NAPOLI - Novanta minuti più recupero sembravano ormai non sufficienti a sbloccare il risultato, col Cagliari che aveva alzato il suo muro difensivo davanti alla porta del Napoli impedendo agli azzurri di concretizzare le varie occasioni create, così alcuni tifosi hanno cominciato a lasciare lo stadio Maradona per anticiparsi rispetto al deflusso di migliaia di persone che di lì a poco si sarebbero riversate in strada per tornare a casa, di fatto creando un inesorabile traffico notturno che caratterizza l'area intorno all'impianto di Fuorigrotta: il pareggio era ormai un risultato più che prevedibile dato l'andamento del match, ma chi ha lasciato il suo seggiolino al Maradona prima del tempo si è perso la massima espressione della mentalità contiana messa in campo dagli azzurri ad una manciata di secondi dal triplice fischio finale. Su cross di Buongiorno, un mastodontico Anguissa ha tirato con potenza nella porta avversaria segnando in un guizzo il gol della vittoria e scatenando l'entusiasmo dei supporter partenopei. Vincere non è mai semplice, farlo in questo modo fa volare leggeri sulle ali di una gioia ormai inaspettata e per questo poi goduta ancora più intensamente. Il Napoli si è messo d'impegno a cercare di sbloccare il risultato, non si è mai scoraggiato, ha dimostrato carattere nel continuare caparbio fino alla fine a trovare il punto di svolta e ci è riuscito, celebrando con il suo gioco la più autentica mentalità vincente inculcatagli da Conte. Questo è il valore aggiunto inestimabile che la squadra ha acquisito grazie al suo allenatore, è un imprinting prezioso che spinge a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ad essere famelici e tenaci, a provarci ancora, ancora ed ancora finché restano anche solo pochi secondi da giocare, perché finché il pallone continua a rotolare sul campo e l'arbitro non fischia la fine del gioco, tutto può accadere e una manciata di secondi basta a cambiare le sorti di una partita. Questione di concentrazione, dedizione, lavoro, impegno. La partita col Cagliari è di ispirazione a non mollare mai, a non arrendersi, a crederci fino alla fine. La prima gara casalinga della nuova stagione ha confermato le ottime impressioni sulla squadra di Conte che si è presentata già con autorevolezza sul palcoscenico calcistico nazionale, in attesa poi del debutto europeo nelle notti stellate della Champions. Ora la sosta, poi avanti con fiducia di partita in partita. Intanto, applausi al Napoli.
di Napoli Magazine
01/09/2025 - 11:00
NAPOLI - Novanta minuti più recupero sembravano ormai non sufficienti a sbloccare il risultato, col Cagliari che aveva alzato il suo muro difensivo davanti alla porta del Napoli impedendo agli azzurri di concretizzare le varie occasioni create, così alcuni tifosi hanno cominciato a lasciare lo stadio Maradona per anticiparsi rispetto al deflusso di migliaia di persone che di lì a poco si sarebbero riversate in strada per tornare a casa, di fatto creando un inesorabile traffico notturno che caratterizza l'area intorno all'impianto di Fuorigrotta: il pareggio era ormai un risultato più che prevedibile dato l'andamento del match, ma chi ha lasciato il suo seggiolino al Maradona prima del tempo si è perso la massima espressione della mentalità contiana messa in campo dagli azzurri ad una manciata di secondi dal triplice fischio finale. Su cross di Buongiorno, un mastodontico Anguissa ha tirato con potenza nella porta avversaria segnando in un guizzo il gol della vittoria e scatenando l'entusiasmo dei supporter partenopei. Vincere non è mai semplice, farlo in questo modo fa volare leggeri sulle ali di una gioia ormai inaspettata e per questo poi goduta ancora più intensamente. Il Napoli si è messo d'impegno a cercare di sbloccare il risultato, non si è mai scoraggiato, ha dimostrato carattere nel continuare caparbio fino alla fine a trovare il punto di svolta e ci è riuscito, celebrando con il suo gioco la più autentica mentalità vincente inculcatagli da Conte. Questo è il valore aggiunto inestimabile che la squadra ha acquisito grazie al suo allenatore, è un imprinting prezioso che spinge a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ad essere famelici e tenaci, a provarci ancora, ancora ed ancora finché restano anche solo pochi secondi da giocare, perché finché il pallone continua a rotolare sul campo e l'arbitro non fischia la fine del gioco, tutto può accadere e una manciata di secondi basta a cambiare le sorti di una partita. Questione di concentrazione, dedizione, lavoro, impegno. La partita col Cagliari è di ispirazione a non mollare mai, a non arrendersi, a crederci fino alla fine. La prima gara casalinga della nuova stagione ha confermato le ottime impressioni sulla squadra di Conte che si è presentata già con autorevolezza sul palcoscenico calcistico nazionale, in attesa poi del debutto europeo nelle notti stellate della Champions. Ora la sosta, poi avanti con fiducia di partita in partita. Intanto, applausi al Napoli.