NAPOLI - La partita contro il Bologna al Dall'Ara si è presentata al Napoli come una ghiotta occasione per ridurre ad un solo punto la distanza dall'Inter capolista frenata nella sua corsa dal Parma che è riuscito a pareggiare in rimonta contro la squadra di Inzaghi. Gli azzurri sono scesi in campo senza Meret, alle prese con una sindrome influenzale, e Buongiorno, non al 100% dopo qualche noia muscolare. Tra i pali si è fatto trovare pronto Scuffet mentre in difesa Juan Jesus ha indossato la maglia da titolare. Il primo tempo del Napoli è stato soddisfacente, la squadra partenopea ha creato anche più di quanto riuscito a concretizzare ed è passata in vantaggio con una cavalcata sontuosa di Anguissa, tornato al gol dopo gli acciacchi dell'ultimo periodo. Allo stadio, in una saletta riservata, mister Conte squalificato per un turno per somma di ammonizioni, ha osservato il gioco dei suoi ragazzi, guidati in panchina dal suo vice Stellini. Il Napoli nel primo tempo ha giocato con qualità e personalità in una partita difficile contro un avversario tosto, ma nella ripresa la situazione si è ribaltata, col Bologna che si è imposto con un pressing asfissiante che ha schiacciato il Napoli nella sua metà campo. I felsinei hanno pareggiato con Ndoye e continuato a creare occasioni, mentre gli azzurri sono nettamente calati ed hanno avuto una chance solo nei minuti di recupero con Raspadori, ma senza riuscire a concretizzarla. Non è la prima volta che il Napoli si rende protagonista di una prestazione double face, con dei secondi tempi in cui fa molta fatica e mette a rischio il risultato. Come sottolineato da Stellini nel post partita, la squadra deve continuare a lavorare per crescere in mentalità ed arrivare ad avere un rendimento costante nell'arco dell'intera partita, mantenendo alto il livello qualitativo espresso e riducendo al minimo errori e distrazioni. Sta di fatto che restano sette partite da giocare ed il Napoli rimane lì, al secondo posto, a tre punti dalla vetta. Un risultato già di per sé straordinario e sarebbe da folli smettere ora di lottare per un sogno ancora possibile. Anche perché, il calendario del Napoli si fa d'ora in poi più agevole rispetto a quello dell'Inter che ha da giocare anche le Coppe. Bisogna dare il massimo e farsi trovare pronti a cogliere le occasioni di aggancio e sorpasso che possono presentarsi nell'imprevedibilità tipica del gioco del calcio che lo rende così affascinante. Sta al Napoli fare un ulteriore step in termini di autoconsapevolezza, forza e autorità. Si riparte dalla prossima gara con l'Empoli al Maradona in programma lunedì 14 aprile, sfida in cui mancheranno gli squalificati Di Lorenzo ed Anguissa. È tempo di rimboccarsi le maniche e di andare a caccia dei tre punti con maggiore voracità e convinzione. Questione di testa più che di muscoli, la strada dei sogni di gloria passa anche da qui.
di Napoli Magazine
09/04/2025 - 23:02
NAPOLI - La partita contro il Bologna al Dall'Ara si è presentata al Napoli come una ghiotta occasione per ridurre ad un solo punto la distanza dall'Inter capolista frenata nella sua corsa dal Parma che è riuscito a pareggiare in rimonta contro la squadra di Inzaghi. Gli azzurri sono scesi in campo senza Meret, alle prese con una sindrome influenzale, e Buongiorno, non al 100% dopo qualche noia muscolare. Tra i pali si è fatto trovare pronto Scuffet mentre in difesa Juan Jesus ha indossato la maglia da titolare. Il primo tempo del Napoli è stato soddisfacente, la squadra partenopea ha creato anche più di quanto riuscito a concretizzare ed è passata in vantaggio con una cavalcata sontuosa di Anguissa, tornato al gol dopo gli acciacchi dell'ultimo periodo. Allo stadio, in una saletta riservata, mister Conte squalificato per un turno per somma di ammonizioni, ha osservato il gioco dei suoi ragazzi, guidati in panchina dal suo vice Stellini. Il Napoli nel primo tempo ha giocato con qualità e personalità in una partita difficile contro un avversario tosto, ma nella ripresa la situazione si è ribaltata, col Bologna che si è imposto con un pressing asfissiante che ha schiacciato il Napoli nella sua metà campo. I felsinei hanno pareggiato con Ndoye e continuato a creare occasioni, mentre gli azzurri sono nettamente calati ed hanno avuto una chance solo nei minuti di recupero con Raspadori, ma senza riuscire a concretizzarla. Non è la prima volta che il Napoli si rende protagonista di una prestazione double face, con dei secondi tempi in cui fa molta fatica e mette a rischio il risultato. Come sottolineato da Stellini nel post partita, la squadra deve continuare a lavorare per crescere in mentalità ed arrivare ad avere un rendimento costante nell'arco dell'intera partita, mantenendo alto il livello qualitativo espresso e riducendo al minimo errori e distrazioni. Sta di fatto che restano sette partite da giocare ed il Napoli rimane lì, al secondo posto, a tre punti dalla vetta. Un risultato già di per sé straordinario e sarebbe da folli smettere ora di lottare per un sogno ancora possibile. Anche perché, il calendario del Napoli si fa d'ora in poi più agevole rispetto a quello dell'Inter che ha da giocare anche le Coppe. Bisogna dare il massimo e farsi trovare pronti a cogliere le occasioni di aggancio e sorpasso che possono presentarsi nell'imprevedibilità tipica del gioco del calcio che lo rende così affascinante. Sta al Napoli fare un ulteriore step in termini di autoconsapevolezza, forza e autorità. Si riparte dalla prossima gara con l'Empoli al Maradona in programma lunedì 14 aprile, sfida in cui mancheranno gli squalificati Di Lorenzo ed Anguissa. È tempo di rimboccarsi le maniche e di andare a caccia dei tre punti con maggiore voracità e convinzione. Questione di testa più che di muscoli, la strada dei sogni di gloria passa anche da qui.