Quello di Jorge Martin è tutt'altro che l'anno che si sarebbe immaginato di vivere da campione MotoGP in carica. Il cambio di scuderia, con l'approdo in Aprilia, non gli avrebbe di certo facilitato il compito di difendere il titolo iridato, con una nuova moto da scoprire prima di diventare competitivo. Ma la catena (infinita) di infortuni che lo hanno falcidiato in questo primo scorcio di stagione mettono i bastoni tra le ruote allo spagnolo. E l'ultimo, in Qatar con tanto di pneumotorace, non facilita le cose per lo spagnolo che potrebbe essere costretto a restare fermo a lungo.

Serve tempo e pazienza per Martinator, perché la convalescenza dopo l'incidente di Losail sarà lunga. Il pilota Aprilia, infatti, non potrà tornare a casa non prima di due settimane per via dei protocolli medici internazionali che gli vieterebbero la partenza in aereo, a meno che questo non sia medicalizzato. Tra drenaggio, controlli e osservazione, lo spagnolo potrebbe restare in Qatar ancora due settimane per poi volare in Spagna dove proseguirà il recupero.

Per gli "esseri umani" i tempi vanno dal mese e mezzo ai tre mesi, ma Jorge Martin potrebbe voler accelerare i tempi. Di certo non sarà facile, perché le 11 fratture riportate, tra archi costali e laterali, non lo aiutano. La data cerchiata sul calendario è quella del 20 maggio, giorno in cui si correrà al Mugello e circuito sul quale potrebbe ipotizzarsi una prima finestra di ritorno.