NAPOLI - Antonio Petrazzuolo, direttore di "Napoli Magazine", ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Igorà”, programma condotto da Igor Righetti su Rai Radio 1: "Napoli-Eintracht? C'è stato un mezzo passo falso, un pari a reti bianche dopo il pari col Como: due 0-0 non esaltanti dal punto di vista dello spettacolo, dell'entusiasmo e delle azioni da gol, ma il Napoli è primo in Serie A, anche se con un piccolo vantaggio sulle inseguitrici e in Champions è ancora in posizione valida. Tutto sommato bene, nonostante qualche mugugno. Le rivali? La classifica si va delineando dopo dieci giornate, il Napoli è attento su questo, ha lo Scudetto cucito sul petto e non vuole ripetere il post scudetto di Spalletti e vuole fare bene per riconfermarsi. Come rivali vedo sempre le stesse: Inter, Milan e Juventus, che riparte con Spalletti, e occhio alla Roma di Gasperini che può essere una sorpresa. Napoli Magazine è molto seguito sui social, quanto sono importanti le piattaforme social per costruire un rapporto diretto con i lettori? Sono fondamentali, bisogna stare a passo con i tempi anche per arrivare ai giovani. Ho sempre avuto l'idea di parlare all'utente di una certa età, ma se vuoi arrivare a coprire tutto l'odience possibile, devi attraversare anche i nuovi percorsi social. Bisogna stare sul pezzo. Spalletti alla Juventus? Mi ha sorpreso, fa strano un allenatore che ha il tatuaggio del Napoli sulla panchina della Juventus, non più tardi di due anni fa viveva nella stanzetta di Castel Volturno, concentrato proprio per battere la Juventus. Questo è il mondo del professionismo odierno, non dobbiamo più soprenderci, ma hanno fatto molto discutere le dichiarazioni di due anni fa che non voleva affrontare da avversario il Napoli, poi ha chiarito che si riferiva solo a quella stagione. Passa il tempo e anche le convinzioni. Conte? E' un Conte che si trova a fare i conti con gli infortuni, complici dei tanti impagni. Ha parlato di crescita e di stagione difficile, ma la voglia e l'ambizione di fare bene c'è sempre, ma c'è da fare i conti con le fatalità, con gli avversari e gli infortuni. Vuole vincere ancora, ma non lo fa capire con dichiarazioni palesi. Potrebbe essere una strategia comunicativa azzeccata".