeJohnette, Billy Cobham, Ivan Lins, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Didier Lockwood, Billy Hart, Lenny White, Eddie Gomez, Bob Berg, Joe Lovano, Dave Liebman, Wayne Shorter, Richard Galliano, Al Jarreau, Marcus Miller, Toots Thielemans, Christian McBride...  

Recentemente è stato invitato da Herbie Hancock per partecipare all’International Jazz Day, un evento mondiale, organizzato dall’Unesco e dalle Nazioni Unite, assieme a Branford Marsalis, Kurt Elling, Wayne Shorter, Marcus Miller, Al Jarreau. Nel suo album “Eklektik” (Warner Music) compaiono come ospiti Snoop Dogg, Marcus Miller, Lenny White. 

Dal 2023 è coinvolto nel progetto “McCoy Tyner Legends: è un quintetto tutto statunitense dove Faraò, unico musicista europeo, condivide il palco con Chico Freeman al sax tenore, Steve Turre al trombone, Avery Sharpe al contrabbasso e Ronnie Burrage alla batteria.

 

 

 

Prossimo appuntamento

Villa Pignatelli

Giovedì 29 maggio, ore 20.00

TRA LA RUSSIA E HOLLYWOOD

Christiana Coppola, violoncello

Simone Pedroni, pianoforte

Musiche di Rachmaninov, Shostakovich, J. Williams