NAPOLI - ANTONIO CORBO, editorialista di Repubblica, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato: “La sfilata sul lungomare è stato un momento bellissimo, dove si è vista una grande immagine di Napoli, una metropoli moderna benedetta tra la natura, e l’amore dei tifosi, che hanno mostrato grande civiltà e contegno. E’ stato uno spettacolo che ha confermato Napoli autorevolmente protagonista della scena italiana ed europea, non c’è nel mondo una coreografia come quella che offre il Golfo di Napoli. Napoli capitale europea dello sport? Napoli a questo livello arriva per gradi, tutto comincia nell’anno del primo scudetto, quando la folla si riversa per le strade e riscopre luoghi antichi di questa città, facendoli diventare una forte attrattiva turistica. C’è stata una evoluzione continua, negli ultimi tempi c’è anche un buon rapporto con il Governo centrale, che non riesce a proporre altre realtà come quella di Napoli con la stessa leggerezza e velocità. La conferma di Conte? Bisogna ragionare come ragiona lui, ad un certo punto nel periodo cruciale quando ha fatto solo 9 punti su 27, con la squadra che collezionava infortuni muscolari, Conte ha cercato una via d’uscita, creando quella impennata polemica sul fatto che a Napoli non si poteva fare niente di importante. In quel momento ha parlato col presidente del gruppo fiat e secondo me aveva ascoltato l’invito di tornare alla Juventus. Dopo la vittoria dello Scudetto, ha dovuto rivalutare tutto. In lui convivono due certezze, la prime è che lo scudetto non è facilmente replicabile, la seconda è che andando in altre città può ripetere certi successi. Ecco perché è combattuto tra l’invito della Juventus, il timore che non può replicare lo scudetto, e terzo, nella prospettiva di tornare alla Juventus. C’è una folla di pensieri nella testa di Conte, ADL gli ha fatto trovare De Bruyne sul piatto. De Laurentiis deve andare avanti col suo indirizzo tecnico-finanziario, deve investire e pagare molto il cartellino, ma pagare gli ingaggi bassi. Se Conte vuole vincere subito e con calciatori anziani, con ingaggi larghi, c’è anche una società che in poco tempo non vuole portare i libri in tribunali. Percentuale permanenza? La trattativa è stata riaperta, penso che c’è una rivalutazione in corso, ma nessuno può dire che De Laurentiis si è fatto scappare Conte. Spalletti ha avuto paura di non rivincere il campionato ed è andato via con la scusa di non voler deludere Napoli. Heysel? Insegna che la Juve non seppe vincere. La Juventus aveva tanta voglia di vincere questa coppa che sbagliò nella gestione del successo. Per motivi di ordine pubblico, fu costretta a giocarla e la vinse. Quella società doveva prendere la coppa e portarla davanti ai morti. Doveva lasciarla lì in memoria delle vittime”.
di Napoli Magazine
29/05/2025 - 14:15
NAPOLI - ANTONIO CORBO, editorialista di Repubblica, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato: “La sfilata sul lungomare è stato un momento bellissimo, dove si è vista una grande immagine di Napoli, una metropoli moderna benedetta tra la natura, e l’amore dei tifosi, che hanno mostrato grande civiltà e contegno. E’ stato uno spettacolo che ha confermato Napoli autorevolmente protagonista della scena italiana ed europea, non c’è nel mondo una coreografia come quella che offre il Golfo di Napoli. Napoli capitale europea dello sport? Napoli a questo livello arriva per gradi, tutto comincia nell’anno del primo scudetto, quando la folla si riversa per le strade e riscopre luoghi antichi di questa città, facendoli diventare una forte attrattiva turistica. C’è stata una evoluzione continua, negli ultimi tempi c’è anche un buon rapporto con il Governo centrale, che non riesce a proporre altre realtà come quella di Napoli con la stessa leggerezza e velocità. La conferma di Conte? Bisogna ragionare come ragiona lui, ad un certo punto nel periodo cruciale quando ha fatto solo 9 punti su 27, con la squadra che collezionava infortuni muscolari, Conte ha cercato una via d’uscita, creando quella impennata polemica sul fatto che a Napoli non si poteva fare niente di importante. In quel momento ha parlato col presidente del gruppo fiat e secondo me aveva ascoltato l’invito di tornare alla Juventus. Dopo la vittoria dello Scudetto, ha dovuto rivalutare tutto. In lui convivono due certezze, la prime è che lo scudetto non è facilmente replicabile, la seconda è che andando in altre città può ripetere certi successi. Ecco perché è combattuto tra l’invito della Juventus, il timore che non può replicare lo scudetto, e terzo, nella prospettiva di tornare alla Juventus. C’è una folla di pensieri nella testa di Conte, ADL gli ha fatto trovare De Bruyne sul piatto. De Laurentiis deve andare avanti col suo indirizzo tecnico-finanziario, deve investire e pagare molto il cartellino, ma pagare gli ingaggi bassi. Se Conte vuole vincere subito e con calciatori anziani, con ingaggi larghi, c’è anche una società che in poco tempo non vuole portare i libri in tribunali. Percentuale permanenza? La trattativa è stata riaperta, penso che c’è una rivalutazione in corso, ma nessuno può dire che De Laurentiis si è fatto scappare Conte. Spalletti ha avuto paura di non rivincere il campionato ed è andato via con la scusa di non voler deludere Napoli. Heysel? Insegna che la Juve non seppe vincere. La Juventus aveva tanta voglia di vincere questa coppa che sbagliò nella gestione del successo. Per motivi di ordine pubblico, fu costretta a giocarla e la vinse. Quella società doveva prendere la coppa e portarla davanti ai morti. Doveva lasciarla lì in memoria delle vittime”.