Mister Z
MISTER Z - Napoli, un augurio speciale a tutti i lettori, in particolare a noi!
24.12.2025 13:00 di Napoli Magazine
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NAPOLI - É tempo di auguri e di regali e gli uni e gli altri si fanno e si ricevono a ritmo frenetico in questi concitati giorni. Consentitemi allora di rivolgere un augurio speciale e particolarmente sentito a noi stessi, vale a dire a questa testata gloriosa - Napoli Magazine - che ospita la rubrica Mister Z ormai da tanti anni. E gli auguri più affettuosi per il compleanno di Napoli Magazine, che compie 27 anni di vita, li rivolgo in particolare al Direttore, Antonio Petrazzuolo, ideatore in giovanissima età della testata, alla Vice Direttrice Rosa Petrazzuolo, al papà Vincenzo e a tutti coloro i quali hanno dato e continuano a dare il loro fattivo contributo per il successo di questa realtà editoriale che è diventato un affermato punto di riferimento per il giornalismo napoletano e non solo. Si diceva che è il momento anche dei regali e quello più atteso non ci arriva da Babbo Natale ma da una realtà molto più concreta e vicina a noi tutti. Parlo del Calcio Napoli, ovviamente. Non è più il momento di stropicciarsi gli occhi e di chiedersi se ciò cui stiamo assistendo sia un miracolo napoletano. La verità è che la vittoria della Supercoppa per il Napoli non rappresenta una sorpresa. La conquista del prestigioso trofeo (che comporta anche un sostanzioso introito da mettere a disposizione di Giovanni Manna per il mercato invernale di prossima apertura) è importante non tanto perché una nuova e gigantesca coppa potrà essere messa nella bacheca della società, ma soprattutto per il modo in cui la conquista il trofeo è arrivato. Il Napoli, infatti, ha dominato entrambe le partite che ha dovuto disputare, mettendo in evidenza il fatto che i campioni d’Italia sono tali per essersi guadagnati il titolo lo scorso anno, ma anche soprattutto per aver saputo, grazie al lavoro di Antonio Conte, entrare in una dimensione nuova. A fine partita, dopo la premiazione e durante le interviste, il tecnico del Napoli ci ha tenuto a precisare, rispondendo ad una domanda che gli era stata fatta, che il Napoli non è ancora una realtà dominante del calcio italiano, così come lo stesso conte considera le due milanesi e la Juventus. L’impressione, però, è che il suo commento, che potrebbe sembrare da un certo punto di vista negativo, in realtà non lo sia. La verità è che l’allenatore, per carattere e per strategia, tende sempre a mantenere alte le aspettative di miglioramento della sua squadra e della Società nel suo complesso. Con Conte non c’è mai una fine del percorso cominciato perché la squadra è sempre un prodotto migliorabile. Se fosse per lui tutte le partite che si giocano in una stagione andrebbero vinte, amichevoli comprese. Si sa che Conte non sopporta neppure il pareggio, figuriamoci la sconfitta. E dunque è necessario per lui tenere sempre tutti sulla corda, giocatori, staff, Società (presidente De Laurentiis compreso). I risultati, alla fine si vedono. Chi avrebbe detto, infatti, dopo la figuraccia rimediata in campionato proprio con il Bologna e soprattutto dopo le sconfitte con il Benfica in Champions League e con l’Udinese in campionato che il Napoli sarebbe andato in Arabia Saudita a dominare le avversarie e a conquistare con una prova di forza gigantesca la Supercoppa? Ora il problema è continuare su questa strada senza che vi siano quei cali di tensione che, purtroppo, hanno rappresentato una costante in questa stagione e che hanno compromesso la figura di squadra dominante, proprio ciò a cui si è riferito l’allenatore nel corso delle interviste rilasciate subito dopo la conquista del trofeo. Conte-e ha perfettamente ragione-vuole una squadra sempre determinata, cattiva, lucida, pronta ad ad azzannare l’avversario di turno senza lasciargli scampo. Possiamo essere sicuri che già a partire dalla nottata dopo la conquista del titolo e durante il viaggio di ritorno a Napoli, il tecnico salentino abbia cominciato a pensare intensamente alla partita con la Cremonese. Ciò che il Napoli ha fatto vedere con il Milan e con il Bologna ha bisogno di trovare conferme immediate perché per Conte non c’è mai riposo ed è sempre concentrato sulla ricerca della perfezione. Aspettiamoci, dunque, altre prestazioni come quelle viste in Arabia Saudita perché ora è il momento di tornare a dedicarsi al campionato. Ed è anche il momento di puntare al rafforzamento ulteriore della squadra utilizzando la finestra del mercato invernale. Il Napoli ha bisogno di un argine centrocampo che deve arrivare nei primi giorni del 2026. Non c’è tempo per attendere i rientri di Anguissa e di Gilmour. Siamo certi che de Laurentiis e Manna sapranno fare il loro dovere.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

