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MR Z - Napoli, d'accordo con Conte!
03.11.2025 12:50 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Sono d’accordo con Antonio Conte. Nel secondo tempo se c’era una squadra che meritava la vittoria era certamente il Napoli. Invece da sabato sera, come in una stucchevole litania, non sento altro che peana elevati al Como, a Fabregas e al suo gioco. Ok il Como è una buona squadra, non c’è che dire. Ma permettetemi di andare contro corrente in una valutazione più profonda di ciò che si è visto al Maradona. Analizziamo i numeri. Possesso palla: 55,2 per il Como e 44,8 per il Napoli. A sentire i commenti del post partita sembrerebbe che il risultato sia stato perlomeno di 70 a 30 per i lariani. Veniamo ai tiri in porta: 8 per il Napoli e 2 per il Como. Significa che l’attacco della squadra di Fabregas ha fatto cilecca e che Milinkovic-Savic non è stato mai impegnato. Il rigore è una storia a parte. Quella di Morata, lanciato verso la linea di fondo e atterrato da un imprudente uscita del portiere del Napoli, non si può neppure considerare una vera e propria occasione da gol. Ultimo dato. Calci d’angolo: 4-2 per il Napoli. Tirando le somme mi viene da dire del Como che trattasi di squadra bella e impossibile. Bella (forse) da vedere ma impossibile (di sicuro) nell’essere concreta. E se permettete il calcio è un’altra cosa. Il calcio è uno sport nel quale passarsi la palla gli uni con gli altri a due metri di distanza non conta nulla. Nel calcio conta il dinamismo dell’azione, conta l’estro, la fantasia dei protagonisti, conta soverchiare l’avversario nel creare occasioni da gol. Il resto è fumo. E veniamo al Napoli. La partita di sabato per quel che mi riguarda ha rappresentato…il riscatto di Lucca. Potreste chiedermi: che c’entra Lucca che ha giocato solo cinque minuti? Allora correggo il tiro: parliamo di riscatto indiretto di Lucca. Intendo dire che Hojlund ha giocato come Lucca, anzi molto peggio dell’ex attaccante dell’Udinese che nelle ultime uscite almeno aveva dato una buona mano alla manovra della squadra, riuscendo a mantenere palla e ad aprire il gioco sulle fasce laterali. Hojlund, invece, non è pervenuto. Allora, mi dico, il problema non è dei protagonisti del gioco d’attacco, dell’unica punta effettiva messa in campo. Il problema è tattico e in qualche modo deve essere risolto perché, anche a causa dell’assenza di De Bruyne che qualcosa inventava quanto ad assist decisivi, l’attacco del Napoli è decisamente spuntato. Quando rientrerà Lukaku (presumibilmente fra poco più di un mese) che cosa succederà? Conte manterrà in panchina due delle tre punte delle quali dispone per mandarne alternativamente in campo una soltanto. Non posso e non voglio credere che ciò sia possibile. E allora l’allenatore dovrebbe, a mio parere, cominciare a pensare a un’alternativa tattica che preveda l’utilizzazione di due attaccanti in contemporanea. Parlo di un 4-4-2? Forse si, è un modulo che si potrebbe provare, anche a costo di sacrificare qualche ‘nome’ importante. In ogni caso una soluzione sarà necessario provarla e trovarla. Perché ora che il Napoli ha ritrovato la solidità e la compattezza della difesa occorre anche che l’attacco sì sblocchi e spiani la strada a vittorie disinvolte e non più sofferte.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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03/11/2025 - 12:50

NAPOLI - Sono d’accordo con Antonio Conte. Nel secondo tempo se c’era una squadra che meritava la vittoria era certamente il Napoli. Invece da sabato sera, come in una stucchevole litania, non sento altro che peana elevati al Como, a Fabregas e al suo gioco. Ok il Como è una buona squadra, non c’è che dire. Ma permettetemi di andare contro corrente in una valutazione più profonda di ciò che si è visto al Maradona. Analizziamo i numeri. Possesso palla: 55,2 per il Como e 44,8 per il Napoli. A sentire i commenti del post partita sembrerebbe che il risultato sia stato perlomeno di 70 a 30 per i lariani. Veniamo ai tiri in porta: 8 per il Napoli e 2 per il Como. Significa che l’attacco della squadra di Fabregas ha fatto cilecca e che Milinkovic-Savic non è stato mai impegnato. Il rigore è una storia a parte. Quella di Morata, lanciato verso la linea di fondo e atterrato da un imprudente uscita del portiere del Napoli, non si può neppure considerare una vera e propria occasione da gol. Ultimo dato. Calci d’angolo: 4-2 per il Napoli. Tirando le somme mi viene da dire del Como che trattasi di squadra bella e impossibile. Bella (forse) da vedere ma impossibile (di sicuro) nell’essere concreta. E se permettete il calcio è un’altra cosa. Il calcio è uno sport nel quale passarsi la palla gli uni con gli altri a due metri di distanza non conta nulla. Nel calcio conta il dinamismo dell’azione, conta l’estro, la fantasia dei protagonisti, conta soverchiare l’avversario nel creare occasioni da gol. Il resto è fumo. E veniamo al Napoli. La partita di sabato per quel che mi riguarda ha rappresentato…il riscatto di Lucca. Potreste chiedermi: che c’entra Lucca che ha giocato solo cinque minuti? Allora correggo il tiro: parliamo di riscatto indiretto di Lucca. Intendo dire che Hojlund ha giocato come Lucca, anzi molto peggio dell’ex attaccante dell’Udinese che nelle ultime uscite almeno aveva dato una buona mano alla manovra della squadra, riuscendo a mantenere palla e ad aprire il gioco sulle fasce laterali. Hojlund, invece, non è pervenuto. Allora, mi dico, il problema non è dei protagonisti del gioco d’attacco, dell’unica punta effettiva messa in campo. Il problema è tattico e in qualche modo deve essere risolto perché, anche a causa dell’assenza di De Bruyne che qualcosa inventava quanto ad assist decisivi, l’attacco del Napoli è decisamente spuntato. Quando rientrerà Lukaku (presumibilmente fra poco più di un mese) che cosa succederà? Conte manterrà in panchina due delle tre punte delle quali dispone per mandarne alternativamente in campo una soltanto. Non posso e non voglio credere che ciò sia possibile. E allora l’allenatore dovrebbe, a mio parere, cominciare a pensare a un’alternativa tattica che preveda l’utilizzazione di due attaccanti in contemporanea. Parlo di un 4-4-2? Forse si, è un modulo che si potrebbe provare, anche a costo di sacrificare qualche ‘nome’ importante. In ogni caso una soluzione sarà necessario provarla e trovarla. Perché ora che il Napoli ha ritrovato la solidità e la compattezza della difesa occorre anche che l’attacco sì sblocchi e spiani la strada a vittorie disinvolte e non più sofferte.

Mario Zaccaria

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