Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “ Ad oggi, di fatto, non possiamo dire le distanze tra le squadre. Anche perché, da quanto sembra, anche il Napoli cambierà molto. Le squadre italiane sono troppe vecchie rispetto a quelle europee ed è questo che ci deve far preoccupare.Il Napoli, almeno sulla carta, sarà un po’ avvantaggiato, visto che non ha cambiato allenatore. Le altre, invece, hanno cambiato la loro guida tecnica. Ho seguito pochissimo questo Mondiale per Club, visto che è una sola cosa economica. In Italia bisogna cambiare le regole, la Nazionale non può dipendere da un giocatore di 38 anni. Un società che deve fare la Champions deve avere: stadio di proprietà, 80% di giocatori italiani nel settore giovanile, almeno fino alla maggiore età, e strutture adeguate per quest’ultimo. Ci vuole una legge. La vedo difficile la qualificazione al Mondiale. Gattuso? Lo conosciamo, può dare una scossa ma ha preso una brutta gatta da pelare. Abbiamo una buona Nazionale, ma non Mondiale. Poi, magari, Spalletti non ha trovato la chiave giusta: essere un ottimo allenatore di club non vuol dire che tu possa essere un grande CT. La Nazionale non rifiuta mai, soprattutto per i tuoi compagni di squadra. Gianfranco Zola mi ha detto che qualcosa per i giovani la stanno facendo”.
di Napoli Magazine
28/06/2025 - 12:33
Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni ufficiali di ‘Radio Napoli Centrale’: “ Ad oggi, di fatto, non possiamo dire le distanze tra le squadre. Anche perché, da quanto sembra, anche il Napoli cambierà molto. Le squadre italiane sono troppe vecchie rispetto a quelle europee ed è questo che ci deve far preoccupare.Il Napoli, almeno sulla carta, sarà un po’ avvantaggiato, visto che non ha cambiato allenatore. Le altre, invece, hanno cambiato la loro guida tecnica. Ho seguito pochissimo questo Mondiale per Club, visto che è una sola cosa economica. In Italia bisogna cambiare le regole, la Nazionale non può dipendere da un giocatore di 38 anni. Un società che deve fare la Champions deve avere: stadio di proprietà, 80% di giocatori italiani nel settore giovanile, almeno fino alla maggiore età, e strutture adeguate per quest’ultimo. Ci vuole una legge. La vedo difficile la qualificazione al Mondiale. Gattuso? Lo conosciamo, può dare una scossa ma ha preso una brutta gatta da pelare. Abbiamo una buona Nazionale, ma non Mondiale. Poi, magari, Spalletti non ha trovato la chiave giusta: essere un ottimo allenatore di club non vuol dire che tu possa essere un grande CT. La Nazionale non rifiuta mai, soprattutto per i tuoi compagni di squadra. Gianfranco Zola mi ha detto che qualcosa per i giovani la stanno facendo”.