NAPOLI - McTominay disegna Calcio, De Bruyne lo ricama. Chi ben comincia è a metà dell'opera. Il Napoli, uscito dal Mapei Stadium, forte del 2-0 sui neroverdi ha di che sorridere. Rispetto alla scorsa stagione quando l'inciampo a Verona scatenò dubbi e perplessità, l'esordio in campionato rilassa la mente e concede sensazioni positive. La vittoria è sempre la medicina giusta, soprattutto se c'è da digerire l'improvviso infortunio di Lukaku. Bravo Conte a non scomporsi e a sottolineare, sin dalla vigilia del match, che non sono ammessi alibi, di nessun tipo. La scelta dei 4 centrocampisti, con Lobotka sempre più abile in cabina di regia, mentre Anguissa ha continuato a mostrare tutta la sua netta superiorità fisica rispetto ai neopromossi avversari, ha generato una chiave tattica che ha reso di fatto il Napoli del tutto imprevedibile: le incursioni di McTominay e De Bruyne, infatti, sono state di difficilissima lettura per i padroni di casa, senza dimenticare il fondamentale apporto di Politano, che con i suoi tagli ha mandato in tilt la difesa emiliana, al di là dell'assist al bacio per l'incornata vincente di McTominay e il palo centrato dopo un duetto con lo scozzese. Se a questi dati si aggiunge anche il legno colpito da Scott, ecco che le dimensioni del risultato sarebbero potute diventare diverse se la mira di alcune conclusioni non avesse incontrato degli ostacoli. Capitolo Lucca: non mi è dispiaciuto. E' chiaro che non si puo' pretendere dall'uomo preso per crescere alle spalle di Lukaku tutto e subito, ma va evidenziato un aspetto: è risultato più che utile nel ruolo di boa in attacco, con palloni smistati e mai persi in zona offensiva, nonostante il pressing degli avversari. Il Sassuolo, con alcuni elementi come Doig, il solito Laurientè (che contro il Napoli si esalta puntualmente, mentre nella recente apparizione in Coppa Italia non aveva per nulla brillato) e Pinamonti, ha tentato l'affondo senza riuscirci. D'altronde gli uomini di Conte hanno dato ampia dimostrazione di compattezza e solidità difensiva, grazie al muro eretto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (sì, anche lui) e Olivera, con Meret che ha fatto il suo (eccezion fatta per quel controllo maldestro in due tempi sulla conclusione dalla media distanza di Pinamonti, azione da tenere in conto fino ad un certo punto essendo stato successivamente fermato il gioco per un fallo subìto). Certo, a voler cercare il pelo nell'uovo, forse dai subentrati Neres e Noa Lang sarebbe potuta arrivare la ciliegina sulla torta, ma non mi soffermerei più di tanto su questo pensiero. Partire con il piede giusto, piuttosto, fa sempre piacere. Ora bisogna continuare a collezionare poche chiacchiere puntando essenzialmente sui fatti, come auspicato dal tecnico. Sarà una lunga stagione, prendete il Milan di Allegri (senza competizioni europee in programma) che, nonostante i buoni auspici, ha steccato in casa contro la volenterosa Cremonese. Destino diverso per la Roma, vittoriosa di misura contro il Bologna. Ha ragione Conte quando sostiene che non bisogna mai avere cali di tensione. Questo concetto sembra averlo trasferito anche a De Bruyne, la cui classe e il cui genio autorizzano nuovi sogni di gloria, grazie anche alla straordinaria efficienza di McTominay, sempre più protagonista assoluto di questo Napoli, con lo scudetto cucito sul petto ed onorato in pieno con la "mentalità contiana" nella prima uscita stagionale. Con il mercato ancora aperto, ed altri colpi nel mirino, si può essere ottimisti. E siamo solo all'inizio! Buon campionato a tutti.
di Napoli Magazine
24/08/2025 - 14:15
NAPOLI - McTominay disegna Calcio, De Bruyne lo ricama. Chi ben comincia è a metà dell'opera. Il Napoli, uscito dal Mapei Stadium, forte del 2-0 sui neroverdi ha di che sorridere. Rispetto alla scorsa stagione quando l'inciampo a Verona scatenò dubbi e perplessità, l'esordio in campionato rilassa la mente e concede sensazioni positive. La vittoria è sempre la medicina giusta, soprattutto se c'è da digerire l'improvviso infortunio di Lukaku. Bravo Conte a non scomporsi e a sottolineare, sin dalla vigilia del match, che non sono ammessi alibi, di nessun tipo. La scelta dei 4 centrocampisti, con Lobotka sempre più abile in cabina di regia, mentre Anguissa ha continuato a mostrare tutta la sua netta superiorità fisica rispetto ai neopromossi avversari, ha generato una chiave tattica che ha reso di fatto il Napoli del tutto imprevedibile: le incursioni di McTominay e De Bruyne, infatti, sono state di difficilissima lettura per i padroni di casa, senza dimenticare il fondamentale apporto di Politano, che con i suoi tagli ha mandato in tilt la difesa emiliana, al di là dell'assist al bacio per l'incornata vincente di McTominay e il palo centrato dopo un duetto con lo scozzese. Se a questi dati si aggiunge anche il legno colpito da Scott, ecco che le dimensioni del risultato sarebbero potute diventare diverse se la mira di alcune conclusioni non avesse incontrato degli ostacoli. Capitolo Lucca: non mi è dispiaciuto. E' chiaro che non si puo' pretendere dall'uomo preso per crescere alle spalle di Lukaku tutto e subito, ma va evidenziato un aspetto: è risultato più che utile nel ruolo di boa in attacco, con palloni smistati e mai persi in zona offensiva, nonostante il pressing degli avversari. Il Sassuolo, con alcuni elementi come Doig, il solito Laurientè (che contro il Napoli si esalta puntualmente, mentre nella recente apparizione in Coppa Italia non aveva per nulla brillato) e Pinamonti, ha tentato l'affondo senza riuscirci. D'altronde gli uomini di Conte hanno dato ampia dimostrazione di compattezza e solidità difensiva, grazie al muro eretto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (sì, anche lui) e Olivera, con Meret che ha fatto il suo (eccezion fatta per quel controllo maldestro in due tempi sulla conclusione dalla media distanza di Pinamonti, azione da tenere in conto fino ad un certo punto essendo stato successivamente fermato il gioco per un fallo subìto). Certo, a voler cercare il pelo nell'uovo, forse dai subentrati Neres e Noa Lang sarebbe potuta arrivare la ciliegina sulla torta, ma non mi soffermerei più di tanto su questo pensiero. Partire con il piede giusto, piuttosto, fa sempre piacere. Ora bisogna continuare a collezionare poche chiacchiere puntando essenzialmente sui fatti, come auspicato dal tecnico. Sarà una lunga stagione, prendete il Milan di Allegri (senza competizioni europee in programma) che, nonostante i buoni auspici, ha steccato in casa contro la volenterosa Cremonese. Destino diverso per la Roma, vittoriosa di misura contro il Bologna. Ha ragione Conte quando sostiene che non bisogna mai avere cali di tensione. Questo concetto sembra averlo trasferito anche a De Bruyne, la cui classe e il cui genio autorizzano nuovi sogni di gloria, grazie anche alla straordinaria efficienza di McTominay, sempre più protagonista assoluto di questo Napoli, con lo scudetto cucito sul petto ed onorato in pieno con la "mentalità contiana" nella prima uscita stagionale. Con il mercato ancora aperto, ed altri colpi nel mirino, si può essere ottimisti. E siamo solo all'inizio! Buon campionato a tutti.