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NAPOLI - É tempo di auguri e di regali e gli uni e gli altri si fanno e si ricevono a ritmo frenetico in questi concitati giorni. Consentitemi allora di rivolgere un augurio speciale e particolarmente sentito a noi stessi, vale a dire a questa testata gloriosa - Napoli Magazine - che ospita la rubrica Mister Z ormai da tanti anni. E gli auguri più affettuosi per il compleanno di Napoli Magazine, che compie 27 anni di vita, li rivolgo in particolare al Direttore, Antonio Petrazzuolo, ideatore in giovanissima età della testata, alla Vice Direttrice Rosa Petrazzuolo, al papà Vincenzo e a tutti coloro i quali hanno dato e continuano a dare il loro fattivo contributo per il successo di questa realtà editoriale che è diventato un affermato punto di riferimento per il giornalismo napoletano e non solo. Si diceva che è il momento anche dei regali e quello più atteso non ci arriva da Babbo Natale ma da una realtà molto più concreta e vicina a noi tutti. Parlo del Calcio Napoli, ovviamente. Non è più il momento di stropicciarsi gli occhi e di chiedersi se ciò cui stiamo assistendo sia un miracolo napoletano. La verità è che la vittoria della Supercoppa per il Napoli non rappresenta una sorpresa. La conquista del prestigioso trofeo (che comporta anche un sostanzioso introito da mettere a disposizione di Giovanni Manna per il mercato invernale di prossima apertura) è importante non tanto perché una nuova e gigantesca coppa potrà essere messa nella bacheca della società, ma soprattutto per il modo in cui la conquista il trofeo è arrivato. Il Napoli, infatti, ha dominato entrambe le partite che ha dovuto disputare, mettendo in evidenza il fatto che i campioni d’Italia sono tali per essersi guadagnati il titolo lo scorso anno, ma anche soprattutto per aver saputo, grazie al lavoro di Antonio Conte, entrare in una dimensione nuova. A fine partita, dopo la premiazione e durante le interviste, il tecnico del Napoli ci ha tenuto a precisare, rispondendo ad una domanda che gli era stata fatta, che il Napoli non è ancora una realtà dominante del calcio italiano, così come lo stesso conte considera le due milanesi e la Juventus. L’impressione, però, è che il suo commento, che potrebbe sembrare da un certo punto di vista negativo, in realtà non lo sia. La verità è che l’allenatore, per carattere e per strategia, tende sempre a mantenere alte le aspettative di miglioramento della sua squadra e della Società nel suo complesso. Con Conte non c’è mai una fine del percorso cominciato perché la squadra è sempre un prodotto migliorabile. Se fosse per lui tutte le partite che si giocano in una stagione andrebbero vinte, amichevoli comprese. Si sa che Conte non sopporta neppure il pareggio, figuriamoci la sconfitta. E dunque è necessario per lui tenere sempre tutti sulla corda, giocatori, staff, Società (presidente De Laurentiis compreso). I risultati, alla fine si vedono. Chi avrebbe detto, infatti, dopo la figuraccia rimediata in campionato proprio con il Bologna e soprattutto dopo le sconfitte con il Benfica in Champions League e con l’Udinese in campionato che il Napoli sarebbe andato in Arabia Saudita a dominare le avversarie e a conquistare con una prova di forza gigantesca la Supercoppa? Ora il problema è continuare su questa strada senza che vi siano quei cali di tensione che, purtroppo, hanno rappresentato una costante in questa stagione e che hanno compromesso la figura di squadra dominante, proprio ciò a cui si è riferito l’allenatore nel corso delle interviste rilasciate subito dopo la conquista del trofeo. Conte-e ha perfettamente ragione-vuole una squadra sempre determinata, cattiva, lucida, pronta ad ad azzannare l’avversario di turno senza lasciargli scampo. Possiamo essere sicuri che già a partire dalla nottata dopo la conquista del titolo e durante il viaggio di ritorno a Napoli, il tecnico salentino abbia cominciato a pensare intensamente alla partita con la Cremonese. Ciò che il Napoli ha fatto vedere con il Milan e con il Bologna ha bisogno di trovare conferme immediate perché per Conte non c’è mai riposo ed è sempre concentrato sulla ricerca della perfezione. Aspettiamoci, dunque, altre prestazioni come quelle viste in Arabia Saudita perché ora è il momento di tornare a dedicarsi al campionato. Ed è anche il momento di puntare al rafforzamento ulteriore della squadra utilizzando la finestra del mercato invernale. Il Napoli ha bisogno di un argine centrocampo che deve arrivare nei primi giorni del 2026. Non c’è tempo per attendere i rientri di Anguissa e di Gilmour. Siamo certi che de Laurentiis e Manna sapranno fare il loro dovere.

Mario Zaccaria

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